Quanto si è disposti a fare per amore?
Scorrevano i giorni come le pagine dei libri che leggeva, anzi divorava.
D'altronde Sofia la quarantena la stava passando da sola. E da sola l'angoscia sembra non attenuarsi mai. I giorni diventano notti e le notti diventano lunghe.
Per questo iniziò a leggere dei libri. Quei libri che non possono non esser letti. Quei libri che devono essere letti almeno una volta nella vita. Quelli senza spazio e senza tempo.
Sofia aveva appena conosciuto e cominciato Le notti bianche di Dostoevskij. Il protagonista vive una vita tutta sua. È un sognatore , un pensatore con una profonda solitudine, pochissimi contatti e conoscenze. Ogni giorno alla stessa ora è sempre lì a guardare la vita degli altri. Conosce ogni particolare di tutti, ma nessuno conosce lui. Perso nei suoi pensieri e nei suoi silenzi. Un giorno si rende conto che stanno tutti crescendo, tutti da uomini soli stanno mettendo famiglia, tutti tranne lui. E anche se non li conosce, si sente abbandonato da loro. Decise allora di passeggiare senza meta nelle notti estive in una Pietroburgo vuota. Tutti sono in villeggiatura e la città è cupa , romantica e stellata.
Una notte incontra una fanciulla che piangeva per amore. Lui che aveva vissuto i suoi anni migliori lontano dal contatto umano, ora prova per lei un sentimento mai vissuto. Fu amore platonico.
Quel momento fu per Sofia un freeze. Alzò gli occhi dal foglio, e guardò fisso il televisore spento di fronte a lei. Pensò ai contatti. In quel periodo gli unici contatti che aveva erano quelli sulla rubrica del cellulare.
Pensò a quanto siano importanti e magici i contatti. A quanto siano salvatori. Contatto significa toccare, toccarsi.
Chissà se la gente, dopo quest' emergenza sanitaria, dopo questo distanziamento forzato, ne capirà davvero l'importanza. Diede un sospiro triste; forse le mancavano le carezze di qualcuno. Sì, ne era convinta: le mancava un contatto umano.
Chiuse il libro infilandoci un segnalibro per non perdere il segno. Si alzò dal divano, aprì il frigo. Uno yogurt magro alla fragola era proprio invitante; aprì il cassetto e prese un cucchiaino. Il vasetto era freddo. Eppure Sofia desiderava un contatto. Quello era un semplice contatto con un vasetto di yogurt freddo.
Potevo almeno prendere una tisana? Almeno quello sarebbe stato caldo. Devo fare una torta!
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Sofia
Romanzi rosa / ChickLitSofia è una psicologa e una sognatrice incallita. Si trova ogni giorno immersa in storie diverse di gente diversa. Ogni tanto fa un viaggio nel passato. Pensa a chi c'era nella sua vita, a chi non c'è stato e a chi ha conosciuto anche solo sfioran...