Lady Reaper (J.Jk / J. Jungkook)

cap. 26

<<ne parlerò con Nam-tae ci penserà lui a parlare con il venditore>> dico a Yoongi rimettendo via l'arma

<<non sarà una chiacchierata tranquilla immagino>> sorridendomi complice

<<diciamo che la prossima volta farà attenzione agli errori>> sorrido anch'io

<<non è facile accorgersene, non subito almeno. È possibile che nemmeno loro sappiano di questo difetto>>

<<come fai ad essere così esperto?>> domando

<<ero uno dei capi minori, mio padre quando non ero impegnato con il pianoforte mi portava con lui e mio fratello durante gli affari. Sono subentrato io dopo la loro morte>> spiega mentre noto per un secondo il dolore nei suoi occhi

<<woow così giovane è già un capo>> affermo colpita

<<anche tu e Jungkook, siete diventati capi da giovani>> mi fa notare

<<tu e Jungkook sicuramente lo eravate già. Io lo sono diventata solo dopo il mio addestramento, prima ero solo una ragazzina ingenua e viziata che non sapeva nulla su questo mondo>>

<<che dire a quei tempi eri proprio una piccola principessa, nulla a che fare con ora>> ride

<<mi conoscevi?>> chiedo confusa

<<suono il piano, ricordi>>

<<non capisco il nesso>> ammetto

<<ho fatto qualche concerto con tua madre>> si spiega meglio

<<oooh>>

<<hai anche cantato per me una volta>>

<<davvero? Non me lo ricordo>>

<<si ad un concerto, dovevo cantare io all'inizio ma non ho più potuto per via del mal di gola. Stavi facendo le prove con tua madre, quando hai sentito che avrei dovuto rinunciare ad esibirmi hai chiesto se potevi farlo tu mentre io ti accompagnavo>>

<<aaaahhh sii ora ricordo, ho cantato anche con la mamma quel giorno. Quindi eri tu!!! ricordo di averti dato un soprannome... Suga>> sorridendo per i ricordi che mi affiorano

<<Suga... era molto tempo che non lo sentivo... non ti ho mai chiesto come mai mi chiamavi così?>> domanda con un dolce sorriso che mi prende leggermente alla sprovvista

<<Perché non sorridi spesso, ma quando lo fai sembri molto dolce, come lo zucchero>> rispondo sollevando le spalle per la mia semplice spiegazione

<<no dovrebbe essere Sugar allora?>> domanda divertito sollevando un sopracciglio

<<in teoria si, siccome non riuscivo a pronunciarlo correttamente è diventato Suga... Ora che ci penso credo ti si adatti meglio così>>

<<che intendi dire?>>

<<non ti vedo sorridere spesso, intendo sorridere davvero... come se ti mancasse qualcosa, come se stessi ancora cercando un vero motivo per farlo... magari mi sbaglio e sono io che ho preso una cantonata>> gli sorrido imbarazzata

<<tutti questi pensieri ti sono venuti dal soprannome che hai inventato per me? inoltre che pensieri contorti facevi da bambina?>> domanda ridendo

<<ahahah è colpa dei miei genitori mi dicevano sempre che la mia risata era come il miele o cose simili così ho iniziato ad usare le stesse espressioni.... in più stavo mi stavo insegnando l'inglese quindi ogni momento era buono per me di usare qualche parola>> dandogli un piccolo pugno sulla spalla