La nuova foglia

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Sarada's pov
"Hima-chan, quindi verrai tu in missione con me e Mitsuki" dissi con una punta di tristezza e sospirando

Himawari: "Si, ma, va tutto bene Sarada-chan? Lo so come va la situazione ma dobbiamo essere fiduciose"

"Hai ragione" dissi alzando lo sguardo

Era passato un anno dall'attacco di Osore e di Kawaki, erano cambiate molte cose, il villaggio distrutto era stato ricostruito e si era tornati a un'apparente normalità. Apparente appunto... Mi mancava una fastidiosa ed essenziale presenza, mancava quel ragazzino dai capelli biondi e dal sorriso perennemente stampato in bocca, mancava Boruto. E pensare che ci eravamo dichiarati la notte prima dell'attacco... Non ricordo molto di cosa successe dopo l'apparizione di Kawaki so solo di essermi sentita protetta da un calore familiare tutto il tempo. Quando mi sono svegliata ero su una brandina dell'ospedale provvisorio allestito per l'attacco. Mio padre era ripartito dopo qualche mese, mia madre per un periodo non è tornata a casa per il continuo lavoro e io con mio fratello ci siano ritrovate a stare a casa Uzumaki. Credo che quella casa non sia mai stata così spoglia, la presenza di Boruto che prima era quotidiana, era sparita. E pensare che da piccola avrei solo voluto non vederlo e avere un po' più di pace... Invece ora lo cerco disperatamente. Era un anno che Boruto era ricoverato in ospedale, in coma. Non passava giorno che non lo andassi a trovare. C'era un vuoto dentro di me, come se mi mancasse qualcosa, adesso che ci penso era simile al vuoto che provavo prima di conoscere veramente mio padre.

Himawari: "Sarada, Sarada mi stai ascoltando?"

"Cosa? Scusa mi ero distratta, ero assolta nei miei pensieri, cosa stavi dicendo?"

Himawari: "Me ne sono accorta. Ti stavo chiedendo se ti andava di uscire con me, Chocho e Inojin per andarci a prendere un gelato e stare un po' insieme"

"Scusami ma oggi non mi va e poi devo andare in ospedale..."

Himawari: "Ok, però te ne prego non rovinarti la vita così, lui non lo verrebbe"

Non dissi parola e uscii.

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In ospedale...

"Mi scusi, vorrei fare una visita a Boruto Uzumaki, sono Sarada Uchiha"

Reception: "Vediamo Uzumaki, Uzuma ah eccolo, in questo momento sta facendo una visita la prego di aspettare, la chiameremo noi quando potrà"

Mi misi a sedere e aspettai, avvolta come ormai di consueto dai miei pensieri. Non mi accorsi quasi che qualcuno mi stava chiamando.

Shikadai: "Ehi Sarada"

"Uh, ciao Shikadai, tu che ci fai da queste parti?"

Shikadai: "Credo per il tuo stesso motivo. Sono venuto a trovare Boruto ma mi hanno detto di aspettare"

"È tanto che non parliamo tranquillamente, ho saputo che sei diventato Jonin" cercai di intraprendere una conversazione

Shikadai: "Si ma non ti nascondo che è una vera rottura"

Reception: "Il paziente ora può ricevere visite, ci scusiamo per l'attesa"

"Si, la ringrazio" dissi alzandomi e avviandomi con Shikadai nella stanza del nostro amico

Entriamo e come sempre lo troviamo disteso sul letto incosciente. Mi avvio alla finestra per aprire le tende e far entrare la luce di quella splendida giornata estiva. Dopo di ciò calò un silenzio in parte imbarazzo in parte malinconico.

Shikadai: "Non te l'ho mai chiesto, anche perché non ne ho avuto l'opportunità, come va con quel ragazzo?"

"Chi, Kawaki?"

Shikadai: "Si, dopo tutto ciò che gli è successo..."

"Sta cercando di riacquistare il suo onore, e visto che Boruto è in questo stato è stato assegnato alla nostra squadra anche se fa a turno con Himawari"

Shikadai: "Capisco.."

???: "Ho sentito pronunciare il mio nome, in quale contesto è stato usato?"

"Kawaki, anche tu qua?"

Kawaki: "Si, dopo tutto è stata colpa mia e non so come facciate a trattarmi
con tanta gentilezza"

"Non è stata colpa tua non ho motivo per avercela con te"

Cosa era successo? Quando Kawaki un anno fa ci aveva attaccati era stato posseduto da Kaguya che gli aveva amplificato i poteri e offuscato la mente. Grazie all'intervento di Boruto era tornato uno shinobi qualsiasi.

Shikadai: "Io me ne vado purtroppo ho un altro lavoro da svolgere, che rottura"

"Ok ciao Shikadai"

Quando anche Kawaki se ne andò rimasi sola con Boruto. Mi sedetti accanto al letto e dopo un po' mi accorsi che le lacrime avevano inondato il mio viso, cominciai a piangere. Lo abbracciai. Era un anno che sopportavo la sua mancanza, dal primo giorno che era in questo stato non avevo mai pianto ma ora non riuscivo a trattenere le lacrime, dovevo sfogarmi. Ma ad un certo punto sento toccami la schiena, ho la sensazione di essere stata accolta ad un grande abbraccio. Ora sto meglio riconoscevo questo calore, era lo stesso di quel giorno. Apro gli occhi ancora bagnati e....


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