Come da copione, appena chiusi gli occhi, mi addormentai praticamente di schianto.Non ricordo se sognai o cosa, con precisione: diciamo però che qualche idea ce l'ho.
Erano le 8 del mattino quando chiusi gli occhi, lo sguardo puntato sui numeri della mia sveglia che lampeggiavano, arzilli, quasi a ricordarmi e rimproverarmi del fatto che quella era l'ora per alzarsi, non certo per andare a dormire.
E quando li riaprii era mezzogiorno passato.
Non male.
Sbadigliai con una certa forza e mi girai verso il muro, avvolgendomi del tutto nelle coperte calde.
Che goduria.
Mi stiracchiai appena e nel farlo incontrai qualcosa di caldo e morbido ai miei piedi: dal rumore che emetteva, capii essere Luna.
Non sapevo se era il caso di alzarsi oppure no.
Optai per un'equa via di mezzo: mi girai supina a fissare il soffitto che quella notte aveva offerto rifugio ai miei pensieri e, di nuovo, pensai e riflettei.
A quel che era successo 4 ore prima. Credetti perfino di essermelo immaginato.
Ma era come se il segno sottile delle sue labbra si fosse impresso a fuoco sulla mia pelle, perenne monito di quel piccolo, timido e tenero segno che eppure c'era stato.
Mi portai una mano alla faccia come se dovessi farmi in segno della croce e sfiorai coi polpastrelli di indice e medio quella piccola porzione di pelle.
Sospirai.
Perchè?
Stavo tanto bene senza uomini nella mia vita.
Stavo tanto bene senza litigi, anniversari e scadenze.
Stavo tanto bene senza gelosia, preoccupazioni, paure ed ansie varie.
Stavo tanto bene senza cattiverie e qualche dispetto.
Stavo bene perchè consideravo solo i lati spiacevoli di avere qualcuno accanto.E lo facevo perchè era così che gli stupidi che avevo incontrato fino ad allora che avevano portato a fare.
Ero stata sfortunata, tanto sfortunata per anni.
Perchè la fortuna non potrebbe girare dunque un mio favore tutta d'un botto?Frena, frena, frena.
Scossi la testa come a scacciare un insetto molesto: quello era mettere i carri davanti ai buoi, non era assolutamente detto che Nick avesse anche la più lontana e vaga intenzione in quel senso.
Anzi, ne ero pressoché sicura!
Lo conoscevo da neanche 24 ore, dopotutto.E poi un gesto del genere potrebbe anche essere di tenerezza, come dire .... fraterna .
Come quello di un fratello verso una sorella più piccola, ecco.
Sicuramente era così.
Se le esperienze passate mi avevano insegnato qualcosa era che nulla è come sembra.
E per essere una banalità è una bella verità.
Sopirai di nuovo.Sì, avevo imparato sulla mia pelle come un gesto che all'apparenza è semplice può avere significati, risvolti e conseguenze ... inaspettati.
E spiacevoli, sopratutto.
Avevo sempre sperimentato i lati spiacevoli, appunto, di una "relazione" tra due persone di sesso opposto.
E forse era per quello che non ne sentivo la mancanza, in fondo.
L'agognato completamento nell'altro a cui tutte aspiravano per me non era che un'isola lontana ed inavvicinabile e perciò priva di qualsiasi attrattiva.