La ragione ~ Thamur

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Sono passati dei giorni da quella chiacchierata con la mamma, io e Nivah abbiamo parlato molto su quello che potrebbe esserci là fuori. Oggi siamo decisi ad andare ad esplorare questo luogo. Non vedo l'ora di scoprire quante più cose a me ignote possibili, questo almeno è ciò che vorrei fare a differenza di Nivah che mi sembra attratta da tutt'altro. Non saprei dire bene da cosa, ma sembra intenzionata ad allontanarsi da queste terre, purtroppo non avrà modo di farlo nessuno di noi può, il suo corpo si gelerebbe prima che possa allontanarsi troppo. La mamma ci ha avvertiti chiaramente su questa possibilità e io non ho alcuna intenzione di diventare una statua di ghiaccio. Io e mia sorella siamo d'accordo, oggi chiederemo a nostra madre di uscire. Anche se ci ha detto che avremmo potuto farlo quando volevamo, mi sembra giusto avvertirla e evitarle di stare in pensiero. Ci dirigiamo entrambi alla sala del trono, lei è seduta ad ammirare ciò che c'è all'esterno deve mancare anche a lei uscire da qui. Chissà da quanto tempo si priva di questa possibilità.

"Mamma, vorremmo chiederti una cosa." Dico non appena siamo di fronte a lei.

"Credo di avere già una vaga idea di ciò che volete chiedermi." Risponde lei facendo scendere il trono fino a noi. "Ma ditemi pure."

"Siamo pronti ad uscire dal castello ed esplorare ciò che ci circonda." Risponde mia sorella con tono sicuro.

"Le mie avvertenze ve le ho già fatte, non ho altro da dirvi se non che dovete essere prudenti. Mi fido di voi." Sorride leggermente.

"Non ti deludermo."

Mia sorella annuisce alle mie parole, ed entrambi ci incamminiamo verso quell'enorme portone, lo apriamo e sentiamo subito il vento colpire la nostra essenza. Le nuvole non sono più così grige come il giorno che venimmo al mondo, sono più chiare e il vento si calma man mano. Nostra madre è dietro di noi, la sento sussurrare uno 'state attenti' mentre scendiamo quegli scalini. Io e mia sorella camminiamo fianco a fianco fin quando non siamo abbastanza lontani dalla nostra dimora. Ci fermiamo e ci osserviamo.

"Un quarto di mattinata." Dico io.

"Un quarto di mattinata." Risponde lei.

"Sta attenta, ci ritroveremo qui." Le sorrido.

"Vale lo stesso per te, a più tardi."

Ricambia il mio sorriso e corre via nella direzione che più le sembra giusta. Io prendo una strada opposta alla sua, ho intenzione di arrivare a quel villaggio di umani dove la mamma ha trovato e creato quei Lich. Seguo il mio istinto, la mamma non mi ha dato nessuna indicazione chiara su dove fosse, disse che si trovò lì per puro caso. Spero di avere la stessa fortuna. Cammino per un po' prima di notare un piccolo bosco nelle vicinanze, mi inoltro in esso. Che fortuna, qui potrei trovare delle erbe utili per i miei esperimenti. Mi soffermo vicino a un grande albero, raccogliendo delle sue foglie ormai cadute e sepolte dalla neve, ne approfitto per scavare intorno ad esso fino alle profondità per strappare via un pezzo della sua radice. Tutto ciò potrebbe essermi molto utile, potrei aumentare la mia forza magica, o creare delle pozioni potenti o ancora meglio delle cure eccellenti. Sorrido, quanto spirito di iniziativa, avrò preso dalla mamma suppongo. Una strana sensazione mi fa voltare la testa verso sinistra, mi sembra di vedere un'ombra passare proprio davanti a me, mi guardo attorno confuso.

"Hey, Nivah? Sei tu?"

Domando ma non ricevo alcuna risposta, cerco di fare il meno rumore possibile e prendo la direzione che ha preso ciò che mi è passato davanti. Cammino lentamente fin quando non noto il terreno a me sottostante diventare diverso, guardo confuso sotto di me ma continuo a camminare. Noto ancora quella figura scattarmi davanti, ora che la guardo meglio sembra molto simile a me a Nivah ed alla... mamma. La seguo fin dentro una casa distrutta, devo essere arrivato al villaggio di quegli umani. Quando mi avvicino di più ad essa, si unisce improvvisamente a me, scuoto la testa e guardo dritto. Rivivo esattamente ciò che ci ha raccontato la mamma, la trasformazione di quei cadaveri a causa sua, ma come se lo stessi facendo io. Quella magia sta uscendo dalle mie zampe, provo le stesse cose di mia madre, gli stessi pensieri e le stesse emozioni... che mi succede? Quando la magia cessa, tutto ritorna normale e chiaro, davanti a me non c'è alcun cadavere e sono solo in questo posto distrutto e desolato.

Cosa mi è successo? Perché ho visto quelle cose? Non sono ricordi che mi appartengono, non esistevo nemmeno ai tempi... come è stato possibile? Che abbia lasciato qualche traccia magica di troppo? Tanto forte da farmi vedere ciò che ha visto lei? Potrebbe essere... ma come? Non riesco a capirlo, ma non posso stare fermo per troppo tempo o questa mia uscita non avrà alcun senso. Cammino per quel villaggio distrutto cercando un qualsiasi indizio che mi faccia capire ciò che è successo solo due attimi fa, ma non trovo nulla di interessante se non detriti e strane cose che forse erano di uso comune fra gli umani.

Entro in un'altra casa, non trovo niente, solo una strana cosa morbida con dei fili intorno non so cosa sia ma puzza in un modo orribile. In qualunque modo la usassero, credo sia andata a male, mi ci allontano subito uscendo da quella casa indietreggiando. Urto contro qualcosa che crolla subito, faccio in tempo a spostarmi ma si alza una gran polverone che mi fa tossire e chiudere gli occhi. Quando li riapro, noto qualcosa di strano luccicare ai pochi raggi di sole che riescono a trapelare fra le spesse nuvole. Mi avvicino lentamente annusando, non sembra la stessa roba di prima, scavo di più togliendo tutta la neve che la ricopre, è un ciondolo rotondo attaccato ad uno strano filo nero. Il suo luccichio attira la mia curiosità, ma non posso stare lì ad ammirarlo, inizio a sentirmi strano credo che il quarto di mattinata sia scaduto, ma non me ne andrò via senza portare con me qualcosa. Afferro con le fauci quel ciondolo e lo porto con me, vado via da quello strano villaggio decadente e ripercorro il bosco.

Chissà forse questo oggetto mi darà le risposte che cerco, forse mi dirà perché ho visto ciò che non mi apparteneva. Oppure potrebbe tornare utile per altro, se fosse magico? Se avesse qualche potere strano? Non so se gli umani fossero conoscenti della magia, ma non credo, la mamma non ha mai parlato di loro come una razza intelligente e dice che nessun lupo ne ha mai parlato bene di loro. Non so cosa possa fare realmente, potrebbe anche non essere per niente utile, utilizzato solo per bellezza o qualcosa di simile. Ma non è il momento di farmi domande, vedo Nivah dalla distanza, mi sta aspettando è il momento di fare ritorno al castello ed iniziare i miei studi su questo strano e curioso oggetto.

Kendra, La Regina dei LichDove le storie prendono vita. Scoprilo ora