Training Camp

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Kenma.

Abbiamo perso contro i gufi. Questo significa un giro di campo.
Che gioia.
Mi preparo per uscire dalla palestra, allacciandomi prima la scarpa destra e poi quella sinistra. Non mi fossi mai piegato...
"KENMA!" mi giro di scatto dopo aver sentito urlare il mio nome.
"Cos-" non riesco a finire che mi ritrovo con lo sguardo fisso per terra e il naso sanguinante.
Mi giro lentamente per vedere il colpevole, e con la faccia da cane bastonato, Hinata si avvicina.
"scusami Kenma. Non volevo, te lo giuro!". Si scusa.
"N-non fa n-niente" dico a fatica.
Ne ho ricevute di battute peggiori di questa. Ma su altre parti del corpo. Questa sembrava mirata da un cecchino.
Provo ad alzarmi, ma un giro di testa mi fa ripiegare su me stesso.
Kuro si avvicina, avvolge un braccio sulla mia vita e si mette sulle spalle il mio braccio sinistro, per bilanciare i nostri pesi.
"Andiamo in bagno, riesci a camminare?". Mi chiede, ispezionando la parte in dolore sulla mia faccia.
Non c'è nulla di più imbarazzante... È così vicino.
"sì, ce la faccio" dico girandomi dall'altra parte.
"Ragazzi voi andate a fare il giro al campo. Morisuke tieni d'occhio la squadra. Io aiuto Kenma". Afferma il capitano del Nekoma.
"CERTO COSÌ LA SCAMPI! BRUTTO GATTACCIO, TI HO BATTUTO APPOSTA". Ribatte Bokuto "Smettila di urlare Bokuto-san" "Scusami Akaashi"
Alzo gli occhi al cielo.
Bokuto è un caso umano, fortuna viene affiancato sempre dalla figura pacata e delicata del suo alzatore.
Più o meno, il loro legame è uguale a quello tra me e Kuro.
Iniziamo ad avvicinarci al bagno, e per spezzare il silenzio, Kuro incomincia a prendermi in giro.
"Sapevo che non volessi correre, ma ricevere una pallonata in faccia non è il massimo, sai?"
"Non era nei miei piani"
"sì che lo era"
"non che non lo era"
"sì"
"no"
"sì"
"Mi fai venire il mal di testa, posso sciacquarmi la faccia in pace? " chiedo esausto.
"Mh, lo sai che lo faccio apposta" ride ancora.
"lo so" sorrido, ricordandomi che lui è la mia attuale cotta.
Il sangue ha smesso di scendere e i giramenti hanno smesso di infastidirmi. "Dillo che sei venuto perché volevi saltare il giro di corsa, Kuro?"
"Nha, diciamo che preferisco aiutare un amico"
Sì un'amico...
La mia faccia si rattrista e i miei occhi si spostano verso l'entrata del bagno.
Kuro capisce le mie intenzioni e mi precede. "Andiamo, si sta facendo tardi. Resisti ancora un pó, abbiamo altre partite da fare". Annuisco.

      ~alla fine di tutte le partite~

Sono esausto.
Le mie gambe faticano a fare il loro lavoro, mentre i miei avambracci assumono un colore simile ad un rossastro scuro.
Nekomata riunisce tutte le squadre e inizia il solito discorso.
Lo fa sempre, anche quando finiamo un allenamento normale.
"Bel lavoro ragazzi, adesso vi meritate un po' di svago. Se volete continuare ad allenarvi potete utilizzare le altre tre palestre. Gli altri sono liberi di fare quello che vogliono. Il coprifuoco è alle 10:30. Divertitevi!".
Inizio a dirigermi verso l'uscita ma vengo interrotto dalla voce acuta di Shouyou.
" Kenma, mi fai delle alzate? Kageyama non collabora" "va bene".
Ci dirigiamo verso la seconda struttura. La mia vista si stacca da terra e si poggia sulla figura slanciata di Tsukishima, affiancata a quella un pó più muscolosa di Kuro, seguito da Bokuto e Akaashi.
Sembrano proprio un gruppo affiatato.
"E quindi un dinosauro mi ha mangiato la sorella".
Mi giro, di nuovo, verso Shouyou con un espressione confusa. "eh?" "Visto! Non mi stavi ascoltando... Sempre a guardare Kuro, o sbaglio?". Facendo su e giù con le sopracciglia.
"Insomma, non sbagli". Ammetto.
Hinata sa del mio piccolo segreto e io so il suo. Di lui mi fido e Shouyou fa altrettanto. Però, giuro, che la pallonata in faccia non era pianificata. "Aah lo sapevo" Alza entrambe le braccia, sorridendo. "Non preoccuparti Kenma, tra poco sarà tuo". Mi avvolge un braccio sulle spalle, avvicinandoci.
"Sei così positivo in tutto... Come va con il tuo alzatore?" Chiedo incuriosito. "Insomma, potrebbe andare meglio. Da quando abbiamo litigato in palestra è come se si fosse creato una barriera tra di noi. Ecco, ci parliamo ancora, ma voglio essere, di nuovo, il suo partner!" alza il tono della voce e con fare vittorioso si piazza davanti a me.
"Ascoltami, se riusciamo a fidanzarci con le nostre fiamme, entro la fine di questi allenamenti, ci meritiamo una serata di video games e dolci. E poi, quando ci capita di stare insieme noi due?". Con un pó di incertezza accetto.
Infondo bisogna rischiare un pó.
" va bene".

ᴍᴏʀᴀʟ ᴏꜰ ᴛʜᴇ ꜱᴛᴏʀʏ |𝗸𝘂𝗿𝗼𝗸𝗲𝗻|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora