Oversensitive

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Kuroo.

Il mio intento non era quello di far star male Kenma, anzi, l'ho detto per il suo bene. Non è un segreto che è abbastanza debole nella resistenza, è una cosa che si sa. Fa il minimo, quando si sforza anche di poco capisce che è meglio indietreggiare e poi perde la voglia.
Perchè Kenma Kozume è così.
È una persona selettiva e riservata. Non tutti capiscono cosa gli frulli nella testa, forse neanche il sottoscritto.
Odia quando le persone lo spronano dare di più perché lui è a conoscenza delle sue debolezze.
Odia l'aiuto delle persone perché ha paura di far pena.
Odia quando gli viene detto l'ovvio perché lui è il primo ad accorgersene.
Tuttavia, alla fine, ha costantemente bisogno di queste cose.
È cresciuto in mezzo a persone che dubitavano delle sue capacità a causa della sua timidezza. Nonostante ciò sta maturando in mezzo a noi, compagni di squadra, ragazzi che lo capiscono e che lo accettano per com'è.
Tutti vogliono bene a Kozume in quanto è un gattino che involontariamente è in cerca di affetto.
Parecchie volte mi si è presentato sotto casa con la Psp in mano solo per compagnia e, abitualmente, sul suo volto si presentava l'esigenza di essere supportato.
"Kenma siediti qui" il coach Nekomata lo riprende sbattendo la mano vicino al posto accanto al suo.
"Ragazzi avvicinatevi" cerca l'attenzione di tutto il team del Nekoma e, come solito, lo ottiene subito.
Ci sistemiamo in cerchio tutti in piedi pronti per ascoltare le parole del vecchio.
L'unica stonatura che si nota è che Kenma non è in mezzo a noi ma affianca la figura dell'allenatore.
"Avete giocato abbastanza bene in questo match, considerando ancora le notevoli stonature del Karasuno questo è il minimo"
"COSA INTENDI VECCHIO?!" sentiamo la voce del coach Ukai in lontananza e quasi tutti scoppiano a ridere.
"Tralasciamo..." prendo un respiro profondo e inizia a fare il solito discorso.
"Prima di tutto azzardate nella ricezione. Oggi vi vedo più scarsi del solito. La veloce dei due primini del Karasuno non è ancora efficace al cento per cento, ma anche se così fosse, la copertura deve essere migliorata. Yaku ottima tecnica ma scarso risultato. Yamamoto cerca la palla con lo sguardo, un asso ha sempre tutto sotto controllo. Kuroo migliora sull'elevazione del salto. Con la potenza ci siamo"
Tutti abbiamo stampato sul volto un sorrisetto e una gocciolina di sudore, i quali nascondono tanta scomodità dalle parole del coach.
"Capitano, nel pomeriggio cercate di ritrovarvi per migliorarvi a vicenda. In più Tamahiko" parla il vecchio guardando il ragazzo impreparato del primo anno.
"Giocherai spesso come setter al posto di Kenma"
Tutti ci guardiamo sorpresi e lo stesso fa il diretto interessato.
"Non hai avuto molte occasione per giocare, spero tu abbia visto ieri ed oggi come sta funzionando il Nekoma"
"S-sì. Grazie mille p-per l'opportunità" parla piegandosi in avanti, come segno di rispetto.
È sempre rimasto nell'angolino, abituato a tifare e dare supporto per la squadra.
Lo scuoto per le spalle e tiro un sorriso contagioso.
"Siamo compagni di squadra! Nulla da temere primino!" parlo entusiasta al biondo.
"H-hey" prende un colorito rossastro in faccia.
Noto velocemente lo sguardo assente di Kenma e, per tirarlo su di morale, mi siedo vicino a lui e colpisco delicatamente la sua schiena.
"Non essere triste Kozume, verrai comunque nel pomeriggio a vederci allenare"
Prende il mio polso e lo ferma subito.
Non mi guarda neanche in faccia e i suoi occhi puntano per terra.
Mi irrigidisco sul posto e, ancora stranito, mi risistemo al fianco di Yaku.
"Qua qualcuno se l'è presa" mi bisbiglia il libero coprendosi il labiale con la mano.
"Sta' zitto" mi innervosisco guardando ancora la minuta figura del mio ragazzo.
"Coach, per quanto riguarda Kenma, quando potrà tornare ad allenarsi? Ha già saltato un'allenamento, e calcolando che è solo una settimana, non sarà un pó troppo?" interviene Lev alzando la mano per attirare attenzione.
Di conseguenza riceve un'occhiataccia da tutti.
" Con la salute di voi giovani c'è poco da fare. Considerando che è solo il terzo giorno, non c'è nulla di cui preoccuparsi.
Domani o dopodomani starà già bene" lo rassicura Nekomata.
"Coach..." sentiamo una voce poco udibile provenire da Kenma.
"Credo sia stato il frullato di stamattina... Era freddo e l'ho bevuto subito. È colpa mia, però posso giocare" dice ancora con lo sguardo basso.
"Il solito..." parliamo in contemporanea io, Yaku, Kai e Yamamoto.
"Sei abbastanza grande per valutare le tue condizioni da solo. Tuttavia se decidi di giocare dovrai alternati con Teshiro"
Lo vedo stringere il tessuto della casacca.

ᴍᴏʀᴀʟ ᴏꜰ ᴛʜᴇ ꜱᴛᴏʀʏ |𝗸𝘂𝗿𝗼𝗸𝗲𝗻|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora