XXI

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Sto piangendo sul pavimento di casa da una ventina di minuti. Ormai non emetto più alcun suono, le lacrime scendono e basta mentre guardo la parete bianca leggermente ingiallita dal tempo e dall'umidità. Solo il campanello mi risveglia dai miei pensieri. Non ho voglia di aprire, non voglio vedere nessuno. Il campanello continua a suonare sempre più insistentemente: sembra che la persona fuori dalla porta ci abbia incollato il dito. Mi asciugo gli occhi con le maniche della felpa e mi decido ad aprire al disturbatore. <<Jungkookie~>> un enorme sorriso quadrato mi si para davanti a gli occhi, giusto, oggi Taehyung ed io dovevamo studiare assieme e a quanto pare si è portato anche Jimin. <<Hey che hai? Perché piangi? >> cerco di nascondere il viso dietro l'enorme felpa <<Non è nulla>> i due entrano in casa senza nemmeno che io gli dia il permesso e si accomodano sul divano. Chiudo la porta e con un sospiro mi siedo accanto a loro, Taehyung al centro. Questa volta è Jimin a parlare <<Forza, dicci cosa hai>> è inutile, Taehyung mi ha insegnato che a Jimin non si può mai dire di no, quindi gli racconto tutta la storia dall'inizio per filo e per segno, tralasciando i particolari delle nostre avventure a letto. Una volta finito di parlare, con le lacrime agli occhi, Tae mi abbraccia, Jimin questa volta non sembra ingelosirsi ma, anzi, si aggiunge all'abbraccio. <<È uno stronzo>> <<Avrebbe semplicemente potuto rinunciare al suo lavoro per te, ma con le cose che ha detto alla fine... Che figlio di puttana. >> nego, non voglio che insultino Yoongi <<Ha fatto solo la cosa giusta e quelle parole le ha dette solo perché pensa che sia la verità>> sospiro mentre Taehyung mi accarezza la schiena <<Stasera ti ci vuole un po' da bere>>

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Scusate se ci ho messo così tanto ad aggiornare, perdonate eventuali errori.

My teacher [Yoonkook]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora