Capitolo 5. La febbre

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Dopo 12 anni ha riavuto la febbre a 40.
Quando chiudeva gli occhi le venivano alla mente facce di gente mai conosciuta prima. Oppure visi di persone conosciute con le sembianze di un mostro , di un diavoletto o di un finto angioletto. Tutte pronte ad attaccarla. Erano le facce di chi conosceva che più la facevano pensare.
Lei che è sempre stata una sensitiva cronica era lì a decifrare quei visi, quei comportamenti. Invece quelle che non conosceva le cercava nei passanti.
Poi ha capito che la febbre alta gioca brutti scherzi a una mente lucida.
Quando stai male pensi subito a come sarà il mondo senza si te. A come sarà il mondo delle persone che ami senza di te. E ti sembra di soffocare al solo pensiero, fino quasi a perdere i sensi. Cambi il modo di vedere le cose. Cambi posto e cambi prospettiva. E vedi le cose da un'angolazione che non credevi neanche esistesse. Forse ci abituiamo e ci adagiamo in un angolo comodo del mondo e quando quell'angolo diventa stretto devi per forza cambiarlo.
Una signora, un giorno le ha detto: "ricorda , prima viene il Signore e poi viene il dottore".
E se ci pensa, finora non l'ha proprio interpellato al Signore. Ha tante cose di cui pensare. Le persone muoiono in mare, c'è ancora la guerra , milioni di bambini muoiono di fame, donne violentate, figli che uccidono madri o padri, persone che vivono per strada, gente morta suicida, ci sono ancora la maleducazione, la criminalità, i tradimenti, gli inganni e le bugie.
E poi Sofia prega più per gli altri che per sé.
Fai mille progetti felici per poi finire a piangere con la paura di non poterli realizzare.
Ci sono cose che arrivano senza essere chiamate. Violentemente, invadenti puzzano di paura e sono salatissime come le lacrime che versi.

SofiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora