Michael.
Un'altro giorno senza di lui. Senza Luke. Non ce la faccio più.
Sono passati più di tre anni da quando il lavoro lo ha portato via da me. Come se fosse mai stato mio... perchè infondo non gli mai confessato cosa provavo e tutt'ora mi pento della mia paura di perderlo dicendoglielo. Magari sarebbe cambiato qualcosa, no? Magari mi avrebbe detto di ricambiare i miei sentimenti e mi avrebbe proposto di andare con lui a Melbourne, invece di lasciarmi qui a Sydney.Sento mia sorella andare in cucina e chiamarmi allo scopo di svegliarmi dal mio sonno agitato.
Apro gli occhi controvoglia e mi trascino giù dal letto con la velocità di un bradipo assonato. Lentamente esco dalla mia stanza ed entro in bagno per aggiustarmi rapidamente guardando schifato il mio riflesso nello specchio. Sistemo i miei capelli rossi alla meglio, mi sciacquo il viso più pallido del solito e poi scendo giù in cucina per fare colazione.
Vedo mia sorella già seduta a tavola impegnata a giocare con un cucchiaino e con la testa stranamente bassa. Mi siedo e la guardo un po' preoccupato. I suoi capelli biondo scuro sono in disordine e non è assolutamente da lei farsi vedere così, neanche da me.
-Hazel... c'è qualcosa che non va?-
-Ho una brutta sensazione Michael... non lo so, sento che qualcosa andrà storto...-
La mia preoccupazione sale alle stelle, perchè purtroppo le sue sensazioni non sbagliano mai.
-Oh andiamo, sarà per colpa del brutto tempo... ti fa sempre questo effetto.-
-No, non credo Mickey.- dice lei pensierosa alzando lo sguardo per guardare fuori dalla finestra.
-Non capisco il motivo, ma credo che abbia a che fare con Luke.- aggiunge poi guardandomi dritto negli occhi.
Lei sa tutto. Lei è l'UNICA a saperlo. L'unica che mi abbia confortato quando piagevo per la mancanza di Luke... ma così mi faceva salire la pressione Dio mio!!
-Luke?!-
-Esatto.-
Provo ad essere positivo mentre mangio i miei pancakes e forzo un sorriso
-Sono sicuro che ti sbagli, Hazel.- O almeno lo spero.
Restiamo in silenzio per il resto del tempo. Io finisco la mia colazione, ma lei sembra essere troppo presa dai suoi pensieri anche per mangiare.Mezz'ora dopo sono a lavoro, in quello schifoso bar che porta il nome più originale del mondo. "Good Morning". Buongiorno un corno! E' una giornata di merda!
Guardo il mio collega, Charlie. Lui sorride sempre, ma il suo sguardo è freddo. Secondo me anche lui la pensa come me sul nome del locale.
I clienti arrivano sin da subito e almeno questo mi distrae dai miei pensieri, ma non per molto come speravo.
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Se ti avessi detto del mio amore.- Muke.
FanfictionParole non dette. Parole che magari avrebbero potuto cambiare qualcosa. Ma Michael non si arrenderà facilmente. Luke sarà suo, a tutti i costi.