Mitchel arrivò puntuale sotto casa di Mike. Fermò la macchina sul ciglio della strada e si affrettò a raggiungere il palazzo.
Lo vide citofonare ed aspettare a lungo prima di veder comparire l'altro davanti l'uscio. L'umore di Mike non era dei migliori, gli si leggeva in faccia tutto il suo disappunto e la sua irritazione.Il nervosismo di Michel d'altronde era evidente, continuava ad agitare la gamba e il braccio sinistro come se da ciò ne dipendesse la vita. Tutto portava Mike ad essere sempre più furioso, afferrò Michel per il braccio e lo trascinò in macchina inveendo contro di lui.
Il battibecco continuò anche lì , poteva vederli benissimo agitare le mani frenetici ed agitati. Non è difficile immaginare di cosa abbiano parlato... Sicuramente domani gli aspetterà una lunga telefonata.
Mise in moto la macchina e si incollo' al suv nero di Michel,voleva sapere dove fossero diretti e soprattutto se la sua intuizione fosse giusta. Qualsiasi fosse stata la conclusione della serata, Mike glii doveva delle spiegazioni.
Il suo umore diveniva minuto dopo minuto sempre più grigio. Fermo in macchina, aveva cominciato a collegare i pezzi, ed il quadro che aveva davanti era agghiacciante.
Che situazione di merda.Il suv si fermò sul limitare della città, in quella che sembrava una vecchia fattoria. Un enorme fienile si ergeva maestoso al centro di un piccolo boschetto. Tutto intorno, uomini della sicurezza sorvegliavano il perimetro. Visto dal di fuori, poteva apparire come un semplice fienile di campagna abbandonato, con la vernice scrostata e le assi cadenti, ma sapevo bene che all'interno lo scenario sarebbe cambiato.
Dovette nascondere la macchina ed avvicinarsi a piedi per non essere visto. Si sistemò dietro un cespuglio cercando di risultare invisibile...era abituato agli appostamenti, ma mai avrebbe immaginato di dover seguire il proprio uomo in una bisca clandestina con il suo amichetto.
Sempre sull'attenti e pronto ad ogni evenienza, cercava di guardare terreno e di carpire informazioni utili. Pensa che colpo sarebbe stato quello di entrare all'interno del fienile.
Ma si accorse ben presto che per entrare serviva un pass da mostrare a due uomini vestiti di nero...
Come sono moderni questi criminali.
Che fine ha fatto la vecchia " parola d'ordine"...persino i cliché su di loro sono andati a puttane.
Scuoteva la testa rassegnato e divertito, nascosto fra i cespugli e ricoperto di foglie, con il rischio di essere scoperto. Sembrava un pazzo in preda ai suoi deliri.Ridendo di se decise di aspettare, quel genio ed il suo compare, in macchina...era inutile gelarsi il culo per quelli stronzi.
Uscirono da quel cazzo di fienile, 5 ore dopo...e dall'aria funebre dei due, la serata non doveva essere andata bene. Michel teneva il suo braccio sinistro sulle spalle di Mike e con l'altro cercava di consolarlo compiendo movimenti circolari sul braccio libero.
Se le sue intuizioni erano giuste, quel brocco del proprio uomo, stava perdendo...bisognava solo scoprire a quanto ammontassero quelle perdite.Seguì, di nuovo, quella maledetta auto fino ad un elegante palazzo. Li vide parcheggiare in un posto auto riservato ed incamminarsi abbracciati verso il portone, Michel tirò fuori le chiavi ed insieme sparirono all'interno del palazzo. Una luce al terzo piano si accese e due figure separate finirono per diventarne una sola.
Sconsolato, lasciò cadere la testa sul volante e le braccia lungo i fianchi, e rimase li... imbambolato e spento
a fissare le sue scarpe...poi decise di andar via, che senso avrebbe avuto rimanere ancora li, per quella sera non sarebbe cambiato nulla.
Cosi, alzò lentamente la testa, girò la chiave di accensione e come un automa, si diresse nell'unico posto in cui nulla era riconducibile a lui.Recuperò il telefono dalla tasca dei suoi pantaloni e premette il tasto 1 della selezione automatica...
-ho trovato la terza bisca, ci vediamo in ufficio- ordinai al mio collega senza neanche permettergli di dire "ciao". Aveva bisogno di lui e del suo essere lucido...doveva farlo ragionare, altrimenti avrebbe conficcato la testa di quel coglione nel culo di Michel.Quando arrivò in centrale, la trovò semi deserta, pochi detective fanno il turno di notte e deve esserci almeno un valido motivo...di norma si "regalano" le notti ai pivellini freschi di accademia.
" la notte è fatta per i topi e le prostitute...ed io non sono ne un topo, ne tanto meno uns battona" blaterava il suo sergente istruttore molti anni fa quando cercavano di rifilargli il turno di notte.
Non mi si rese conto di Brayn fin quanto il suo palmo non battè forte sulla scrivania facendo cadere le due pile di fascicoli accantonate nell'angolo.
-mi dici perché sono qui alle 6:30 del mattino?- gridò guardandomi fisso con il chiaro intendo di farsi mandare a fanculo.
-ma cosa cazzo ti dice il cervello...eh. sei un completo idiota, Dio per poco non ci rimanevo secco - risposr melodrammatico, poggiando la su mano sul cuore per enfatizzare il concetto.
-Fossero sante le tue parole-gli disse ridendo un assonnato Brayn.
-ma vaffanculo va-
-quando non dormi sei anche peggio- lo apostrofo lui
-vedi di non rompere, la mia pazienza è finita molte ore fa-
E lo vede alzare le mani in segno di resa e borbottare qualcosa, mentre raccoglie quelle inutili scartoffie finite in terra per mano sua.Nota il lo sguardo obliquo del collega su di se, e sa anche a cosa sta pensando, perciò si alzap, sfila dalle sue mani le cartelle e lo fa sedere di fronte a se iniziando quello che sarà un lungo racconto.
Gli parla di Mike, del suo essere innamorato di lui, della telefonata di Mitchel, dell'appostamento, della bisca, di tutto...cercando in lui piu una spalla, che della comprensione.
Lui, con le mani nei capelli ed i gomiti appoggiati sulle ginocchia, ascolta tutto in silenzio privo di emozioni.
-cosa conti di fare?-gli dice infine, alzando lo sguardo.
È lui, ora, a torturarsi la faccia ed i capelli in cerca di una risposta che dia un senso al suo istinto omicida, ma gli esce solo un lungo ed affannato sospiro.
Brayn, come sempre, ha capito tutto ancor prima che parli ...
-risolveremo la cosa! Sicuramente ci sarà un motivo o un senso dietro a tutto cio, non può essere cosi idiota-
Già non può essere cosi idiota.
-infatti non lo è. ...è un gran figlio di p...-
-BASTA!...smettila di parlare cosi-Rassegnato e con il cuore sotto i piedi, si alza e si dirige verso la sua scrivania, fruga nel terzo cassetto e tira fuori una sigaretta malconcia e un accendino che sembra aver visto tempi migliori e che tiene li per i giorni no. Beh quello è il plusultra dei giorni no.
Nasconde il tutto in tasca e va via, dirigendosi verso l'aria fumatori del secondo piano.
Ha smesso di fumare per Mike.
Ha smesso di uscire con i miei amici per Mike.
Ha smesso gli incontri di pugilato per Mike.
Ora ha solo voglia di smettere con Mike.Prende la sigaretta e l'accendino e senza piu voglia, butta tutto nel cestino di fianco a se...è vero l'ha fatto per Mike, ma è lui che ha lottato contro la tentazione ed ha vinto, non butterà tutto in malora.
-ti sei calmato Cody? Dobbiamo riflettere- gli dice abbracciandomloda dietro ed appoggiando la testa sulla mia spalla.
-risolveremo tutto, sta tranquillo-
E sa che queste parole non sono dette solo per consolarlo, ma sono piene di verità ed amicizia.È con quelle parole in testa, che due ore dopo, hanno un piano per stanare Mitchel ed appendere al muro Mike.
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La Fortuna Del Mare
Детектив / ТриллерTratto dalla storia... "È come...quando in un mare in tempesta, la nave oscilla in balia delle onde senza seguire una rotta, ma naviga basandosi sulla mera fortuna. A volte la nave riesce ad arrivare in porto, a volte scompare fra le onde. Nel mio c...