A Cruel Truth

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Kuroo.

"Kuro... Ti piace Tsukishima?".

E adesso cosa gli rispondo.

Non so cosa dire. Le parole mi muoiono in bocca ogni volta che provo a formulare una frase di senso compiuto.
Potrei provare con "Sì Kenma, mi piace". Ma sarei troppo diretto. Un
"non lo so" sarebbe da vigliacchi.

Perchè mi metti così in difficoltà...

"Ecco..." Provo a scandire le parole successive "In qualche modo" Continuo "Sì, mi interessa".

L'ho detto. Sì. L'ho det-

"Sono contento per te" Prende parola Kenma. Abbassa la testa e delle ciocche cadono sul suo viso.
"Infondo che amico sarei se non me ne fossi accorto" Ridacchia alla fine.
Si asciuga le lacrime e tira su con il naso.
C'è qualcosa che mi vuole tenere nascosto, ma sento che parlandone mi potrebbe fare sorgere il dubbio che...
Passano all'incirca due minuti in totale silenzio.
I nostri occhi non si incrociano, fino a quando riprendo le redini della situazione.
"Kozume, ci siamo perdonati a vicenda, giusto? Facciamo finta che tutto questo non sia mai successo". Dico dondolandomi avanti e indietro.

Kenma.

"... Facciamo finta che tutto questo non sia mai successo".
"No" Parlo prendendo coraggio. "No?"
Mi domanda Kuro.
Alzo la testa.
Lo sguardo di Kuro è indecifrabile. Non è solo lui a non capire cosa sta succedendo.
"Perché non mi hai detto di Tsukishima?". Chiedo in preda alla confusione. "io... sicuramente lo avrei fatto" Mi risponde aggrottando le sopracciglia, quasi ferito dalla domanda. "Ah, sicuramente?".

No Kenma, controllati.

Con la voce sincera e sguardo disorientato il moro mi risponde.  "Kenma non capisco perché ti dia così fastidio il fatto che non te l'abbia detto. Ma per adesso l'ho confessato solo a Bokuto".

Tu... Razza di bugiardo...

"LO DOVEVO SCOPRIRE DA SOLO CHE PER TE ORMAI NON CONTO NULLA?" Mi copro subito la bocca con le mani.
"Ancora con questa storia? Se intendi continuare ad autoconvincerti di ciò io me ne-".
Lascio uscire un altro singhiozzo.
"Dovevo scoprire, da solo, che in realtà ti sto solo facendo un favore a venire qui?" Domando con una nota di delusione. "Perché devo essere messo in secondo posto in ogni cosa?"
"Kenma" Kuro cerca di avvicinarsi.
"Quand'è che me lo avresti detto?!
"Anche se non ti interessa nulla di me, io sono il tuo migliore amico!". Gli prendo le spalle con ambedue le mani.

"Migliore amico"

Stacco il contatto. "Mi hai sentito in palestra, vero?". Domanda avvicinandosi e inclinando il capo, cercando di udire anche solo il minimo cenno di risposta.
Senza coraggio, continuo a guardare per terra. Il pavimento sembra girare.
Faccio di sì con la testa.
Anche senza vedere, so che Kuro mi sta fissando preoccupato.
"Kenma sappi solo che quello che ho detto non era quello che intendevo" Lo interrompo.
"... Non era veramente quello che intendevi?". Chiedo illudendomi di ricevere una doppia conferma .
"Esatto". Afferma.
Non so più cosa dire. Questa conversazione ormai sta morendo ed è meglio concluderla qui.
Mentre mi convinco sempre di più delle mie parole, Kuro parla.
"Kenma credimi se ti dico che tutte quelle cose che ho detto su di te sono solo fraintendimenti".
Odio queste stronzate, se poi dette da lui mi mandano in ebollizione.
"Va bene così" Stringo le labbra in una linea sottile. "Ho esagerato io... Facciamo finta che non sia mai accaduto nulla ". Kuro crede alle mie parole. Passo le mani sugli occhi per azzerare le tracce di pianto.
"Andiamo in camerata, gli altri si staranno preoccupando?". Mi chiede allungando, poi, la mano.
Accetto e ci incamminiamo per andare a dormire.

ᴍᴏʀᴀʟ ᴏꜰ ᴛʜᴇ ꜱᴛᴏʀʏ |𝗸𝘂𝗿𝗼𝗸𝗲𝗻|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora