Sterminio

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Boruto's pov
Ha il nostro stesso marchio. È riuscito con un secondo a distruggere più di mezzo villaggio e i ninja che stavano combattendo erano spariti. Che potere ha questo tizio. Mio padre intanto si stava avvicinando a Kawaki senza dire una parola, con gli occhi bassi ma pieni di collera. Si trasforma in modalità volpe. Si avvicina anche Sasuke attivando il susanoo. Stavano attaccando quando Kawaki con un movimento rapido generò dal nulla sei spade che finirono conficcate nel corpo di mio padre, assorbendo il chacra della volpe. Si teletrasportò poi dietro di me dove era Sarada. Non faccio in tempo a girarmi che viene presa. La sta tenendo per il collo sollevata da terra. Tutto questo era accaduto nel giro di qualche secondo.

Kawaki: "Provate a fare una sola mossa e la ragazza finisce male"

Tutto si blocca. Cala improvvisamente un silenzio pieno di tensione.

Kawaki: "Uzumaki Boruto vieni con me e nessuno si farà male"

Sarada: "N-non.... farlo.."

"Sarada..." inizio ad incamminarmi ma una mano mi ferma

Miku: "Kawaki eh... se non la lasci andare ti rispedisco al creatore"

Kawaki: "Tu, insulsa bambina vuoi rispedire me... ahahahaaa!"

Nel frattempo si era teletrasportata alle spalle di Kawaki sfoderando il suo susanoo giallo con una katana che in quel momento era puntata alla gola del ragazzo.

Miku: "Ora lasciala e combatti..."

Kawaki lasciò Sarada che venne presa da Miku e insieme a Naruto portata da me.

Miku: "Voi non vi intromettere, detesto essere disturbata mentre combatto"

A conclusione della frase che ci disse di spalle, girò la testa facendoci vedere il suo mangekyou sharingan incorniciato da uno sguardo più serio del solito.

"No, non combatterai da sola" replico

Sasuke: "Lasciamola fare e andiamo ad aiutare gli altri, Naruto e Sarada hanno bisogno di cure urgenti"

Sasuke prese papà mentre io, Sarada.

Naruto: "Sa.. Sasuke.... prenditi cura.. del... villaggio"

Sasuke: "Non ci pensare ad andartene io e te abbiamo una questione in sospesa"

Papà fece un leggero sorriso dopo di che le forze lo abbandonarono. Non percepivo più segni di chacra o meglio era molto debole. 

Miku's pov
Dopo che se ne sono andati, cercando di dimenticare la sensazione di non aver percepito più chacra da Naruto mi riavvicino lentamente a Kawaki con fare minaccioso.

Kawaki: "Una mocciosetta come te che sa usare sharingan e susanoo, notevole. Chi sei veramente?"

"Michiru Uchiha, discendente degli dei"

Kawaki: "Mi trovo di fronte alla famosa ragazza che ha ricevuto gli occhi di Kaguya quasi trenta anni fa, quale onore. Come mai sei rimasta così piccola?"

"Bravo a quanto pare sai fare due più due..."

Kawaki: "Allora sarà molto più divertente batterti e vederti strisciare ai miei piedi"

"Sarai tu ad implorare pietà Kawaki"

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Intanto tra le macerie del villaggio...

Boruto's pov

Sasuke: "Boruto, portiamo Sarada e Naruto da Sakura e bisogna farli curare il più presto possibile"

"Si"

???: "Presto mi serve aiuto!"

"Ma questa è la voce di Hima, Sasuke-san vai avanti ti raggiungo" dissi preoccupato

Hima: "Fratellone..." era rimasta con una gamba schiacciata da un macigno e non riusciva a liberarsi.

"Vieni ti porto da Sakura-san"

Molte persone erano rimaste sepolte sotto i macigni, le case erano completamente distrutte persino dei volti di pietra era rimasto ben poco. Dopo porto mia sorella e Sarada all'accampamento medico che era rimasto illeso all'attacco.

Sakura: "Cosa è successo...?"

"Non percepisco più il chacra di Mio padre, Sakura-san per favore..." stavo per scoppiare a piangere quando Sakura-san mi abbraccia

Sakura: "Andrà tutto bene Boruto, adesso respira e dimmi cosa è successo"

Le racconto ciò che era accaduto.

Sakura: "Devi recuperare il chacra della volpe, è l'unico modo per aiutare Naruto, inoltre in mani sbagliate quel chacra creerebbe il caos"

Mi dirigo verso il luogo dove era in atto il combattimento. Quell'essere che era stato capace di tanto ora stava combattendo contro Miku, entrambi sprigionavano una potenza tale da essere sentita anche a chilometri. Sembrava che tutto stesse procedendo con una perfetta parità tra, ninjutsu, taijutsu, genjustu, la lotta andava avanti con prudenza. Una lotta che capita poche volte nella vita, la lotta per il futuro, non solo il proprio ma anche degli altri.

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