Capitolo X

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Mancavano pochi Minuti alla lezione di pozioni, Harry iniziava ad essere ansioso, non che non lo fosse stato negli ultimi giorni eh, aveva ormai capito che Malfoy lo stava evitando, e aveva fatto pace con l'idea che avrebbe potuto vederlo ora come ora solo a pozioni.
Aveva pensato molto a come agire con lui, ok in realtà ci aveva pensato la maggior parte del tempo, specialmente durante i pasti, quando era solito osservarlo dall altra parte della sala, senza ovviamente trovare l'oggetto del suo interesse seduto.
Il tutto lo rendeva estremamente malinconico e non capiva nemmeno il motivo, perché cosi tanto interesse nel parlare con Malfoy, e specialmente nel fare in modo che lui non provasse rancore, perché voleva cosi tanto una relazione di amicizia con lui, perché era cosi importante?!
Ma harry era sempre stato così in fondo, altruista, di buon cuore e curioso. Si curioso, del nuovo Malfoy, e stanco ovviamente che una cosa ormai sconfitta potesse ancora dividere due ragazzi.
I suoi pensieri vennero interrotti proprio mentre un bagliore bianco entró nel suo raggio visivo, era arrivato il momento che tanto attendeva.
Dalla sua posizione scomposta, coi gomiti sul tavolo e il mento fra i due palmi, Harry si mise composto, ovviamente teso e pronto a passare all azione.
Il biondo come al solito non posava minimamente il suo sguardo sul suo compagno di corso, si era seduto, aveva preso il suo libro, e si appropinquava a prestare attenzione solo alla pozione e a Lumacorno, anche se forse non aveva ben presente che sarebbe stato tutto vano fin dall inizio.
"- allora Malfoy, e da un po' di giorni che non ci vediamo, mi stavo chiedendo se con la pozione avessi creato qualche danno.."-
"- stai zitto Potter voglio seguire il professore, e non mi sembra propio sia tu, quindi taci.  "  il Serpeverde liquidó il Grifondoro, un punto per me Potter , pensó Malfoy ghignando nella sua testa.
Si stava gustando la vittoria quando un foglio di pergamena si mosse sul bancone, disturbando il suo sguardo che cercava di seguire la lezione.
-potrei sempre diventarlo in futuro, mi presteresti attenzione nel caso?-                                        
E cosi il ragazzo d'oro non voleva demordere eh, avrebbe almeno potuto scrivere decentemente e non come un bambino alle prese con la scrittura per la prima volta.
-se qualcuno osasse assumere una capra come te come insegnante allora c'é speranza per me di diventare Auror-
-É quello che vuoi fare dopo Hogwarts? Essere un Auror?-
-Non essere stupido Potter, sappiamo sia tu che io che non posso, e comunque anche se fosse non sono affari tuoi, ora lasciami seguire-  Mentre Draco rispondeva stavolta non era piu divertito, era stato stupido a far trasparire quello che davvero gli sarebbe piaciuto fare dopo la scuola, ma che ovviamente era solo un sogno infantile che sapeva benissimo non realizzabile, nessuno avrebbe voluto lavorare con lui e sicuramente anche la sua sola richiesta sarebbe stata presa come uno scherzo.
-Non toccherò questo argomento per adesso, peró almeno rispondimi, mi presteresti attenzione nel caso?-
-Se davvero tu diventassi professore in un distopico futuro, giuro di prepararti i soggetti della lezione per un mese e di assistere per altrettanto tempo.- scrisse il biondo ridacchiando apertamente mente si immaginava la scena di Potter nelle vesti di professore, sicuramente con la barba, ma non una di quelle folte, una di quelle non curate, che si lasciano crescere un po' per noia un po' per provare a fuggire dal viso da adolescente che certa gente continua a vedersi addosso, occhiali di una montatura uguale a quella tonda di adesso, perché Potter sembra una di quelle persone che rimane emotivamente legato a certe cose, sicuramente sempre in ritardo a lezione, quindi vestiti sciatti e scoordinati, prevalentemente comodi. Ah già e i capelli, sicuramente piu lunghi rispetto ad adesso, una matassa incontrollabile, di cui probabilmente dovrà occuparsi la ragazza Weasley.  Si era un pensiero molto buffo, effettivamente avrebbe saputo godersi le lezioni di un ipotetico professore Potter, distruggerlo esteticamente e nelle capacità intellettuali sarebbe stato un gioco da ragazzi, peccato che il Salvatore sarebbe sicuramente diventato capo Auror o giocatore professionista di Quidditch, scontato.                                                                                                                                     
Una piccola smorfia apparve sul viso di Draco, nata sicuramente dalla gelosia per la popolarità e la vita spianata che il suo compagno di corso avrebbe avuto.                                                 "Lo prometti?" Disse ad un tratto Harry in tono serio, e mentre il biondo si voltava e incrociava il suo sguardo, rimase rapito dalla serietà e dalla volontà che il ragazzo sembrava trasmettere in un tale modo semplice. In quel momento gli sembrava di vedere Potter al maniero, o davanti alla Umbridge o semplicemente davanti al Signore Oscuro. Fiero, determinato e piu adulto di quello che la sua etá doveva dire di lui, non era difficile che avesse convinto cosi tanta gente a seguirlo e amarlo per quello che era, il Salvatore, ma anche solo Harry.                                 
"Si Potter, lo prometto."  E un sorriso sincero da parte a parte vestí il viso del Grifondoro, che abbassó lo sguardo, iniziando a concentrarsi su un libro che sicuramente era aperto alla pagina sbagliata.                                                                                                                               "Perché sei cosi fissato nel volermi nella tua vita adesso?" Sussurró il biondo quasi piu a se stesso che a Harry, mentre teneva la testa china, come se quasi se ne vergognasse, che non gli fosse concesso sperare tanto.
"Perché penso che mi piaccia il nuovo te" rispose il ragazzo sempre a bassa voce ma con un tono piu deciso rispetto alla domanda che gli era stata posta.
In quel momento il mondo di Draco si fermó. Cosa voleva dire che gli piaceva il nuovo lui? Perchè quella frase gli stava creando un senso di disagio cosi forte ?! Come se la sedia non fosse abbastanza grande per contenerlo, come se tutti nella stanza potessero sentirli ma allo stesso tempo fossero solo loro, come se quel momento esistesse solo per i due ragazzi, non c'era più il mondo, non c erano piu suoni, odori, nulla piu li circondava. Poteva sentire solo il rumore del suo battito accelerato, non poteva vedere oltre il bancone da lavoro, e poteva annusare solo la puzza nauseabonda della pozione, che peró adesso che ci pensava bene, faceva spazio ad un altro odore, non nuovo in realtà, che aveva già sentito piu volte nell ultimo tempo senza averci fatto mai troppo caso. Un odore indescrivibile, non uno di quelli particolari, fiori, cibo o cose del genere, non é uno di quelli che ha quel qualcosa che ti rimanda per forza a un altro odore, niente shampoo o sapone per lavare i vestiti,  no, era speciale, unico, uno di quelli che vengono da una persona, di quelli non imitabili, di quelli che rimangono attaccati ai vestiti, alla tua pelle, ai tuoi ricordi...alle emozioni. Poteva essere che...fosse l'odore di Potter?!

Ci fu un giorno, piu precisamente una notte, di quelle fredde e piovose, che solo l'Inghilterra sa offrire, che al Maniero rimase solo lui con sua madre, dato che nelle incursioni dei Mangiamorte non era piu il benvoluto da un po' poiché non riusciva a uccidere i babbani o i mezzosangue, quindi  in quei momenti era lui che teneva d'occhio i prigionieri, e aveva iniziato da poche settimane a parlare con Luna facendo con lei veri e propri discorsi, per passare il tempo e specialmente aiutarsi a vicenda nel superare la loro rispettiva prigionia.
"Probabilmente se non finirò ucciso durante questa guerra o rinchiuso ad Azkaban, saró costretto a sposare una purosangue che nemmeno conosco e che come minimo non mi piacerà, la perfetta moglie scelta da mio padre, non so cosa possa essere peggio fra quello e una vita rinchiuso." Era seduto contro alla pietra fredda e umida delle segrete, affiancato alle sbarre, si può pensare che schizzinoso com'è non ci fossero sgabelli su cui sedersi o nessun elfo fosse libero per procurargliene uno, ma semplicemente aveva bisogno di fare finta che il freddo che provava era la causa di un muro, non della sua anima ormai gelida e abbandonata a se stessa.
"Sai Draco, sei piú di quello che mostri, sono sicura che saprai andare contro al volere di tuo padre, il fiuto ti aiuterà in questo."disse Luna seduta a gambe incrociate e rivolta verso il biondo, che anche coi vestiti sporchi, i capelli pieni di nodi e completamente in disordine e visibilmente deperita sorrideva serenamente al ragazzo.
"Di che diavolo parli Lovegood, non sono un cane che va a fiutare il di dietro degli altri e sceglie quello che piu gradisce." Disse Draco voltandosi verso di lei con un misto di divertimento e disgusto per l'immagine.
"Che odore hanno i tuoi amici Draco?"
"Ed io come dovrei saperlo?"
"Beh tutti noi abbiamo un odore, la nostra pelle ne emette uno indipendentemente dal sapone che usiamo, é una cosa normale, noi non possiamo sentire il nostro perché ci conviviamo e ormai é come se nemmeno esistesse, ma sentiamo sempre quello degli altri. É un po' come i libri, ognuno di loro odora diversamente."
"E questo cosa c'entra comunque, non vedo un discorso logico in quello che stai dicendo, anche perché io non so che odore abbiano i miei amici o chiunque altro, ed é disgustoso pensarci comunque."
"É questo il punto, esistono miliardi di persone , miliardi di odori diversi, ma non ci facciamo mai caso, e nel momento in cui ne sentiamo uno, ci rendiamo conto di volerlo sentire sempre e ovunque, me lo disse mia madre prima di morire, - segui il tuo fiuto bambina mia e troverai ciò che cerchi-."
"Senza offesa Lovegood ma é stupido." Rise Draco, ma non con cattiveria, semplicemente trovandolo divertente.
"Sono sicura che un giorno lo sentirai quell odore." E poi rimasero zitti, Draco riprese a guardare davanti a sé , non c'era futuro per lui, non c'era nessuno che si augurava fosse vivo, beh apparite sua madre, non ci sarebbe stato nessuno al mondo che l'avrebbe voluto per quello che era, non aveva futuro, era un mostro marchiato, era un essere vivente non vivo, con un destino segnato solo in due modi diversi, non c'era modo che potesse scriverselo lui, non c'era modo per lui d tornare a vivere davvero, non c'era piu niente che lo aspettava, solo freddo e morte, benché meno un odore.

Era l'odore di Potter. Riusciva a sentirlo, in mezzo a quel miscuglio di pozioni e ingredienti, perché peró riusciva a distinguerlo?
In quel momento si accorse che aveva ripreso a guardare il moro, che a sua volta lo stava guardando negli occhi, doveva evidentemente avere una faccia sconvolta, perché Harry inizió ad arrossire e ad agitarsi
"non mi piaci in quel senso, mi piaci nel senso come persona, cioè come essere umano ecco, ma non come amante, cioè come amante no oddio non pensare male, non potrei mai davvero, voglio solo provare ad esserti amico, ma non in quel senso romantico." Poiché i momenti di imbarazzo non sono mai stati troppo amati e intelligentemente gestiti dal Grifondoro, piu parlava e piu alzava la voce, passando da frasi sussurrate a una conversazione perfettamente udibile a tutta la classe. Ora si che non si sentivano davvero rumori se non il gorgoglio proveniente dai calderoni.
"Stai tranquillo sfregiato che solo tu mi vedi in quel modo, ah e complimenti per il tono di voce."Draco non voleva attirare l'attenzione, Draco non voleva problemi, voleva passare inosservato, essere invisibile, un fantasma per gli alti, e ora eccolo li con gli occhi di tutta la classe puntati addosso e con Potter che vaneggia d sentimenti che mai potrebbe provare e amicizia. Come se anche solo potesse volere una delle due cose da lui. Doveva stargli lontano, specialmente adesso che il suo odore sembrava essersi attaccato ai suoi vestiti.
Potter era un guaio anche dopo la guerra.




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Ciao a tutti, spero che in questo momento difficile stiate tutti bene, chiedo scusa se non ho aggiornato, avevo un po' perso la volontà di scrivere pensando di non essere abbastanza brava per farlo, ma una di voi mi ha stalkerato apposta per dirmi che non è così, e quindi eccomi qui con questo nuovo capitolo, che spero davvero vi piaccia Molto!
Vi abbraccio a distanza in questo momento difficile, non vi conosco ma sono con voi.
Scusate nel caso per gli errori grammaticali

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