Training Camp

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Kenma.

Diavolo, perché deve fare così...
Mi imbarazzo per ogni singola cosa.

Mentre penso sento la porta del bagno aprirsi, rivelando la figura possente di Kuro.
"Non è nascondendosi che fuggirai dagli allenamenti. Sono appena arrivati tutti quanti e ci tengo a fare bella figura, soprattutto se ci sei anche te"
Mi rimprovera.
"Dovevo solo fare i miei bisogni, non farmene una colpa" rispondo senza guardarlo in faccia.
Lo vedo abbassare la testa in segno di sconfitta e iniziare ad allargare un sorriso.
Infondo è sempre stato così il nostro rapporto: lui che mi rimprovera e io che non lo ascolto.
C'è stata una volta in cui non ci siamo più parlati per 2 settimane. Finiti quei giorni mi si presentò con la faccia piena di lacrime e facemmo pace.

Solo a pensarci mi vengono i brividi.

"Allora perché siamo ancora qui. Dai muoviti andiamo" Kuro non mi fa controbattere che mi prende la mano e ci dirigiamo ancora "attaccati" al cancello principale.
Lì inizio a rabbrividire. Com'è possibile che dei ragazzi della mia età siano dei giganti. Insomma, sono abituato con Lev, ma sono spaventosi.
"Bene ragazzi, vi ringrazio per la vostra partecipazione. Prendete questi giorni come possibilità per migliorarvi e rendere al massimo le vostre abilità. Un avviso, che spero non vi faccia demoralizzare, se perdete una partita sarebbe incoraggiante fare un giro di corsa o una sorta di "punizione". Farebbe bene ai ragazzi"
Finita l'ultima frase del coach Nekomata, la mia faccia presenta un espressione contrariata.
"È obbligatorio? " chiedo a bassa voce a Kuro, facendolo abbassare alla mia altezza. "Kenma..." "che c'è? La mia era una domanda seria. Faremo all'incirca una ventina di partite e calcolando le nostre possibilità di vittoria ci toccherebbero all'incirca 8 giri della palestra. Mi sento già stanco" lascio che la mia testa cada sulla sinistra accompagnato da uno sbuffo. "se ti può rallegrare i giri che faremo non saranno dentro la palestra ma sul campo fuori... Prendila come una sfida. Se non vuoi correre allora cerca di farci vincere. E ora... SIAMO PRONTI?" alla domanda di Kuro si aggiunge l'urlo di Bokuto
"FORZA RAGAZZI FACCIAMO VEDERE A QUESTI GATTACCI DI CHE PASTA SIAMO FATTI! HEY HEY HEYY"
Finite le ultime spiegazioni sugli allenamenti tutte le squadre sono entrate, tranne me.

... NON È POSSIBILE! IO NON VOGLIO FARE I GIRI DI CORSA FUORI AL CAMPO!...

Dopo lo sbotto interiore raggiungo la mia squadra nella struttura.
Il riscaldamento è durato poco rispetto al solito e per distinguere le squadre ci mettiamo le casacche.
"Kuro Tetsurou come va?" sento in lontananza la squadra del karasuno avvicinarsi.
"guarda un pó, Sawamura Daichi, è un piacere rivederti." si stringono le mani. Forse un pó troppo forte dato che le loro dita diventano più bianche del normale.
"sono seri? " dico senza trasmettere nessuna emozione.
Alla mia domanda risponde una voce abbastanza bassa e infastidita.
"più che seri sembrano ridicoli"
Parla un ragazzo molto alto, con capelli biondi e un colorito pallido.
"Tsukki non essere maleducato" lo riprende un ragazzo un pó più basso con i capelli olivastri.

Quindi è proprio lui, il mitico Tsukishima Kei, tanto ammirato da Kuro.

Lo guardo un pó prima prima di sdeviare la mia vista dal suo sguardo a quello di Kuro. I miei occhi ricadono sull'espressione del ragazzo, il quale spalanca gli occhi e arrossisce leggermente. Mi fa un pó male.
Sembra che ci sia un contatto visivo tra Kei e Kuro ma viene subito interrotto dalle parole di Sawamura.
"Bene, tra qualche minuto dovrebbero arrivare pure Hinata Shoyo e Kageyama Tobio. Li aspettiamo?"
"Non c'è nessun problema, intanto, perché Kenma non vai a prendere le borracce?" mi domanda Kuro.
"Hai le gambe anche te, perché non te le prendi con le tue sole forze?" rispondo. Il coach si avvicina e avvertendo troppo chiacchiericcio si intromette nella conversazione. "ragazzi cosa c'è che non va?" che tradotto nella nostra lingua è un "se non la smettete di fare baccano vi faccio ricevere 300 giri di campo".
"nulla, vado a prendere le borracce"
Intimidito mi dirigo verso lo sgabuzzino e inizio a mettere le bottiglie. Con lo sguardo noto che Kuro sta iniziando a parlare con il biondo.

Chissà cosa ci trova in lui.

Manco il carrello e la bottiglia cade. Fortunatamente qualcuno la prende al volo. "hey Kenma, come stai?"
"Tutto bene Akaashi" cerco di sorridere ma i miei occhi sono sempre rivolti ai due ragazzi.
"Mh... Non sembra." detto questa si gira anche lui verso la direzione di Kuro e Kei. "Pare che quei due si trovino molto bene insieme. Non trovi?" mi chiede.
Stringo tra le mani una bottiglia e mento. "Lo penso anche io".
Ritornato in palestra, posiziono il carrello vicino alle panchine e mi dirigo verso la squadra quando ad un tratto sento urlare.
"ASPETTATECI! *cough *cough io e Bakayama siamo arrivati" urla un ragazzo basso con i capelli arancioni accompagnato dal setter del Karasuno.
"Idiota, siamo entrati giusto in tempo." sento poi un sonoro schiaffo.
"che malee, sii un pó più delicato Tobio" si lamenta, massaggiando la parte dolorante sulla nuca.
"Shouyou ..." parlo. "Kenmaa! Come va?? È tanto che non ci sent-" non riesce a finire la frase che Kuro lo interrompe.
"Dato che ci siamo tutti, almeno credo, iniziamo?"
"SII!"
Alzo gli occhi al cielo. E poco dopo sento il fischio dell'arbitro, che determina l'inizio della partita.
"Comunque sto bene Shouyou , te?" mentre mi preparo sotto la rete  lo vedo avvicinarsi e rispondere con un "Io sto alla grande. E-ehm... Se fossi in te, però, mi guarderei dietro"
Mi giro lentamente e trovo l'intera squadra fissarmi disperata.
"che c'è?" domando
"...non puoi parlare con il piccoletto dopo? Sai, stiamo per giocare una partita" mi riprende il capitano.
"ammirevole come tu possa parlare quanto vuoi e con chi vuoi tu e io no. Per la cronaca stavo solo chiedendo come stesse " mi infastidiscono questi suoi comportamenti. Non è neanche la prima volta che succede.
"Se vuoi conversare non farlo adesso. Io parlavo quando non stavamo ancora giocando." si inizia ad irritare. "Avrei finito velocemente se tu non mi avessi interrotto... Questione di un secondo, non di ore" Non mi faccio problemi a rispondere, soprattutto se si stratta di Tetsurou.
"Ragazzi riprendiamoci forza! Iniziamo questa dannata partita" prova a calmare la situazione Morisuke con una risatina nervosa. Vedo che il capitano sta per controbattere ma lo precedo subito, facendo un sonoro sbuffo e rigirandomi verso la rete.

~Durante la partita~

"bel salvataggio Yaku" la palla cade perfettamente sulle mani dell'alzatore del secondo.
"blocchiamo a destra!"
In un secondo il punto è assegnato a Nekoma per il mio pallonetto
"bravo gattino" mi batte il cinque.

Come non detto...

A noi ci basta anche solo la pallavolo per far pace, dopo non mi sorprenderei se mi chiedesse scusa tutto il tempo. Infondo Kuro ha sensi di colpa sette giorni su sette.

~fine partita~

"E abbiamo scampato il giro di corsa, grandi ragazzi!"
"fortuna..." guardo il capitano. Quest'ultimo mi tira in un abbraccio.
"scusami per prima, non volevo urlarti contro"
"non fa niente, è anche colpa mia. Avrei potuto aspettare" gli picchetto la schiena.

Adoro queste attenzioni.

Ci stacchiamo a causa di Bokuto.
"oya, oya oya! Pronti per assaggiare il sudore?!" "Bokuto, si dice pronti per mangiare la polvere?" interviene Akaashi.
"ah scusa... PRONTI PER MANGIARE LA POLVERE?"

Non riesco a prenderlo sul serio.

L'unica cosa che mi sprona a dare il massimo, in qualche modo, è il fatto di evitare i giri di "punizione"
"diamo il meglio" dico a bassa voce.
La mia voce viene percepita da tutti i miei compagni, che stupiti, mi rispondo contemporaneamente.
"SIGNOR SÌ SIGNORE"

Infondo ci tengo a loro.
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Un capitolo un pó più lungo per passare il tempo di questa noiosa quarantena.
Mi raccomando non uscite e state al sicuro💕

ᴍᴏʀᴀʟ ᴏꜰ ᴛʜᴇ ꜱᴛᴏʀʏ |𝗸𝘂𝗿𝗼𝗸𝗲𝗻|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora