Chapter 34

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Esco correndo da quella casa mentre le lacrime mi rigavano le guance.

Come potevo pensare che un demone come lui potesse cambiare? Come?

Voglio solo scappare, voglio andarmene, nascondermi, ma per colpa di questo anello lui mi troverà, sarà una nuova tortura ogni giorno finché non si stancherà e mi ucciderà.

È questa la vita che sono destinata a fare? Prima un padre violento e poi prigioniera di questo demone?

Mi riparo in una caverna, appoggiandomi alla parete rocciosa e scivolando lentamente verso il terreno, mi porto le ginocchia al petto e nascondo la testa fra di esse scoppiando in un pianto disperato.

Mi risveglio con la brezza del vento sulla faccia, apro di poco gli occhi ma subito dopo lancio un urlo.

IO: LASCIAMI!!!

P: Sta zitta ragazzina! Adesso andiamo da Trilli così ci togliamo questo lavoro.

Atterriamo davanti alla casa di Trilli, prendo la boccetta di polvere fatata e salgo le scale.

Entro nella casa da una botola nel pavimento.

T: Ciao.

IO: Ciao, allora sei tu che vivi qui.

Parlammo per un po' poi decisi di andare al punto.

Le chiesi della polvere magica e lei subito si chiuse in sé stessa, dopo un po' però si decise a parlarmi.

T: È stata colpa mia, pensavo di poter aiutare ma alla fine ho sprecato della polvere.

IO: Ci dev'essere un modo per farti tornare le ali.

T: Far vedere alla Fata Turchina che posso ancora aiutare ma per farlo dovrei usare la polvere.

IO: Devi credere in te stessa.

Lei annuì lentamente.

IO: Ti aiuterò promesso.

Appena sono vicina alla botola faccio finta di scivolare e di cadere.

L'albero è molto alto, quindi se non dovesse funzionare e se Pan non mi salvasse mi farei molto male.

Mi aggrappo ad un ramo cercando di resistere il più possibile.

IO: La polvere Trilli! Usa la polvere. Ce la puoi fare!

Mi scappa la presa e ricomincio a cadere, il suolo è sempre più vicino ed io chiudo gli occhi preparandomi all'impatto.

Però poi mi sentii fermare, apro gli occhi e sono racchiusa in una nuvola verde, Trilli è di fianco a me.

Arriviamo per terra sane e salve.

IO: Vedi? Lo sapevo che avresti creduto in te stessa.

FT: Ottimo lavoro...Trilli, forse sono stata troppo dura con te.

Con un segno della mano vedo Trilli rimpicciolirsi e poco dopo al suo posto c'è una fatina con due ali verdi luccicanti.

FT: Ben tornata Verdolina...Trilli.

Se ne vanno e resto solo io.

IO: Pan. Vieni fuori.

Esce dalla boscaglia ed io abbasso lo sguardo.

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