Capitolo 1.

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Micol

Ho sempre amato il silenzio e la vita monotona. Nella mia casa nella periferia di New York... Da sola, senza rumori... Magari con le canzoni di Harry Styles in sottofondo e tra le mani un buon romanzo rosa di Barbara Cartland da leggere.

Ma non era esattamente il genere di vita che i miei genitori avevano pensato per me. O meglio, non era quella che avevo vissuto. Per un'intera vita ho vissuto sballottata tra mio padre e mia madre...
Mia madre, un'infermiera volontaria di Save the children perennemente in Africa dai bambini bisognosi... Così tanto da scordarsi di una figlia qui in America... E mio padre, un medico che lavora quasi ventiquattrore al giorno nell'ospedale locale.
Seppur mia madre fa un gesto nobile ad aiutare i bisognosi, il suo uscire dalla mia vita è sempre stato estremamente doloroso e temo lo sarà per sempre.


Così sono cresciuta con la tata. Esattamente la classica tata dei film per bambini. Si, quella bassa è un po' grassottella che guardando molto attentamente ha anche un po' di barba.
La tata guardava sempre la stessa telenovela spagnola ovvero "El internado". Mentre io, bambina dai sei ai quattordici anni, studiavo lei guardava questa telenovela e a volte dovevo anche sentirla piangere.
Due giorni dopo il mio quattordicesimo compleanno, la tata, decise che per lei era arrivato il momento di andare in pensione e i miei genitori si ritrovarono davanti ad un bivio: mia madre (improvvisamente divenuta premurosa nei miei confronti) voleva portarmi con lei in Africa, mentre mio padre si oppose vivamente. "Vinse" mio padre e da quel giorno il loro rapporto entrò ufficialmente in crisi.
Mio padre allora, grazie alle sue conoscenze, riuscì a trovare un centro per ragazzi con genitori impegnati. Uscivo da scuola e, di malumore, andavo lì, ma non tutto il male viene per nuocere.
In quel centro conobbi la ragazza che sarebbe diventata la mia migliore amica: Lara Dubois.
Lara era una quattordicenne minuta, con i capelli rossi e sempre spettinati. Di origini francesi andava, e va tutt'ora, spesso a Parigi dai suoi nonni.
Suo padre era un importante architetto e sua madre un avvocato divorzista... Che prese poi le parti di mio padre in tribunale al divorzio dei miei.
Lara si sedette accanto a me un pomeriggio e mi aiutò con i compiti di geometria visto che ha sempre avuto un talento innato per i numeri che io non avevo essendo predisposta alle lingue, iniziammo a chiacchierare e diventammo subito amiche.
E continuando a vederci tutti i giorni il nostro legame non fece altro che rinforzarsi sino ad ora.
Due giovani donne migliori amiche. La differenza tra noi è che io passerei la serata a guardare le stelle dalla finestra di camera mia mentre lei andrebbe in una discoteca ad ondeggiare i fianchi e a conoscere persone nuove.

Per come la vedo ora, la mia vita è ancora piuttosto tranquilla. Ho ventun'anni e lavoro come cassiera al Mc Donald nonostante io sia diplomata in lingue e sappia parlare alla perfezione il francese, il tedesco e anche lo spagnolo.
Dopo il divorzio dei miei genitori mia madre sparì nuovamente, si fa sentire a qualche compleanno e a Natale... E non nego di sentirne la mancanza. Ogni anno le invio un messaggio per la festa della mamma, ma nessun messaggio è mai arrivato. Probabilmente in Africa non ha la possibilità di chattare.
La verità è che ora come ora non ho una vera madre.
Ho una donna che mi ha cresciuto amorevolmente per qualche anno prima di andarsene.
Non sa nulla di me; non sa qual è il mio colore preferito, non sa che musica mi piace, non sa che ho rotto con il ragazzo da un po' ma non ha nemmeno mai saputo che mi ero fidanzata.
Mio padre sta sempre in ospedale e io ho iniziato a sospettare che non ci va solo per il lavoro... È un buon padre quando stiamo insieme, da quando mamma se n'è andata sento freddezza nei miei riguardi però spesso mi chiede come sto e come va il lavoro.
Lo vedo la sera tardi e qualche mattina presto a parte quando non lavora. E in tal caso spesso passiamo la giornata in qualche parco anche se vorrebbe dire uscire da New York.
Rimane il fatto che sono una ragazza piuttosto sola, i miei genitori sono assenti e ho pochi amici veri.
Sono poche le persone con cui mi fido ciecamente, forse solo Lara.
Praticamente vivo da sola. E mi piace.

spazio autrice🥰
Spero che come inizio e presentazione vi piaccia.
Mi trovo abbastanza bene a narrare in prima persona...fatemi sapere il vostro parere con una stellina o anche un commento💞

ultima revisione: 28/08/2020

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