Chapter 7

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Il professore stava parlando da circa dieci minuti ma Luke non lo ascoltava e guardava invece il giardino che si intravedeva dalla finestra, dove Michael, Jo e gli altri si stavano allenando come tutte le mattine da quando era arrivato lì.

Distolse lo sguardo da tutti loro solo quando sentì la propria suoneria e prese così il cellulare, su cui un'enorme foto di Harry che rideva era comparsa, accompagnata dal tasto per rispondere alla chiamata.

Subito la voce squillante di Harry lo accolse "LUKE, SEI DIVENTATO SCEMO O COSA?! IL PROF TI STA CHIAMANDO DA CINQUE MINUTI! TE NE SEI ANDATO DALLA VIDEOLEZIONE?!"

Appena sentì queste parole Luke sgranò gli occhi "Oddio, che cosa mi ha chiesto?!"

"Vuole che tu faccia lo sharing del tuo computer per vedere il compito che avevamo da fare per oggi, datti una mossa a smutarti se non vuoi che ti metta una cazzo di nota!" esclamò il biondo "E poi mi spieghi che cazzo stavi facendo"

Luke annuì, mettendo giù la chiamata e smutandosi nella video lezione "Scusi prof, laggava un po'... Mi dica"

Qualche minuto dopo, mentre Luke mostrava il proprio lavoro al professore, la porta della sua stanza si aprì e, silenziosamente, entrò Jo.

Con silenziosamente s'intende facendo cadere il giubbotto appeso al muro all'ingresso della stanza, tirando erroneamente un calcio allo zaino pieno di libri che si rovesciò e facendo cadere un quadro che urtò un vaso su un mobile.

Tutto questo ovviamente in punta di piedi, ma accompagnato da alcune imprecazioni.

"Luke tutto bene? É entrato il cane in camera?" chiese una voce al di là dello schermo, mentre Luke si girava verso Jo facendole segno di stare in silenzio.

"Circa, prof... Mi dia un attimo" disse il ragazzo, per poi disattivare il microfono "Ma che stai facendo?"

Jo si avvicinò a lui "Ero curiosa! - prese una sedia e la posizionò con lo schienale rivolto verso il computer di Luke, per poi sedersi e poggiarci i gomiti- Posso restare ad osservare? Non ho mai fatto una lezione online!" esclamò, guardandolo.

Luke alzò gli occhi al cielo "Sii silenziosa, però... -disse, attivando nuovamente il microfono- Ci sono, prof... Sistemato."

Quando la lezione fu terminata Luke spense il computer e si girò a guardare Jo, ridendo "Certo che sei silenziosa, eh? Bussare era difficile?"

"Non volevo disturbare!"

Luke alzò gli occhi al cielo "Perché così invece non lo hai fatto, giusto?- disse, prendendo il cellulare che era poggiato con lo schermo sulla scrivania -Devo un attimo chiamare Harry, aspetta" aggiunse, sbloccandolo ed avviando la chiamata.

"Tu non hai un cane, che cazzo era quel casino?!- esclamò Harry, comparendo sullo schermo di Luke -Perché mi hai videochiamato? Ti mancava il mio bellissimo viso?" aggiunse, indicandosi il viso.

Luke alzò gli occhi al cielo, sbuffando una risata "Ciao anche a te, coglione. Era solo entrato qualcuno in camera... E poi sono giorni che mi preghi di videochiamarti, era a te che mancava la mia fantastica faccia!" esclamò, facendo il medio alla fotocamera.

"Seh, certo. Dici così ma lo so che sei innamorato di me e non vuoi ammetterlo."

"Sbaglio o qui il gay sei tu, mh?" rispose Luke, ridendo."Touché" rispose Harry, sbuffando "Comunque la voce che imprecava non sembrava quella di tua madre... Hai qualche sorella segreta?!" (No perché non è Gianmarco Zagato... Okay, evaporo)

"Ehm, ecco... A proposito...- disse Luke, mordendosi il labbro -Jo, vieni a salutare Harry"

"Jo? chi é Jo, Lu- Oh, quella é Jo" disse Harry, vedendo comparire accanto a Luke una bella ragazza dai capelli rossi raccolti in una treccia che gli faceva ciao con la mano.

Luke rise, allontanando il cellulare in modo che si vedesse bene anche Jo "Jo, puoi parlare"

"Ciao! Oddio, sei dolcioso! Se fossi qui di tirerei le guance! Un giorno voglio assolutamente incontrarti! A fine quarantena trascino te e Luke a fare shopping, assolutamente!" esclamò la ragazza, sorridendo allo schermo.

Harry inarcò un sopracciglio, confuso "Uhm, okay? Ma che ci fai a casa di Luke?" Jo rise e tolse il cellulare dalla mano di Luke "Non siamo a casa di Luke -disse, inquadrando parte della enorme camera da letto- Siamo a-"

Venne interrotta da Luke che, una volta recuperato il proprio telefono, le fece cenno di stare in silenzio "Siamo a casa di mia zia, Harry... Lei é mia cugina di secondo grado, quando potremo uscire te la presento."

Jo lo guardò male e gli mimò un "Diglielo, stupido", ma il biondo non le prestò la minima attenzione "Stasera ti chiamo, Harry... Ora vado a farmi una doccia"

Quando ebbe messo giù si avvicinò a Jo, sbuffando "Certo che sei stronza, eh? Ti avevo detto che non volevo farglielo sapere..." esclamò, sedendosi sul letto.

"Ma non puoi tenerglielo nascosto, Luke! Se tu fossi al suo posto non vorresti saperlo?" chiese la ragazza, sedendosi di fianco a lui "Mica é la fine del mondo, devi solo dirgli che sei a casa di Michael Clifford!"

"Forse più avanti, va bene?"

Jo sospirò annuendo "Come ti pare, Luke... Ti va di andare a fare colazione? Gli altri si stanno ancora allenando ma io mi sono stufata tipo dopo tre addominali"

Luke rise ed annuì "Certo, andiamo! Ho fame!"

La ragazza si diresse verso il piano di sotto, seguita da Luke che, troppo impegnato a messaggiare con Harry, si accorse di avere Michael davanti solo quando si ritrovò con il culo a terra di fronte a lui.

Subito alzò lo sguardo e, non appena ebbe riconosciuto il cantante, arrossì a dismisura "O-oddio... Scusa..." mormorò, sgranando gli occhi.

Michael rise e gli porse una mano, per aiutarlo ad alzarsi "Tranquillo, non é successo nulla"

Luke afferrò la sua mano e Michael lo aiutò ad alzarsi, sempre sorridendo "Dammi un parere, ragazzino. Faccio la tinta rossa o verde?"

Luke iniziò a giocare con il piercing che aveva al labbro inferiore, osservandolo "Credo che staresti bene con entrambe, si... Forse verde...?"

Michael annuì "Quello a cui avevo pensato, grazie del consiglio. La faccio dopo pranzo, ma Crystal deve uscire a sistemare una cosa per lavoro... Ti va di darmi una mano?"

Luke arrossì nuovamente, guardandolo "Non sono capace, non ho mai aiutato nessuno a farsi la tinta... Non vorrei fare un casino e rovinarti i capelli..." mormorò, imbarazzato.

"Tranquillo, ti dirò io cosa fare. Ti chiamo io quando me la faccio, va bene?"

Luke annuì, sorridendo appena "Certo".

Quarantine with Michael Clifford // MukeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora