Capitolo 2. Le pastarelle

28 2 0
                                    

La loro tavola, però è sempre stata imbandita da cose buone e da tanta armonia. La mamma diceva che è opera del Signore.
La domenica poi non mancavano mai le pastarelle.
Rispetto a milioni di signori con i milioni nelle tasche, lei preferisce di gran lunga la verità dei suoi genitori.
E pensare che i giovani d'oggi hanno tanto e non lo sanno. Hanno tante cose e pochi sogni. Sono quasi tutti materialisti. Hanno un cellulare tra le mani, ai piedi scarpe da centinaia di euro, la loro pelle che diventa tela su cui disegnano spesso futilità, scrivono parole arabe o giapponesi quando non sanno neanche l'italiano. Prima i giovani, con le scarpe di pezza da diecimilalire del mercato facevano passi da gigante. Pieni di ambizioni e voglia, avevano milioni di strade da percorrere nella loro mente e nei loro sogni. Ora i ragazzi si stanno spegnendo, l'unica luce accesa che hanno spesso è quella dell'ultimo smartphone che gli hanno regalato. Hanno scarpe e tute ultra comode, ma le usano sul divano, sul motorino oppure nelle macchine 50.
La colpa di chi è? Chi dice dei genitori troppo accomodanti, chi della società troppo cambiata piena di cattivi esempi.
Prima tra i mestieri che una bambina sognava fare c'era la dottoressa, la cassiera oppure la poliziotta. Ora c'è chi vuole diventare un' influencer.

SofiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora