Capitolo 15

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Sblocco il telefono e il nome "Harry" compare sullo schermo. E ora che vorrà...

"Il tuo amichetto può venire, contenta?"

Sorrido e decido di non rispondergli. E si, sono contenta. «Che hai da sorridere come un ebete?» chiede prendendo mi il telefono dalle mani e leggendo il messaggio ad alta voce. «Chi sarebbe il tuo amichetto? Venire? Dove?» odio, e dico odio, quando fa troppe domande.

"Vuoi venire in montagna con noi?» decido di non rispondere e chiederle direttamente cosa vuole fare.

«Con chi precisamente?» chiede alzando un sopracciglio. «Io, Harry, Alex, Louis, Zayn-» Linda lancia un urletto e si alza in piedi di scatto. «Sì! Vengo!» quanto è carina? Zayn è un ragazzo bellissimo e lei è andata fuori di testa.

«Devo chiedere anche ad Alex se vuole venire.» la informo riprendendomi il telefono prima che lo lanci dalla finestra per la felicità.

«Glielo chiedo io, se vuoi...» se ci tiene... «Okay!»

Mi alzo dal letto e vado verso l'armadio. Prendo tre magliette a mezze maniche, due paia di pantaloncini e poi una mogliettina a maniche lunghe ma leggere, andiamo in montagna, ma è pur sempre estate.

Il mio telefono squilla e questa volta é una chiamata. Appoggio i vestiti affianco alla borsa sul letto e mi affretto per raggiungere il comodino.

«Pronto?» mi sono dimenticata di guardare chi chiama.

«Potresti rispondere ai messaggi, stronza.» sorrido nel riconoscere la voce di Harry, anche se cerco di mantenere un tono di voce neutro.

«Scusa, non l'ho visto.» mento.

«Certo certo, legata come sei a questo affare -si riferisce al telefono - vuoi dirmi che non l'hai visto? Mi credi stupido?» sembra quasi arrabbiato.

«Scusa, stavo parlando con Linda e non l'ho sentito suonare.» speriamo ci creda.

«Okay» è un po' titubante, ma sembra arrendersi. «Passo a prenderti tra un ora e mezza, poi partiamo. Di al tuo amichetto che può venire ma che tenga le mani lontane da te.» dice sbuffando e io sorrido di nuovo, nel realizzare quanto è geloso.

**

Un ora è mezza dopo, sono pronta con un paio di pantaloncini in jeans a vita alta, maglietta bianca con un disegno davanti e le mie adorate converse nere.

Sento suonare il campanello e Linda si precipita in camera mia.

«Alex ha parlato con Zayn e io vengo con loro due, quindi tu vai da sola con il riccio.» dice tutto d'un fiato. «Mi piace come sei vestita!» dice guardandomi dalla testa ai piedi.

«Grazie» la ringrazio ridendo e prendendo in spalla il mio borsone. Linda mi da un bacio sulla guancia, dicendomi che ci vedremo la e poi va in camera sua, da suo fratello.

Il campanello suona di nuovo e io urlo un 'arrivo' guardandomi un ultima volta allo specchio e sistemandomi i capelli. Quando apro la porta mi trovo davanti un riccio con tanto di sorriso corniciato da fossette.

«Ciao.» Mi alzo sulle punte e gli bacio le labbra a stampo. Lui sembra rimanerci male, cioè non nel senso che si aspettasse di più, nel senso che non si aspettava niente, ma oggi mi sento felice e spavalda.

«Ciao bellissima.» mi guarda dalla testa ai piedi «E tu dove pensi di andare vestita così?»

«Bè sai, io avevo intenzione di venire in montagna con te» rispondo in maniera retorica.

«Ma ti si vedono le gambe» continua a lamentarsi, non vedo quale problema ci sia

«Le vedo anch'io.» Le sue mani, dai miei fianchi, si posano sui miei glutei... la cosa non m'infastidisce più di tanto ora. Anzi ogni tanto ci vuole! «Vuoi fare la spiritosa con me?» Infilo piano piano la mano nella sua tasca posteriore e mentre lui sta per baciarmi io estraggo lei chiavi della sua macchina e mi stacco da lui «La mia borsa è li a terra, ti aspetto in macchina» gli faccio l'occhiolino. Sbuffa e si china per prendere la mia borsa.

Parcheggia davanti alla casa dri genitori di Liam, ma pare che non ci sia nessuno. «Siamo i primi ad arrivare» apro lo sportello della macchina ed esco. «Già, e visto che sono un genio nato mi sono fatto dare una copia della chiave.» Le tira fuori agitandole provocando dei piccoli suoni di chiavi che si schiantano tra loro. Ci avviamo verso la porta d'entrata, fa due giri di chiave ed apre la porta. «Bene possiamo pure and-» gli impedisco di terminare la sua frase «Basta con le chiacchere» lascio cadere la borsa a terra e appoggio le mie labbra sulle sue. Stringe la presa suoi miei fianchi e mi fa indietreggare fino a farmi sbattere contro il tavolo. «Ahi!» un piccolo urlo mi esce spontaneo, Harry si scusa e torna a baciarmi. Mi fa sedere sul tavolo infilando le mani dentro alla mia maglia, gli infilo le mani tra i ricci accarezzandoli «Non so cosa ti stia succedendo ma... Mi piace la nuova Federica» confessa sorridendo sulle mie labbra «Shh.» Non so cosa mi è preso ma come ho già detto prima, oggi mi sento felice e spavalda.

#Non ho niente da aggiungere, apparte le mie scuse e... Buon anno! (In ritardo) Ringrazio tanto tutte le ragazze che leggono e votano la mia storia, un bacio :*
Alla prossima... speriamo!

-Fe.

Paura D'Amare. - IN REVISIONE Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora