A Night Full Of Stars

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Bokuto.

Prendo coraggio e confesso tutto d'un fiato.
"Akaashi sono innamorato di te".
L'alzatore mi guarda sorpreso, noto che i suoi occhi iniziano ad essere lucidi.
Non so cosa pensare, è stato un po' improvviso ma non riuscivo più a tenermelo dentro. L'agitazione inizia a scorrere su e giù. Tuttavia so com'è fatto Keiji e pretendere da lui una risposta immediata sarebbe solo un mio capriccio...
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Con che razza di coraggio l'ho detto!
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Sospiro e una goccia di disagio percorre il contorno del mio viso. Successivamente guardo Akaashi, questo è ancora immobile, ma al contrario di prima ha assunto un colore rossastro su tutto il suo volto.
"Aka-" provo a parlare ma il colpo della porta fa voltare entrambi.
Konoha entra serio lanciando per terra l'asciugamo che gli copriva, pochi secondi prima, una spalla.
"Bokuto" dice guardando me e poi presta attenzione all'alzatore.
"Akaashi..." prende un secondo e trattiene il respiro.
"COSA CI FATE ANCORA QUI? Vi siete scordati della serata fuori? " ci riprende arrabbiandosi all'inizio.
Mi indica e poi abbassa i lati delle labbra.
"Gli allenatori ne hanno parlato a voi capitani. Siamo l'unica squadra che è ancora dentro a questa dannata struttura" ha un tono scocciato e, a grandi linee, deluso.
"Mettetevi una cavolo di felpa e uscite. Vi aspettiamo giù" ribatte la porta e ci ritroviamo di nuovo soli.
"Ehm dovremmo andare..." dico ridendo per spezzare l'atmosfera che si era creata poco fa.
"Non ho una felpa. Ho solo magliette e canottiere..." parla finalmente l'alzatore con tono delicato.
"Nessun problema, te ne presto una mia"
Mi fiondo come un razzo sul mio borsone, estraendo due felpe.
Ne passo una a Keiji e noto che gli sta grande, abbastanza da coprirgli pure le nocche.
Prima di uscire dalla camerata ci guardiamo nello stesso momento.
"Bokuto"
"Akaashi"
"I-io..." prova a mettere insieme una frase di senso compiuto, ma l'unica cosa che gli esce è un balbettio.
Noto che il rossore comparso prima non lo ha ancora lasciato e questo mi rincuora.
Rimaniamo in silenzio e poi decidiamo di uscire.

Ho sbagliato proprio momento...

"Me l'ero proprio dimenticato! E dire che me lo sono segnato sul calendario del telefono; questa notte sarà piena di stelle. Akaashi, a te piacciono le stelle? " domando ridacchiando dalla tensione.
"Credo siano bellissime..." il modo in cui lo dice fa pensare che stia pensando a qualcosa , non che lo biasimi.
Non voglio toccare l'argomento di pochi istanti fa, quando sarà pronto ne parleremo.

Tengo troppo a Keiji

Raggiungiamo gli altri e ci incamminiamo, tutti insieme verso il grande campo al fianco della palestra principale.
Siamo tutte le squadre e a noi si aggiungono gli allenatori e le manager.
Dopo svariati minuti di conversazione con Kuroo, l'allenatore Nekomata si avvicina.
"Ragazzi silenzio".
E tutto si fa tranquillo.
"Avete svolto bene il vostro lavoro. Chi più chi meno...".
Noto che lo sguardo del vecchio si sposta nella direzione di Kenma, questo è alla destra di Kuroo. Il biondo abbassa il capo mentre il suo capitano gli scompiglia i capelli.
"Lo stuzzica sempre?" chiedo.
"Solo quando vuole" ride Kuroo, la quale mano si è ormai spostata sulla spalla del partner. "Non ha tutti i torti alla fin fine" ammette ridendo.
"Non sei divertente"
"Sì... Che lo sono"
"No... Che non lo sei"
Il gattino si gira scocciato a guardare Kuro e l'atmosfera che ne segue è di un imbarazzo smisurato.
Le loro facce diventano immediatamente rosse.

Ridicoli...

"Andiamo Akaashi, lasciamoli soli" prendo per la mano il mio alzatore, che ancora confuso si limita ad annuire e a seguirmi.
Ci isoliamo rispetto agli altri, le parole dei coach li sentiamo a malapena. Tuttavia voglio rimanere da solo con Keiji.
"Non riesco a sentire, Bokuto" parla normalmente l'alzatore.
Il suo viso è rivolto verso gli allenatori e, così, riesco a notare i suoi bellissimi dettagli. Ad esempio, come alcuni riccioli si scompongono e cadono sulla sua fronte o come i suoi occhi si assottigliano come segno di sforzo. Per non parlare delle sue labbra.
Scuoto leggermente la testa.
"E questo è tutto. Ammirate queste bellissime stelle!" urla Ukai prendendo l'attenzione di noi ragazzi e indica il cielo stellato alzando il braccio e tirando su l'indice.
"So dove possiamo vedere meglio le stelle Bokuto. Seguimi" ordina nel suo modo, a parer mio, gentile.
Mi limito ad annuire e a stargli dietro. Camminiamo per circa due minuti, sempre in totale silenzio, con passo lento.
Arriviamo in un piccolo pezzo di prato, contornato da pochi alberi e tronchi spezzati. Lì vicino passa un corso d'acqua.
Mi fa segno di sedermi su uno di questi e accetto.
Non parliamo, forse perché sappiamo, in cuore nostro, che inizierebbe ad espandersi un atmosfera imbarazzante.
Akaashi alza il capo guardando il cielo e, seguendo il suo esempio, faccio lo stesso.
Le stelle sono fantastiche, se le si guardano per almeno quattro minuti la vista si adatta e questi corpi luminosi si moltiplicano.
Passano quegli estenuanti secondi e non riesco più a stare in silenzio.
"Credi che Tetsurou ce la farà a confessarsi?" domando non staccando gli occhi dalla bellissima vista.
"Spero di sì, Kenma sembra proprio preso e lo è anche lui. Alcune volte vorrei essere proprio come loro" risponde il moro guardandomi.
"Eh?"
"Lascia stare..."
"Akaashi non lascio stare. Perché vorresti essere come loro?" capisco che ha qualcosa di nascosto.
Nonostante sia buio io riesco ancora a vederlo chiaramente. Gli occhi rimangono sempre splendenti mentre la pelle pallida da contrasto.
Si avvicina lentamente e mi lascia un bacio tenero sulla guancia.
Si sta massacrando le mani mentre gira il capo di lato.

ᴍᴏʀᴀʟ ᴏꜰ ᴛʜᴇ ꜱᴛᴏʀʏ |𝗸𝘂𝗿𝗼𝗸𝗲𝗻|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora