Voliamo fino all'accampamento e mi posa per terra.
Ci sediamo per cenare e come al solito, dopo i ragazzi sperduti, iniziano a ballare attorno al fuoco accompagnati dal flauto di Pan.
Io me ne sto un po' in disparte seduta su un tronco.
Sono assorta nei miei pensieri ma mi risveglio quando una piccola manina mi tira la gamba del pantalone.
Sbatto più volte le palpebre ritornando alla realtà e vedo i bambini più piccoli tutti attorno alle mie gambe.
X: Ci racconti una storia?
IO: OK, come ti chiami?
W: Io sono Will.
Inizio a raccontare una storia e tutti gli occhi dei bambini sono puntati su di me assieme ad un altro sguardo che mi brucia la pelle.
Dopo aver finito di raccontare vanno a letto e decido anche io di andare nella mia tenda.
Arrivo e mi tolgo il pugnale dalla cintura tenendolo vicino al letto e poco dopo mi addormento tra le braccia di Morfeo.
La mattina dopo mi sento scuotere per una spalla, apro pigramente gli occhi e vedo Peter dentro alla mia tenda che mi scuote.
P: Finalmente ti sei svegliata ragazzina. Dai ho un idea di chi ci potrà aiutare a trovare Trilli.
IO: E se la troviamo? Dobbiamo avere un piano per farle ritornare la fiducia. E poi perché adesso tu aiuti la fata Turchina e Trilli?
Lui alza le spalle senza rispondere...che stia cambiando?
Dopo qualche minuto un'idea mi balenò in testa.
IO: Ho un'idea. Io andrò da lei con la boccetta in mano e con un inganno la convincerò a tenerla, poi cadrò da qualche parte o farò finta di trovarmi in pericolo se lei ricomincerà a credere allora con la polvere di fata mi salverà.
P: E se non dovesse funzionare?
IO: A questo non avevo pensato.
P: Va bene, mi nasconderò io e se non funziona ti salvo.
IO: Da quando mi vuoi salvare?
Alza di nuovo le spalle senza rispondermi.
