Capitolo 18

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Tre giorni.

Ashton Fletcher Irwin mi evita da tre fottutissimi giorni.

Dopo il mio sfogo al cimitero, siamo rimasti a parlare per circa un'ora. Sono stata bene e credevo che anche lui fosse felice.

Invece, quando mi ha accompagnata a casa di mia zia, mi ha salutata solo con un cenno della mano.

Credevo che forse fosse stanco, oppure, dopo tutti i nostri abbracci, avesse bisogno di spazio. Ma no. Il giorno dopo non mi ha proprio guardato in faccia.

E nemmeno quello dopo, o quello dopo ancora. Ed io continuo a non sapere cosa ho fatto.

Sbuffo rumorosamente, quando Aria entra nella mia stanza e salta sul letto, schiacciandomi. "Charlie! Charlie!" Esclama, continuando a saltare.

"Aria, smettila!" Urlo, spingendola e facendola cadere a terra.

"Ahia!!" Si lamenta, alzandosi in piedi. Ed è li che le vedo. Delle rose rosse.

"E quelle?" Chiedo, strofinandomi gli occhi con i dorsi delle mani.

"Sono per te! C'è scritto il tuo nome sulla lettera!" Esclama, dimenticandosi subito del dolore per la caduta.

"Per me?? Chi li ha mandati?" Chiedo, allibita.

"Non lo so, non c'è nessuna firma. Però credo che nella lettera ci sia qualcosa che ci possa aiutare." Dice, sorridendo e porgendomi il mazzo di rose.

1, 2, 3, 4... 10 rose.

Non ho mai ricevuto rose in tutta la mia vita.

Prendo la lettera, sul quale c'è scritto il mio nome, e la apro. Non riconosco la scrittura ma, stranamente, sembra femminile. Decido di non pensarci ed inizio a leggere.

Cara Charlie,
Mi dispiace per averti evitato per questi tre giorni. Stephanie ci ha visti mentre ti accompagnavo a casa e mi ha costretto a spiegarle tutto. Ed io l'ho fatto. Mi ha costretto a non parlarti mai più e mi ha minacciato di dire al coach che ho abusato sessualmente di lei. Ed io non posso essere espulso dalla squadra, sarebbe la mia fine.
Ho deciso, quindi, di scriverti e di regalarti le rose come scuse. Non possiamo farci vedere insieme, ma siamo amici ed io devo starti accanto, soprattutto ora. Ti prego, non dire a nessuno dei fiori o della lettera, Stephanie lo verrebbe a sapere.
Però mi manchi.. Oggi, alle 4, vieni a casa di Louis. Solo lui sa di tutto questo ed ha acconsentito di farci incontrare a casa sua.
Ti prego, vieni.
Tuo, Ashton

Fuck you, Irwin! ~ Ashton IrwinWhere stories live. Discover now