-capitolo 6-

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Harry fece entrare il gufo e gli diede da mangiare, poi lesse la lettera.

Ehi amico, sono Ron
Sono finito in casa con Blaise Zabini, l'amico di Malfoy. Questa situazione mi snerva ma per ora cerco di fare finta di niente, in fondo Zabini non è tanto male come immaginavo. Hermione mi ha mandato una lettera e mi ha detto che sta in casa con la Parkinson, poverina. Non so con chi stai tu, fammelo sapere.
Ah per favore aspetta un po' prima di rimandarmi il gufo, sai cosa succede sennò.
Ron

"Ok credo che tutti i grifondoro e i serpeverde si trovino nella stessa situazione nostra"
"Era Ron, mi ha detto che lui sta con Zabini mentre Hermione sta con la Parkinson"

"Mi dispiace che Blaise si debba sopportare un Weasley per un anno, ma credo che alla mezzosangue sia andata proprio male, Pansy è proprio un caso umano"

"Quindi in un certo senso ti dispiace per Hermione"

"Non ho mai detto questo e ora per favore ho fame, possiamo finire la torta grazie"

Mentre la torta era in forno, Harry pensò che stranamente quella che avevano appena avuto era sì, una lite, ma una lite diversa da quelle che avevano di solito ad Hogwarts.

Era una specie di lite divertente, se così si poteva chiamare, in fondo non si erano attaccati con cattiveria, ma soltanto per prendersi in giro amichevolmente.

Ok amichevolmente era un po' troppo, ma il senso era quello.

Quando la torta era pronta, la mangiarono e Draco rimase -di nuovo- sconvolto dalla bontà di un po' di cibo.

"Vediamo un altro film?"

"Malfoy che mi propone di fare una cosa senza farla direttamente? Wow oggi è davvero un giorno speciale me lo devo segnare"

"Hai da ridire su qualsiasi cosa io faccia? Comunque ora lo scelgo io e lo vedi fino alla fine."

Per questo scelse un film horror -si rassicurò che ci fossero tante scene spaventose- visto che aveva capito che Harry un po' di paura l'aveva.

E sicuramente lo stava facendo soprattutto per vendicarsi del fatto che la notte scorsa lo aveva obbligato a dormire con lui. Anche se in realtà non gli aveva fatto tanta differenza, anzi, gli aveva fatto provare un sentimento strano, che lui interpretava come protezione.

Sì risvegliò dai suoi pensieri quando Harry gridò se doveva fare di nuovo i popcorn.

"Sì falli intanto metto il film"

E scosse leggermente la testa sorridendo quando immaginò le reazioni che avrebbe avuto il corvino di lì a poco.

Iniziò il film e, come il biondo aveva previsto, Harry si copriva la faccia durante alcune scene, provocando, molto stranamente, veri sorrisi o risate all'altro, a cui puntualmente gli arrivavano cuscini in faccia o sul corpo.

Quando il film finì Harry, con un broncio stampato in faccia, prese un libro.

Quello che Draco non sapeva era che, mentre l'altro leggeva, stava ideando un piano per vendicarsi. Senza magia era difficile, ma mentre girava per finta le pagine, il piano arrivò dritto nella testa del grifone. Doveva usare il suo punto debole, i capelli biondi platino, giusto per divertirsi un po'.

Passarono il pomeriggio a leggere, non sapendo cosa fare, fino a che Draco non sì lamentò, di avere fame.

"Cosa vuoi per cena?"

"Pollo e patatine"

"Vada per pollo e patatine"

Cucinarono insieme e mangiarono, questa volta però il silenzio che si era creato non era imbarazzante, era rassicurante in qualche modo.

Ogni tanto si lanciavano delle occhiate e dei sorrisi ed entrambi dimenticarono per quel momento tutto l'odio che c'era stato tra i due.

Poi Harry prese la parola:

"Puoi dormire tu sul divano? Quel letto è la cosa più comoda del mondo"

"No sfregiato non ci dormo in quel coso da poveri, se vuoi dormiamo insieme"

"Davvero?"

"Davvero"

"Davvero davvero?"

"No deficiente è ovvio che dormi tu sul divano"

"Sei un biondo tinto del cazzo"

"QUESTO. NON. DOVEVI. DIRLO"
"Ti crucierei se avessi la mia bacchetta"

"Esisto i modi babbani però"

"Cioè?"

"Ti ricordi il pugno di Hermione al terzo anno?"

"Oh sì che me lo ricord- ce volevo dire- non mi fece nulla quella volta"
"Ora vedi come ti ammazzo allora"

E iniziarono a rincorrersi per tutta la casa, fino a che Harry stanco si buttò nella sua parte di letto, seguito da Draco. Erano entrambi col fiatone e il cuore che batteva più veloce, non solo per la corsa, ma anche perché durante questa ridevano come pazzi.

Mentre riprendevano fiato, il corvino si sistemò meglio sul letto fino ad addormentarsi dando le spalle all'altro, che non perse occasione per imprecare notando che avrebbero dovuto passare un'altra notte insieme.

castigo // drarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora