capitolo 2

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    ''𝐞𝐫𝐚𝐯𝐚𝐦𝐨 𝐬𝐨𝐥𝐨 𝐝𝐮𝐞 𝐩𝐞𝐫𝐝𝐮𝐭𝐢 𝐚𝐦𝐚𝐧𝐭𝐢 𝐪𝐮𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐥'𝐮𝐧𝐢𝐯𝐞𝐫𝐬𝐨 𝐡𝐚 𝐫𝐢𝐜𝐨𝐧𝐠𝐢𝐮𝐧𝐭𝐨 𝐢 𝐩𝐮𝐧𝐭𝐢,

          𝐬𝐨𝐥𝐞 𝐥𝐮𝐧𝐚 𝐜𝐚𝐥𝐝𝐨 𝐟𝐫𝐞𝐝𝐝𝐨 𝐢𝐧 𝐮𝐧 𝐬𝐞𝐜𝐨𝐧𝐝𝐨 𝐬𝐨𝐥𝐨 𝐪𝐮𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐟𝐢𝐧𝐚𝐥𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐫𝐢𝐩𝐫𝐞𝐧𝐝𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐢𝐥 𝐠𝐢𝐫𝐨.

       𝐄' 𝐮𝐧𝐚 𝐬𝐞𝐧𝐬𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐜𝐡𝐞 𝐦𝐢 𝐬𝐞𝐦𝐛𝐫𝐚 𝐢𝐧𝐧𝐚𝐭𝐚 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐬𝐞 𝐜𝐨𝐧 𝐦𝐞 𝐟𝐨𝐬𝐬𝐢 𝐬𝐞𝐦𝐩𝐫𝐞 𝐬𝐭𝐚𝐭𝐚 

𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐬𝐞 𝐭𝐢 𝐚𝐯𝐞𝐬𝐬𝐢 𝐬𝐞𝐦𝐩𝐫𝐞 𝐜𝐨𝐧𝐨𝐬𝐜𝐢𝐮𝐭𝐚 𝐦𝐚 𝐥𝐚 𝐦𝐞𝐫𝐚𝐯𝐢𝐠𝐥𝐢𝐚 𝐞̀ 𝐜𝐡𝐞 𝐭𝐢 𝐡𝐨 𝐢𝐧𝐜𝐨𝐧𝐭𝐫𝐚𝐭𝐚''✨


Era una voce che trasmetteva autorità quasi a farti rabbrividire. Rimango impassibile e non sapendo cosa rispondergli optai per un grazie tentennato quasi sussurrato. L'uomo misterioso si fece più vicino e per poco non mi strozzai con la mia stessa saliva.

Era alto, altissimo in confronto al mio 1.68, aveva degli occhi che mi incatenavano ai suoi e non riuscii a smettere di fissarlo. Cercavo di ricordarmi se lo avessi già visto nei telegiornali che seguivo con mia nonna e quando lo misi a fuoco, data la vicinanza, mi ricordai che lui fosse morto. Nel frattempo lui mi scrutava attentamente e questa cosa mi mise in suggestione facendo diventare le mie guance rosse.

Indossava un completo sul marrone scuro e in mano aveva un bicchiere di vino.

Ad un tratto si sentirono degli schiamazzi, cosa abbastanza insolita per essere un convento. Qualcuno spalancò la porta quasi come un calcio e improvvisamente l'uomo misterioso fece un largo sorriso vedendo entrare altri ragazzi i quali corsero ad abbracciarlo.

-sei vivo cazzo, sei vivo-disse quasi con un sussurro una ragazza con capelli lunghi e fisico slanciato, tipa un po' strana con il ciupa-ciupa e una pelliccia, però è bellissima. Lo strinse e quasi sicuramente stava per soffocarlo.

-ehi ehi Nairobi calmati si, sono vivo, tu invece vedo che sei rimasta sempre la stessa.. per caso ti sono cresciute le tette?- fece un sorriso beffardo e la risposta di Nairobi non si fece attendere

-Berlino tu sei sempre lo stesso stronzo- e gli tirò uno schiaffo amichevole.

Mentre abbracciavano Berlino contemporaneamente ripassai i loro i loro nomi. Non avevo seguito bene la vicenda perché avevo la testa sui libri e le mie boccate d'aria e erano andare a trovare la mia nonnina. Certo, come storia fece scalpore, ma ormai al giorno d'oggi non mi stupisco di niente e ne tanto bene di una rapina con delle maschere.

Successivamente ad abbracciarlo fu Helsinki, un omone gigantesco, poi fu il turno di Denver e sua moglie Stoccolma la quale aveva in mano un bambino. Entrarono altri due ragazzi Tokio e Rio che si tenevano per mano, corsero anche loro ad abbracciare Berlino.

A un certo punto guardai Lisbona e mi vennero in mente dei flashback dei telegiornali. Certo, era ovvio oltre a lei e agli altri sia Tokio che Rio fecero parte della rapina, mi ricordo la lo loro storia d'amore.

Sono entusiasti tutti di rivederlo perché Berlino per i giornali era morto.

-e tu chi saresti?- a parlare fu Tokio e tutti si girarono verso di me ed è inutile dirvi che odio essere al centro dell'attenzione diventando tutta rossa.

𝗖𝗛𝗜 𝗥𝗘𝗦𝗧𝗔 𝗦𝗢𝗙𝗙𝗥𝗘 𝗦𝗘𝗠𝗣𝗥𝗘 𝗗𝗜 𝗣𝗜𝗨̀/𝓑𝓮𝓻𝓵𝓲𝓷𝓸Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora