capitolo 22

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Non mi era mai capitato di avere un attacco di panico sono sempre stata brava a gestire le mie emozioni e a controllarle.

Forse è meglio andare a bere un pò d'acqua solo che non so dove sono le bottigliette.

Vado verso gli ostaggi nell'atrio e noto che c'è una busta, mi fiondo su quella busta e la raccolgo da terra sotto gli occhi indagatore dei presenti.
Anche Berlino mi guarda strano aggrottando le sopracciglia.

Abbasso la tuta in modo tale da rimanere con un reggiseno sportivo, uno dei tanti che mi ha gentilmente prestato Nairobi.

Apro la bottiglietta e inizio a bere tutto d'un fiato. Sento ancora una volta lo sguardo di Berlino addosso ma non gli do tanta importanza,in questo momento voglio solo pensare a riprendermi.

Appena mi rendo conto che mi sono calmata definitivamente mi siedo un secondo sugli scalini.

Faccio vagare gli occhi lungo tutto le pareti,sugli ostaggi fregandomene di Jorge e poi su di lui.
Non ci riesco è più forte di me,anche prima per un pelo non cedevo.

Voglio di nuovo perdermi a guardarlo senza mai stancarmi.
Voglio di nuovo essere la causa del suo sorriso che poi allieterà le mie giornate.
Voglio di nuovo essere sua.

Il programma inizialmente non era così,questa storia sta prendendo una brutta piega.

Ho paura che di quello che siamo stati, resterà solo un ricordo sbiadito. E non lo voglio assolutamente.

Con poche falcate Belrino mi raggiunge e si siede al mio fianco.
-mi dici che ti prende?-
-niente.. so solo che sono un disastro-
-mi sono innamorato di te per questo-

mi voltai verso di lui e non potevo non sorridere alle sue parole, mi è arrivata tutta la sincerità scandaldomi il cuore.

Quanto mi sei mancato nemmeno lo immagini.

-abbiamo detto baso profilo ma vorrei tanto baciarti in questo momento-

-freni le sue voglie signorina-
oh si mi era decisamente mancato..

cercai di non dare troppo a vedere la mia felicità in questo momento o altrimenti salterebbe tutto.

-NewYork,puoi venire qui un secondo?-
Sento la voce di Jorge provenire dal fondo del corridoio.

-non vedi che sta male?... non può adesso-

oh Dio mio Berlino potevi stare zitto.

-può parlare anche da sola non c'è bisogno di te, vero? -

Ave Maria piena di grazia..
-esatto posso farcela da sola- scatto in piedi e vado verso Jorge.

In testa mi ripeto "faccio questo solo per te Berlino.. solo per te"
....
-non fare rumore o si sveglieranno tutti mio caro privilegiato-

-non è colpa mia se sono il fidanzato di una rapinatrice-

già.. fidanzato..

-perché lo sono.. vero?-
mi svegliai da questi due secondi di trance e risposi che certamente fosse il mio fidanzato.

-Jorge vieni qui-

lo trascino in una stanza vuota
-non devi fare queste scenate davanti a tutti-

-ti da fastidio che sentino gli altri o Berlino?-

Chiudo a chiave la porta e mi giro verso di lui -lo sai che con lui ho chiuso definitivamente-

-e cosa vi stavate dicendo sugli scalini oggi pomeriggio? ...ti ho visto sorridere-

-non dobbiamo parlare sempre e solo di Berlino,parliamo di noi è meglio-

-e cosa dovremmo dirci?-

mi avvicino ulteriormente a lui e gli prendo il volto tra le mani

-che di me puoi fidarti e puoi dirmi tutto quello che vorrai-

-ti amo- 

-an.. anche i.. Io-
-perché non mi sembri sicura?-
-capiscimi.. ho appena rotto con Berlino-

mi abbraccia -ora ci sono io e non ti lascieró scappare-

-grazie Jorge per essere ritornato da me-

-di niente piccola mia-

Quanto vorrei che fosse Berlino a baciarmi, voglio le sue labbra sulle mie e perdermi dentro di lui.

DUE ORE  DOPO
-ti rendi conto che ti ha chiamato "piccola" e ti ha baciato?-

-lo so ma ho provato solo disgusto, avrei voluto che fossi stato tu-

-non mi importa.. resta il fatto che ti ha baciata-

-sei geloso per caso?- rivolgo il mio sguardo alla luna che in questo momento mi trasmette un senso di angoscia allucinante.

-lo chiedi anche? È normale cazzo che io sia geloso!ha baciato le mie labbra-

-punto primo le labbra sono del mio corpo e punto secondo mi era mancata perfino la tua gelosia-

risposto la tenda altrimenti qualche cecchino può tentare di colpirmi  e lo guardo fisso negli occhi.

-dai vieni qui scema- mi perdo nell'incavo del suo corpo beandomi della sua colonia che ovviamnete ha portato nel bel mezzo di una rapina.

Inspiro più che posso questa fragranza,è buonissima.

-se vuoi ti presto il profumo ho notato che ti piace- la sua risata, la sua risata mi era mancata anche questa.

-si nota così tanto?-

-sei bellissima quando arrosici-

Per rispondere lo bacio e gradisce la risposta,ha sorriso di nuovo.

«tu che sei ciò che sei
che non cambierai mai,
promettimi che
ci sarà sempre un posto
che tieni caldo per me.
Fino a che
tutte le strade portano a te,
lascia che piova pure
prendiamo il sole che c'è»

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Ciao amori come vaaa?😇
state capendo gli ultimi capitoli?
presto scoprite perché i due innamorati si comportano così.
Se avete in mente il perché, scrivetelo qui sotto vedremo se qualcuno indovinerà.
Alla prossima, baci🥰

𝗖𝗛𝗜 𝗥𝗘𝗦𝗧𝗔 𝗦𝗢𝗙𝗙𝗥𝗘 𝗦𝗘𝗠𝗣𝗥𝗘 𝗗𝗜 𝗣𝗜𝗨̀/𝓑𝓮𝓻𝓵𝓲𝓷𝓸Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora