Chiusi di colpo il cancelletto di ferro e controllai di nuovo l'ora: le 5:48, ero in perfetto orario. Misi il cellulare nel mio borsello nero a tracolla, inforcai gli occhiali da sole e salii sulla bici; una normale bici da città, col manico curvo, nera e con un portapacchi dietro(aveva anche un cestino, ma essendo poco virile, l'avevo tolto) Scesi per il sottopassaggio, utilizzando la pedana apposita, proprio quando passai sotto il binario, arrivò un treno merci che sfrecciò via, facendo tremare il soffitto, ma non me ne preoccupa i, succedeva spesso. Dopo una piccola salita ,uscii dal sottopasso e mi ritrovai nella via principale della vita notturna e diurna; ora non c'era nessuno, i negozi erano tutti chiusi. Alzai entrambe le mani dal volante e le ficcai in tasca, era stato mio zio Kenny ad insegnarmelo, quando andai a vivere da lui, nei bassifondi della capitale, dopo la morte di mia madre. Inspirai la fresca aria mattutina che mi sferzava il viso; due strade a senso unico incrociavano la via orizzontalmente, ma a quell'ora non ebbi problemi ad attraversarle senza neanche controllare l'eventuale presenza di macchine. Arrivato allo stradone, appoggiai entrambe le mani sul manubrio e controllai: due macchine da destra e una da sinistra, passarono senza fermarsi ed io imprecai nella mia testa 'maledetti pezzenti' poi attraversai, passai accanto al bar di quella pazza di Hanji ed eccomi al lungo mare. Scesi dalla bici e la portai giù dagli scalini, sul retro del bar di Farlan; camminai, con le infradito nere, sulla passerella e raggiunsi il molo, dove avevo appuntamento con quel biondo del cazzo del mio capo. Mi tolsi la maglietta nera con scritto in bianco "Habanero" e mi infilai la canotta rossa con scritto dietro "bagnino".
-Heilà Levi!- sentii gridare. Mi girai a sinistra e vidi Erwin che veniva verso di me con due secchi vuoti in mano
-'giorno Erwin- risposi io, in tono monocorde
-wow non troppo allegro!- commentò lui -svegliato bene?- 'non mi sono neanche addormentato' pensai
-tsk- mi lanciò uno dei secchi e lo presi al volo -che dovrei farci- chiesi, senza interesse; Erwin mi fece cenno di seguirlo, sorpassandomi e dirigendosi verso la struttura per i noleggi. Mi indicò la merce(piccole imbarcazioni) e mi disse -oggi gli diamo una sciacquata- afferrai al volo :"sciacquata" significa che avremmo passato due ore a ripulire dalla sabbia di ieri tutti gli articoli da noleggio, usando l'acqua del mare. Sbuffai, senza un motivo preciso, mi aiutava solo a scaricare la tensione. Erwin cominciò ad immergere il primo secchio e a riempirlo fino all'orlo per poi svuotarlo in una piccola imbarcazione a remi
-si può sapere perché mi hai fatto venire alle 6 solo per questo lavoretto?- chiesi, innervosito, mentre mi dirigevo verso il punto dove piccole onde si infrangevano sulla sabbia bagnata
-questo è solo l'inizio, oggi abbiamo un bel daffare, non ti devi preoccupare di annoiarti- il suo tono diventò preoccupato -oggi è il primo giorno di Lady, mi servirà il tuo aiuto- sapevo bene perché si preoccupava tanto, Lady era una nave molto importante, piena di burocratici e gente ricca, partiva dal nostro molo e portava i turisti a fare una piccola crociera lungo la costa e quel giorno sarebbe stato il primo viaggio della stagione.
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Capitolo 2
Non sono ancora sicuro sull'esito di questa storia, ma intanto andiamo avanti.
Ho ricopiato gran parte degli appunti cartacei(di ormai più di un anno fa)sul mio pc, quindi non dovrei avere problemi di aggiornamento per ora.
Detto questo spero vi piaccia.
Alla prossima
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Criminal Blood
Random«sei un criminale, ce l'hai nel sangue» - Pov: Levi Pairing: Eruri - Modern au (n.b. non è una levixreader, lo doveva essere in principio)