Chapter 31

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Ebbene si, da ora scriverò i capitoli in prima persona perché Idk, mi piace di più.
Detto ciò, cià

Sentii la mano di Michael aumentare leggermente la presa sulla mia e sentii le mie guance scaldarsi ulteriormente.

I suoi occhi erano fissi nei miei da qualche minuto e le luci colorate della piscina illuminavano il suo viso con una sfumatura rossastra.

"non so se è colpa dei faretti o della mia mano, ma le tue guance stanno diventando più rosse ogni momento che passa" sussurrò dopo qualche istante di silenzio, senza però spezzare il contatto.

"probabilmente un insieme delle due cose..." mormorai osservando i suoi occhi, il cui colore non era ben visibile a causa della luce.

Lui, senza dire più nulla, si avvicinò a me e mi lasciò un bacio leggero sulle labbra, staccandosi dopo qualche istante.

Lo vidi  mordersi il labbro inferiore e portare una mano tra i capelli per sistemarli, cosa che interpretai come un cenno di nervosismo.

"Questo cos'era...?" chiesi a bassa voce per poi scuotere la testa "no, nel senso... So cos'era... Ma... Perché...?"

"perché no? La vita è una, sprecare le occasioni è un'errore che non voglio commettere. Avevo voglia di darti un bacio e l'ho fatto, ora la domanda è se ti ha dato fastidio... O se lo rifaresti"

Spostai lo sguardo sulle sue labbra, ora illuminate da una luce bluastra, erano screpolate ma, dal leggero bacio di pochi secondi prima potevo affermare che erano comunque molto morbide.

L'idea di baciarlo di nuovo mi attraeva, non potevo negarlo.

Strinsi la sua mano ed annuii leggermente "Lo rifarei..."

Dopo pochi secondi le sue labbra erano nuovamente sulle mie ed il suo braccio destro mi cingeva il bacino.

Chiusi gli occhi e dischiusi appena le labbra, portando le mie braccia attorno al suo collo.

Dopo qualche istante sentii la sua mano libera infilarsi tra i miei capelli e la sua lingua si fece spazio nella mia bocca.

Quando si allontanò da me attesi alcuni secondi prima di aprire gli occhi ed incontrare il suo sguardo per l'ennesima volta nel corso della serata.

***

Mi passai una mano tra i capelli, sedendosi al tavolo della cucina e facendo un cenno con la mano a Michael.

"Buongiorno, Luke" mi salutò lui con un sorriso.

Tolsi un auricolare sbuffando e scossi appena la testa "Sono a malapena le nove ed il prof sta già parlando di cazzate sull'allocazione dinamica e statica, non lo sopporto" dissi poggiando il telefono sul tavolo.

"Se vuoi seguo io la lezione per te, però non posso prometterti che il tuo prof non noterà che abbiamo una voce diversa" rispose Michael ridendo e porgendomi una tazza di caffè "Bevi questa, ieri sera siamo andati a dormire tardi"

Annuii, prendendo la tazza in mano e bevendo un po' del caffè, mentre Michael canticchiava una delle nuove canzoni svuotando la lavastavoglie.

Sentii il prof ripetere la spiegazione per l'ennesima volta e mi alzai allontanandomi dal tavolo "ne ho ancora per alcune ore, secondo te se lo ascolto dalla piscina c'è qualche problema?"

Michael rise poggiando un piatto nel ripiano corretto "Basta che non lo sappia, no? Tu vai, io dico a Jo di non uscire a fare casino"

Annuii e raggiunsi la piscina, togliendo la maglietta ed immergendomi in acqua.

Dopo pochi minuti vidi Michael entrare e nuotare per qualche metro.

"Ciao, biondino" disse una volta che mi ebbe raggiunto "Il prof ancora parla?"

Annuii e mi tolsi uno dei due auricolari "Lo odio così tanto, vorrei solo starmene un po' in pace! Tu tra quanto lavori?"

"Ho da fare con i ragazzi tra un paio d'ore ma, fino a quel momento, me ne starò qui in piscina ad infastidirti!" rispose lui con una risata, passandomi una mano tra i capelli "Domani li tingo di rosso, mi sono scocciato del verde" aggiunse poi, poggiandosi con le braccia al bordo della piscina.

Luke sorrise "ti stavano bene i capelli rossi, li fai della stessa tonalità di qualche anno fa?"

Michael annuì semplicemente, recuperando il pallone ed iniziando a fare qualche palleggio "Perché non lo metti in vivavoce così puoi venire qui a giocare con me? Mi sento solo!"

Annuii e, dopo aver poggiato il telefono sul bordo piscina, mi tolsi le cuffie e mi avvicinai a Michael, che mi lanciò la palla "PRENDILA, LUKE!"

Non essendo pronto a riceverlo, ovviamente, mancai il pallone che finì poco lontano da Michael e schizzò acqua ovunque.

"bene, ora non vedo più un cazzo" mormorò lui, sfregandosi gli occhi con le mani ed avvicinandosi a me.

"scusa, Mike!" esclamai ridendo e prendendo la mia maglia dal bordo piscina "tieni, asciugati gli occhi"

"grazie" borbottò lui, asciugandosi gli occhi e rimettendo a posto la maglietta "al telegiornale di stamattina dicevano che la quarantena sta andando verso la fine, stanno iniziando a riaprire i negozi"

"che palle, non ho voglia di tornare a scuola" borbottai "non potrò più copiare i compiti, che palle"

Michael rise e scosse la testa, avvicinandosi a me "quando tornerai a casa manterremo i contatti?"

Mi strinsi nelle spalle e lo osservai "se tu vuoi si... A me piace passare il tempo con te... Ma so che hai tanti impegni e dovrai lavorare..."

Lo vidi sorridere "lo trovo un po' di tempo da dedicarti, tranquillo" si avvicinò a me e posò una mano sul mio fianco, sott'acqua "pensi che io possa baciarti di nuovo?"

Sentii le mie guance scaldarsi ed annuii lievemente, per poi sentire le sue labbra sulle mie e le sue mani sui miei fianchi.

Gli cinsi il collo con le braccia e ricambiai il bacio, allontanandomi da lui quanto sentii la voce di Harry nella chiamata di scuola.

"Prof, mi scusi! Io e Luke abbiamo tentato di fare gli esercizi ma non siamo stati in grado, vero Luke?" esclamò con voce squillante facendomi alzare gli occhi al cielo.

Mi allontanai da Michael e raggiunsi il telefono, togliendo il muto "quello che ha detto lui, prof. Può rispiegare?" risposi per poi rimettere il muto e girarmi a guardare il tinto mormorando uno "scusa".

Quarantine with Michael Clifford // MukeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora