Cap. 2

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Mi risveglio nella cabina di una nave, ho la testa che mi esplode, il fianco fa ancora male, mi guardo le braccia ed ho delle flebo attaccate "dove sono?"

<<Signorina, si è svegliata finalmente>> mentre mi si avvicina Nam-tae

Provo a sollevarmi ma vengo ferma

<<Signorina, stia ferma è ancora molto debole>> mi guarda preoccupato

<<dove siamo?>> chiedo a fatica

<<mi scusi, non sono riuscito a trovare un modo migliore per spostarci, stiamo andando da suo zio Louis in Colombia>> mi spiega mortificato

<<Nam-tae>> lo richiamo

<<si signorina?>>

<<dammi del tu>> lo rimprovero con fatica

<<deve riposare, il viaggio è ancora lungo>>

Mi lascio cullare dal dondolio riaddormentandomi in fretta


Sono passati tre mesi da quando sono qui, mentre aspetto che mio zio torni dai suoi affari ammiro il panorama mozzafiato dalla terrazza della villa.

<<Mi-so Tesoro come ti senti oggi?>> vedo mio zio avvicinarsi a braccia aperte

In lui vedo molto di mia madre, almeno per quel che mi ricordo di lei, occhi verdi e marroni uguali ai suoi e miei, capelli castani ben curati, lineamenti dolci e fisico asciutto. i miei genitori si sono conosciuti tramite lui

<<mi sono rimessa in sesto zio grazie mille>> ricambio l'abbraccio

<<sono felice che ora stai bene, di cosa volevi parlarmi?>>

<<zio... io voglio vendetta>> affermo determinata

<<come pensi di fare ad avere vendetta? Sei solo una ragazzina>> mi canzona lui

<<addestrami come fai con i tuoi uomini>> lo spiazzo

<<i miei insegnamenti non sono per ragazzine>>

<<sarò all'altezza di qualsiasi cosa mi farai fare, non mi lamenterò! Ma sarò io a vendicarmi di quel verme, solo io posso farlo>> più risoluta che posso

"lo farò per la mia famiglia!"

<<ho solo una condizione, non me la prenderò con bambini>> proseguo

<<sai che non potrai tornare indietro se inizierai a percorrere questa strada, tuo padre non voleva che ti immischiassi in questo mondo>> prova a farmi a ragionare

<<ne sono consapevole>> rispondo senza indugio

<<va bene figliola, ma non aspettarti trattamenti di favore>>

Sto camminando per il gate trascinando la mia valigia, mi sento elettrizzata, finalmente sono tornata a Seul.

Vedo due uomini vestiti eleganti, uno con gli occhiali da sole, capelli corti, tipico taglio da militare, quasi sicuramente è una guardia del corpo. L'altro è anziano, ma ancora forma, si nota che si è tenuto allenato negl'anni, il suo completo sembra quello di un maggiordomo. Il secondo tiene tra le mani un cartello con su scritto il mio nome di copertura "Park Lisa"

<<credo stiate aspettando me>> Mi avvicino a loro con un sorriso

<< Signorina Park, spero abbia fatto un buon viaggio>> si inchina il più anziano per poi prendere la mia valigia

<<è stato confortevole Sebastian, voi siete?>> guardando l'altro uomo

<<Io sono Lee Sung, la vostra guarda del corpo>> "come se ne avessi realmente bisogno"

<<prego la macchina è da questa parte>> indicandomi la direzione

<<come mai non c'è il mio assistente personale?>> chiedo incuriosita dalla sua assenza

<<il sig. Lee ha avuto un contrattempo>> mi spiega vago mentre mi apre la portiera

Entro e mi sistemo sul sedile, poi prendo il mio telefono

<<pronto>>

<<pronto zio, sono arrivata>>

<<quando sarai alla villa troverai gli ultimi aggiornamenti>>

<<ok>>

<<Stai attenta >> avverto una leggera apprensione nelle sue parole

<<lo farò zio>> rispondo con un sorriso triste

Lady Reaper    (J.Jk / J. Jungkook)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora