Un giorno nel suo studio entrò Annalisa una giovane ragazza di ventitré anni circa.
Alta, lunghississimi capelli biondi e lisci, occhi castani , seno e bocca provocanti. (Forse avevano avuto qualche rigonfiamento da un chirurgo). Però era elegante. Indossava un pantalone nero a palazzo, décolleté nere e una giacca a doppio petto stretta alla vita da una cinta Luis Vitton che faceva pandam con la borsa . Un foulard di seta a fiori al collo legato con un piccolo fiocco.
Si sedette nella sedia di finta pelle bianca che era davanti alla scrivania. Con lei c'era anche un bel sorriso.
Si presentò: studiava Arti e Scienze dello Spettacolo presso La Sapienza di Roma.
Aveva scelto di andare da Sofia per farsi aiutare ad affrontare un difficile esame all'università. L'esame complicato era quello sul Teatro perchè a detta sua i professori non sono stati in grado di spiegarle quali erano i nuclei principali della materia.
Quell'esame l'aveva messa in standby. Era arrivata a un bivio e non era più sicura di proseguire. Sentiva che l'insicurezza la attanagliava. Per quello andò da Sofia. Un life coach individua le potenzialità delle persone e aiuta i propri clienti a comprendere quale sia il percorso da fare per raggiungere i propri scopi nella vita.
Durante la sesta seduta, però, Annalisa cambiò discorso. Iniziò a raccontarle del suo innamoramento per Giacomo, un ragazzo della sua stessa facoltà. Lui le aveva da poco confessato che provava per lei solo un semplice affetto e che era invece innamorato di una loro amica in comune.
Il cielo le cadde addosso come un macigno. Quel cielo che fa sognare milioni di persone con i suoi mille volti sempre diversi. Da quel momento lei si sentì così inutile.
Iniziò a frequentare sempre meno la facoltà e quelle volte che ci andava era assente. L'aveva presa proprio male. Aveva perso tutte le sue forze. Non aveva più senso niente. Questa delusione gliela raccontava singhiozzando.
Sofia all'inizio la guardò e restò in silenzio.
Poi mentre la ascoltava le venne alla mente l'amore che Claudia, una sua amica, provava per Matteo. Un amore che però non era corrisposto perché Matteo amava Sofia.Sembrava, allora, di vedere un film già visto. Sembrava che la vita le stesse giocando uno scherzo, che la vita le dicesse: " Ehi Sofia, non dimenticare quello che sei stata per qualcuno, non dimenticare mai chi sei".
Tornati alla mente questi ricordi di una vita fa,
fu complicato rassicurare quella giovane fanciulla. Fu complicato dirle che il dolore fosse stato solo passeggero e per questo sarebbe passato in qualche modo. Fu quasi complicato fare il suo lavoro che finora le aveva portato solo successi.
Sofia fu un fiume in piena. Parlò ad Annalisa come se stesse parlando alla sua amica Claudia. La sua bocca cacciava fuori parole che a suo tempo non riuscì mai a dirle.
Le disse che magari un giorno si sarebbe innamorata di un altro uomo. E forse quest'uomo sarebbe stato proprio un ex della sua compagna di facoltà, la stessa che Giacomo ora ama tanto.
Le disse pure che quest'uomo sarebbe stato uno dei motivi scatenanti della rottura della loro amicizia.
Le sorrise e le raccontò tutto questo con tutte le parole del mondo e con una piccola crepa al cuore. Usò le parole più semplici.
Le disse che sarebbe arrivato qualcuno a salvarla dall'egoismo, dalla solitudine e dalla paura della vita. Sarebbe arrivato qualcuno a darle l'amore, e sopratutto a farle sentire una forte paura di morire. Perché quando si ama davvero, non è vero che ci si sente invincibili. Anzi si ha una fottuta paura di morire.
Annalisa tornava da Sofia. Era presente a tutti gli appuntamenti. Poi si salvò da quella che lei chiamava "malattia d'amore", e fu magicamente pronta ad affrontare quel difficile esame.
Dopo tre mesi di sedute firmò un bell'assegno a Sofia e la salutò con un forte abbraccio.
In compenso Sofia aveva un assegno e sentiva in qualche modo di aver rincontrato la sua amica Claudia.
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Sofia
ChickLitSofia è una psicologa e una sognatrice incallita. Si trova ogni giorno immersa in storie diverse di gente diversa. Ogni tanto fa un viaggio nel passato. Pensa a chi c'era nella sua vita, a chi non c'è stato e a chi ha conosciuto anche solo sfioran...