-capitolo 7-

9.6K 490 477
                                    

Draco si svegliò nel mezzo della notte con il braccio di Harry intorno alla sua vita, e la sua schiena ancorata al suo petto. Sgranò gli occhi quando capì che quella posizione non gli dava fastidio per niente e che il calore che lo avvolgeva gli faceva piacere.

Stava per sportare il braccio, anche se titubante e un po' controvoglia, quando sentì Harry muoversi da solo e rimpianse quello strano ma bellissimo contatto che, se fosse stato per lui, avrebbe fatto durare per sempre.

Si voltò dopo pochi minuti per vedere il suo nemico, anche se ormai nemico era un po' un parolone.

Erano passati solo due giorni e mezzo ma lui si era sentito meglio in quei giorni che in tutta la sua vita.

E non riusciva a capire perché, in fondo l'aveva odiato sin da quando aveva negato la sua amicizia il primo giorno ad Hogwarts.

Chissà cosa sarebbe successo se lui non avesse insultato Weasley e se Harry avesse stretto la sua mano.

Scacciò quei pensieri dalla testa, perché infondo non poteva cambiare il passato e iniziò ad analizzare il corpo di Harry.

Gli occhi chiusi, i capelli indomabili che gli cadevano sul viso facendo intravedere la cicatrice a forma di saetta, le sue labbra semichiuse, morbide -almeno così le immaginava- e invitanti, un suo braccio piegato sotto la testa e l'altro steso sul letto come se avesse vita propria, la maglia leggermente alzata che lasciava intravedere un corpo formato dati tutti gli allenamenti di Quidditch.

Perso a fissare il suo ex nemico, si riaddormentò continuando a puntare il suo sguardo su quel viso perfetto, non prima però di aver messo casualmente il suo braccio sopra quello dell'altro, cercando più contatto possibile senza dare nell'occhio.

Quella mattina Draco non ricordava nulla di ciò che aveva pensato, di come si era perso a guardare il Salvatore del Mondo magico, della posizione in cui si era svegliato nel bel mezzo della notte, del calore che emanava l'altro abbracciato a lui e della sua voglia di restare con Harry.

Era come se avesse fatto quei pensieri da ubriaco, perché non ricordava assolutamente nulla. Lo stesso valeva per Harry, lui quella notte si era svegliato leggermente prima di Draco e non si era staccato quando aveva visto che lo stava abbracciando. E aveva sentito gli occhi della serpe puntati su di lui, a squadrarlo come se fosse un dipinto particolarmente bello.

Nessuno dei due sapeva quel che era successo quella notte e forse era meglio così.

---

Le ore passavo, così come anche i giorni e i mesi, e in poco tempo si erano ritrovati ad inizio dicembre con l'abbassamento delle temperature e le prime giornate di neve.

Si sentivano davvero poco con i loro amici, mandare gufi era scomodo e si scrivevano solo quando c'erano cose importanti.

A parte questo le loro giornate erano sempre uguali, vedevano film, sentivano musica, leggevano, stavano sul balcone a parlare e cucinavano, Draco ormai non aveva più bisogno dell'altro -anche se qualche volta aveva rischiato di incendiare tutto.

Inizialmente ad Harry era venuta tanta curiosità sul passato di Draco, di cosa avesse dovuto passare diventando mangiamorte -anche se non era una sua scelta- ma non chiese mai niente, notando che il biondo si copriva sempre il braccio, con maglietta lunghe o felpe leggere, come a voler dimenticare quella parte della sua vita.

I litigi erano finiti, c'erano dei battibecchi ogni tanto, ma gli insulti erano come spariti e se c'erano, avevano uno scopo diverso dal solito, solo divertimento, senza cattiveria. Per la questione divano si alternavano ed Harry aveva dormito lì decisamente più volte di Draco e c'erano volte in cui dormivano insieme.

Capitava spesso che si svegliassero uno abbracciato all'altro da dietro o con parti del corpo che si sfioravano, ma a nessuno dei due dava veramente fastidio.

Entrambi piano piano iniziarono a rendersi conto che tutti quegli anni passati ad insultarsi e a litigare erano stati inutili, erano molto simili sotto vari punti di vista e questo li aveva fatti legare più di quello che pensavano, nonostante avessero cura della loro privacy, senza raccontare cose importanti per loro.

Ad entrambi stava crescendo un sentimento molto simile all'amore, anche se non riuscivano a capirlo e cercavano di non darci peso. Pian piano iniziavano a tornare felici e a sorridere, soprattutto quando stavano insieme, ma nessuno dei due era arrivano alla conclusione che era proprio l'altro a far spuntare quell'espressione sul loro volto, un'espressione sincera e vera, un'espressione loro.

Stavano bene in presenza dell'altro al loro fianco, quando facevano battaglie di cibo, quando stavano fino a tarda notte sul balcone con la cioccolata calda, quando si facevano calore a vicenda durante la notte abbracciandosi -anche se inconsapevolmente- e quando guardavamo i film seduti vicini sotto la stessa coperta.

Stava andando tutto per il meglio, ma non tutto dura per sempre, si sa.

scusate per il capitolo corto, ma è un capitolo di passaggio e in più vi devo far venire la suspance, prossimo capitolo il 6 maggio, vi voglio bene anch'io🥰 secondo voi cosa potrebbe essere successo?

castigo // drarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora