5- Avvertimenti

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Brenda si sveglia di soprassalto.
Il sole si fa strada tra le tapparelle, è ormai giorno da molto a giudicare dall'intensità dei raggi.
A destarla improvvisamente un sogno più strano che spaventoso.
La sua reazione ha svegliato, di conseguenza, Ignazio.
<< ey piccola, cosa succede? >> domanda lui con la voce ancora impastata dal sonno mentre la stringe tra le braccia e le accarezza il volto.
Brenda respira profondamente mentre si lascia abbracciare e ricambia la stretta.
<< ho fatto un sogno... assurdo >> esclama lei.
<< perché non me lo racconti?! >> la esorta lui.
<< ... sai non riesco a ricordare tutto ma ero seduta su una panca. Non so dirti se fossi in una scuola o in una chiesa. C'erano molte persone, principalmente ragazzi e tutti questi ragazzi ti somigliavano >> spiega lei.
<< come mi somigliavano? >> domanda lui appoggiando la schiena alla spalliera del letto poi le fa appoggiare la testa sul suo petto. Le accarezza la testa.
<< erano tuoi sosia ma sosia praticamente quasi gemelli. Si differenziavano da te per delle particolarità. Davanti a me ce n'erano 3. Quello seduto sulla sinistra aveva il viso tatuato. Ne avevo anche uno accanto ma differentemente da te non aveva orecchini. Era seduto un po' stravaccato, con le gambe aperte ed un braccio attorno al mio collo. L'ho anche rimproverato perché doveva stare composto. C'eri anche tu. Eri seduto dietro di me ed io cercavo senza dare nell'occhio di girarmi >>
<< accidenti >> esclama Ignazio.
<< chissà che significa?!, io non sono pratica di sogni >> ammette lei accarezzando il petto nudo del Boschetto.
<< ti ha baciata il mio sosia? >> domanda lui.
<< no, assolutamente no >>
<< forse hai delle decisioni da prendere e sei indecisa. Hai tante alternative ma inconsciamente sei consapevole che non devi lasciarti incantare dalle alternative compatibili ma scegliere sempre l'originale. Infatti cercavi me nel sogno che sono l'originale >> dichiara.
<< hai ragione >> risponde Brenda.
<< mi fai un sorriso così sono tranquillo che è di nuovo tutto ok? >> domanda lui.
Brenda abbozza un sorriso.
<< no non mi basta. Seguimi >> impone lui.
Si alza mentre la prende per mano. Apre la porta e trascina Brenda fuori dalla stanza.
Scalzi entrambi. Lui in boxer, lei in pigiama.
<< dove mi porti? >> domanda la ragazza.
<< in camera mia >> risponde il marsalese col sorriso.
Entrano e lui prende posto alla tastiera.
Una dolce melodia comincia a diffondersi nella stanza.

<< Prendimi prendimi, lanciami un segnale. In un giorno di sole, col diluvio universale. Lanciami uno sguardo per farmi capire se devo stare zitto oppure lo posso dire che il potere è avere solo il sole e il sentimento e noi ci siamo fino al collo. Ci siamo dentro, che bella confusione che c'è nella mia mente e com'è bello stare con te in mezzo alla gente... >>

La ragazza respira profondamente mentre cerca di asciugarsi le lacrime con i polpastrelli, sorride però.
Sorride a 36 denti. Sono lacrime di gioia, d'emozione. Ignazio porta a termine la canzone e la guarda come se fosse in attesa di un responso, di una reazione. Brenda si siede sulle ginocchia del Boschetto ed avvolge le spalle di lui col suo braccio destro mentre gli poggia la mano sinistra sulla guancia coperta dalla barba.

<< wow >> sussurra lei, ancora provata dall'emozione.

<< tu sai che amo moltissimo la musica di Pino Daniele. L'altro giorno, casualmente, la mia playlist mi ha mandato questa canzone mentre mi stavo allenando. Era un pò che non l'ascoltavo. Stavo facendo gli addominali e mi sono fermato perché mi sono reso conto che quelle parole mi facevano pensare a te. Non vedevo l'ora di dedicartela, di cantarla per te >> ammette.
Brenda gli bacia la guancia.
<< grazie, di cuore. È stata la dedica e la sorpresa più bella che abbia mai ricevuto nella mia vita. Grazie veramente >> ammette lei.

D'istinto, Ignazio, tenendo ben salde le mani sul corpo della ragazza si alza e cerca di raggiungere il letto. Succede tutto rapidamente, così rapidamente che non hanno il tempo di pensare né di fare mente locale.
Toc toc.
Brenda salta giù e riapoggia i piedi nudi sul pavimento. Corre ad aprire la porta.

A CHI MI DICE (IL VOLO):Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora