Capitolo 16. Una vecchia foto

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Squillò il cellulare.
Sofia era impegnata a ripulire lo stanzino. Era da un po' che doveva buttare cose vecchie e non importanti. Approfittò di quei giorni un po' vuoti.
Spesso lo faceva per liberarsi dai brutti pensieri. Secondo lei le cose vecchie, gli abiti, i suppellettili, ma anche gli scambi di messaggi con chi non si ha più niente da spartire rubano spazio. E se si buttano via si crea un nuovo ambiente, un nuovo spazio, sia in casa e sia nell'anima. Come se si desse agio al nuovo che arriverà, prima o poi.
Il cellulare smise di squillare, non fece in tempo a rispondere. Lo prese sperando in fondo fosse Rossella. Sperava fosse lei che le dicesse che andava tutto meglio.
Invece, era un numero che non conosceva. Allora un secondo pensiero andò ai call center martellanti, ma in quella situazione di emergenza anche quelli erano chiusi.
"Se è importante richiameranno". Disse tra sé e sé.
Intanto, in uno scatolino ritrovò una vecchia foto. Era lei al mare che guardava l'orizzonte. Sullo sfondo c'erano i suoi amici di una vita; chi sotto l' ombrellone a chiacchierare e mangiucchiare, chi abbracciato a un altro a cantare e chi chinato in due per le risate.
Insieme alla foto c'erano delle conchiglie. Ricordò che quelle conchiglie le trovò proprio quel giorno. Chiuse gli occhi, le annuso' con la speranza ci fosse ancora un po' di odore di leggerezza.
Riprese la foto e la riguardò. La girò, dietro c'erano le firme di tutti sotto a una scritta "Un giorno meravigliosamente spensierato".
Sofia sospira.

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