Gli fu affidato un caso dall'apparenza semplice, scovare una bisca clandestina con annesso giro di prostituzione, ma brancolavano nel buio. Gli sfuggiva sempre qualcosa, ogni volta c'era sempre un tassello che mancava, un pezzo di puzzle che non combaciava, un'imboscata che andava male...qualcosa non quadrava e dovevano scoprirlo al piu presto. Perciò guardavano e riguardavano quegli schemi, leggevano e rileggevano quei rapporti nella speranza che un misero dettaglio saltasse ai loro occhi...o che una trave li colpisse in pieno. Qualsiasi cosa pur di venirne a capo.
Riuscirono a trovare una traccia decente 2 mesi dopo, quando per puro caso, scoprirono in un bordello una prostituta che aveva prestato "servizio" proprio nella bisca di loro interesse...e soprattutto,era disposta a parlare.
Riuscirono a sapere dettagli interessanti.
La bisca era situata in una vecchia fabbrica di cemento armato nel centro città. Praticamente sotto il nostro naso.
A prima vista, la Pure&Company, risultava in disuso. Un vecchio fabbricato logorato dal tempo con gli accessi murati ed i nidi di piccione sotto i tetti. Entrando dall'unica porta esistente, lo scenario non cambiava. Un enorme stanzone vuoto svettava verso nord dove residui di cibo e spazzatura accumulati qua la, rendevano la scena quasi spettrale.
Se il loro intelletto venisse meno e di colpo smarrissero se stessi, potrebbero giurare di essere nel bel mezzo di uno scenario post-apocalittico. Tanta era la desolazione che regnava in quel luogo.Alla sala da gioco si accedeva mediante un passaggio segreto abilmente celato dietro un orologio per le timbrature dei dipendenti. Varcata la porta, una scala e poi un lungo corridoio conducevano ad un'area guardaroba e la da li all'ingresso della loro ''Las Vegas personale''. Moquette dorata con enormi fiori lilla copriva l'intero pavimento. Elaborati intarsi creavano uno splendido soffitto ricamato d'oro dove pendevano enormi lampadari di cristallo. A riempire l'ambiente tavoli ovali blu e arancioni, sedie color panna e specchi alle pareti. Un enorme area bar si stagliava sul fondo della stanza dove, sicuramente, decine di camerieri soddisfavano la sete e l'ingordigia della clientela. A completare il servizio ''spendi i tuoi soldi in allegria" vi erano i prive. L' elite della clientela, muniti di tessera socio, accedeva all'area riserva ed il sollazzo era assicurato.
La retata avvenne una sera come tante, nessuna luna piena in cielo, nessuna pioggia battente ad incasinare l'operazione...tutto risultò semplice e pulito, sembrava quasi una recita orchestrata ad arte per loro. Arrestarono 176 persone, quasi tutti addetti ai lavori. I clienti si contavano sulla punta delle dita e del capo neanche l'ombra.
-Volevano farci trovare la fabbrica. Non abbiamo fatto un misero passo avanti- dice Cody in preda alla frustrazione, lanciando in aria il rapporto appena completato.
Brian sospira mentre si china e raccoglie i fogli sparsi sul pavimento muto nella sua rassegnazione e compassione per il collega.
Cosa possa pensare quel ragazzo rimane un mistero. Mai una parola fuori posto, mai una volta che desse ragione a qualcuno, che spalleggiasse o che affossasse, che dicesse la sua...
Lui e cody sono piu che colleghi, sono amici e la loro sintonia è visibile a tutti, ma proprio l'atteggiamento del primo e motivo di scontro e discussioni. Si vorrebbero diversi, ognuno un po più simile a se e senza compromessi a modificarne il carattere o a cambiarne le azioni. Ma come è giusto che sia, nessuno apre bocca al di fuori delle litigate e perciò tutto continua così in una sorta di routine divenuta oramai troppo familiare.- Brian, e se fossero piu di una? tante piccole sale gioco sparse per la città, che sommate insieme creerebbero la big bisca?si spiegherebbe la nomea e perché ci siano tante informazioni diverse-
- E come ti spieghi la sceneggiata di questa sera?- ribatte lui tranquillamente
-forse non lo era...magari era una serata di magra...oggi è giovedì..giovedi, giovedi... Ce lo sport in tv!- ribatte Cody grattandosi il mento copiando malamente la famosa emoji.
-allora ricordami di evitare il giovedi per le prossime retate-
-vaffanculo Brian- dice andando verso la sala interrogatori dove una marea di persone attende di essere ascoltata dai due poliziotti.
-Ci serve una botta di culo esagerata- dice Cody ad alta voce, indignando metà ufficio che gli riversa contro sguardi di fuoco, che prontamente abbassano quando gli viene mostrato loro il dito medio.
-non ti civilizzerai mai tu-
-entra in quella stanza e non rompere-
Risponde afferrando il suo amico per un braccio e spingendolo scherzosamente all'interno dalla stanza.Gli interrogatori durarono un tempo immemore, e loro due si sono concentrati solo sui clienti, altrimenti avrebbero messo tenda in quell' ufficio.
Fu in uno di questi interrogatori che conobbero Juliette Rosoe, la fidanzatina del ventenne John Steppard. Gran figlio..del padre, come tanti. Ricco da fare schifo, bello da fare schifo e stronzo da fare schifo. In due parole ..fa schifo. Ma a chi non piacerebbe fare schifo cosi, ognuno di noi ha sognato almeno una volta nella vita di essere bello, ricco e potente...tutto, possibilmente, a venti anni.Juliette gli raccontò, piu "per fare un dispetto al suo amore" che per senso civico, di aver accompagnato piu e piu volte John a giocare d'azzardo, ma la "Pure House" era una novità anche per loro.
Il signorino Steppard preferiva restare nelle vicinanze di casa, difficile che si spingesse cosi a nord, ma quella sera era stato convinto da un suo amico, in arresto anche lui, a cambiare frequentazioni e a rischiare un po'.Il suo rischio piu grande si era poi tramutato nell'ascoltare suo padre urlare, fuori di se dalla rabbia...che razza di figlio idiota lui avesse e che per di piu, si era fatto beccare. "Neanche buono a giocare sei, povero me che disgrazia mi è capitata!" ripeteva Steppard senior mentre uscivano dalla centrale.
Cody avrebbe voluto gridargli in faccia molte cose ed imprimere a fuoco il concetto colpendo il muro, piu e piu volte, con la testa di quel borioso e schifoso uomo.
Ma ha un collega rampiscatole che, contro la sua volontà, lo ha trascinato via verso la caffetteria, prima che potesse anche solo dire "ehi pezzo di merd.."
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La Fortuna Del Mare
Mystery / ThrillerTratto dalla storia... "È come...quando in un mare in tempesta, la nave oscilla in balia delle onde senza seguire una rotta, ma naviga basandosi sulla mera fortuna. A volte la nave riesce ad arrivare in porto, a volte scompare fra le onde. Nel mio c...