Feelings

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-Effettivamente tra me ed Erwin ci sono stati momenti strani ultimamente- ammisi, fissando intensamente le mie mani per evitare lo sguardo della castana -L'apice è stato la notte del karaoke...-
-Lo sapevo!- sbottò, interrompendomi e colpendosi la mano con il pugno -Oh scusa, continua pure- si scusò poi, accorgendosi di ciò che aveva detto. Scossi il capo
-Come sai avevo bevuto un po' e non ero cosciente delle mie azioni-
-Solo un po'?- ridacchiò lei -Ho dei video che provano che eri assolutamente fuori di te-
-Non me lo ricordare- ringhiai infastidito -Troverò il modo di farteli cancellare-
-Mai!- alzò il pugno al cielo -Sono il mio tesoro- quella frase mi fece scappare un piccolo sorriso, che non passò inosservato. In quel momento davanti a noi passò Eren assieme a Mikasa
-Capitano!- salutò il castano -Noi stiamo andando a mangiare, vi unite a noi?- il ragazzo aveva un grande sorriso, come ogni giorno e io mi ero sempre chiesto cosa lo rendesse così felice, d'altra parte la ragazza non sembrava molto contenta, forse avrebbe preferito mangiare da sola con Eren
-Jeager, non vedi che stiamo avendo una conversazione da adulti?- come ad Hanji piaceva stuzzicare me, io trovavo appagante stuzzicare l'ultimo arrivato. Eren sembrava in difficoltà e si affrettò a scusarsi impacciatamente -Sto scherzando, datti una calmata- lo rassicurai -Ci farebbe piacere unirci a voi, vi raggiungeremo subito- i due ragazzi si allontanarono e Hanji si mise a ridere accusandomi di essere troppo malvagio con lui
-In ogni caso- riprese, asciugandosi una lacrima -Dove eravamo rimasti?-
-A me ubriaco, credo- sospirai -Beh Erwin mi ha portato a casa sua e una cosa tira l'altra, sai com'è...- ero molto in imbarazzo
-E com'è?- mi stuzzicò lei. Le rivolsi uno sguardo irritato
-L'ho baciato, ma non so nemmeno io il perché- l'espressione di Hanji si fece maliziosa, alzai gli occhi al cielo -Non guardarmi in quel modo-
-Ma un motivo deve esserci- ragionò la castana -Prova a pensarci-
-Te l'ho già detto, non lo so-
-Fidati di me- si avvicinò un po' di più, con i suoi soliti occhi spiritati da scienziata pazza -Prova a pensare alla sensazione che ti suscita stare con lui-
-Cosa?- la guardai stranito, ma dato che insisteva mi arresi -Vediamo... non saprei come spiegarlo- ci fu una lunga pausa -È come un istinto che mi dice cosa devo fare- arrossii di colpo e nascosi il volto tra le mani -Ma perché ti do ancora ascolto!- mi arrabbiai -Era ovvio che andasse a finire così- Hanji rise e mise un braccio attorno al mio collo
-Per tua informazione questo vuol dire che lui ti piace- mi sussurrò all'orecchio -Anzi sei pazzo di lui- mi alzai di colpo, premendomi le mani sulle orecchie e corsi verso la passerella, la castana mi venne dietro ridendo come non mai del mio imbarazzo. Mi voltai ,continuando ad avanzare all'indietro, per insultare la mia amica ancora una volta, ma non mi accorsi di essere arrivato ormai alla porta del bar e mi scontrai inesorabilmente contro il busto dell'ultima persona che avrei voluto vedere in quel momento
-Hey Hanji, Levi- il biondo mi rivolse uno sguardo tenero dall'alto, balbettai mentre la castana tratteneva le risate.
Finii a mangiare seduto tra Erwin e Hanji, abbastanza infastidito e per giunta circondato da mocciosi casinisti, ma la giornata poteva ancora peggiorare.

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