Capitolo 11

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Pov's  Draco

"Dovremmo parlarne, sai" mi disse, non era proprio quello che desideravo, avrei preferito restare accoccolati per il resto della giornata, ma non era possibile. Non riuscivo proprio a capire perché fosse rimasta, dopo tutto quello che era successo e dopo che le avevo mostrato quell'orrendo Marchio. "Lo so, ma non ora, possiamo goderci un po' di tranquillità?" le chiesi e lei annuì prima di poggiarsi sul mio petto.

Pov's  Claire

Mi cullavo con i battiti del suo cuore, e sentivo il suo addome gonfiarsi ad ogni respiro. Dopo aver passato una ora buona tra la nostra discussione, il bacio e le risate pensai di ritornare nel dormitorio. Lo presi per mano e lo feci alzare "E ora?" chiesi "A me non dispiacerebbe passare del tempo con te" rispose facendo spallucce "Capisco e come risolvere questa situazione signor Malfoy?" dissi con fare drammatico prima di sorridere "La posso accompagnare nel mio umile dormitorio signorina Jones" rispose ridendo e si inchinò tendendomi la mano, la afferrai e gli diedi un piccolo bacio prima di incamminarci nei sotterranei. "Hey senti, vorrei un attimo passare in Sala Grande per avvisare i miei amici, vieni con me?" chiesi facendo gli occhioni dolci "E va bene" mi disse senza speranze. Ci avvicinammo al tavolo dei Grifondoro e Draco era evidentemente a disagio. "Ehm sono passata a salutarvi, non mi farò vedere oggi pomeriggio" dissi imbarazzata, ci allontanammo leggermente l'uno dall'altro per far vedere le nostre mani incrociate , per tutta risposta Hermione e Ginny ridacchiarono mentre cercavano di tenere a bada Harry e Ron, quest ultimo era solo confuso, come sempre del resto, mentre il primo mi guardò scherzoso mentre lanciava qualche occhiata a Malfoy, come a dire "Trattala bene". Proseguimmo verso i dormitori dei Serpeverde. Avevamo tutti gli occhi delle ragazze puntati addosso, Draco si fermò un attimo a parlare con qualche suo amico, mentre le altre del gruppetto mi fulminavano con lo sguardo, qualcuna, probabilmente del quarto anno, mi disse "Dai smettila di provarci con lui, è ovvio che non è interessato a te, non ti considera neanche" e scoppiò a ridere, non dovevo prendermela, lo sapevo, ma ero stanca di tutte le piccole Serpeverde che mi tormentavano da sempre solo perché ero Grifondoro. Presi Draco e lo baciai , sentivo che mormoravano e di certo non stavano elogiando le mie qualità, ma non mi interessava. Gli amici di lui iniziarono a fischiare mentre le ochette rimasero immobili a guardarci. Un bacio breve, niente di straordinario, ma bastava per zittire quelle papere invidiose. Lo lasciai tornare alle sue cose, "Dicevi?" chiesi alla ragazzina di poco prima che mi guardò male e se ne andò. Finalmente arrivammo in camera di Draco, stranamente non la divideva con nessuno, pare che ci fossero stati meno alunni del previsto quell'anno e lui fosse rimasto da solo. Lo aiutai a studiare trasfigurazione e lui mi aiutò con difesa contro le arti oscure, buffo no? Era la mia materia preferita e avevo bisogno di recuperare qualcosa. Vidi i suoi bellissimi occhi azzurri come il ghiaccio, e profondi come il mare, che scrutavano ogni mio movimento. "Ora devo andare" gli dissi dandogli un bacio sulla guancia e uscii dalla stanza.

Trovai Harry davanti al ritratto della Signora Grassa, che camminava pensieroso. "Che succede? Tutto ok?" chiesi e lui sussultò, evidentemente non mi aveva sentita arrivare, "Si, è solo che domani abbiamo la partita contro i Corvonero e Ginny ci tiene tanto e io so che lei ci tiene e vorrei renderla felice  ma non so come fare visto che lei vorrebbe giocare da cercatrice ma sono io il cercatore della squadra e-" disse tutto di un fiato "Harry calmati è molto più semplice di quanto credi" lo interruppi con un sorrisetto malizioso in viso "Ah si?" mi domandò confuso, "Si, vieni ti spiego dentro, tanto ora Ginny è a lezione" ed entrammo in Sala Comune.

Eravamo seduti sul divano rosso sgargiante, nel camino le fiamme riscaldavano l'ambiente e lo rendevano ancora più accogliente, qualche primino giocava agli scacchi dei maghi contro Ron cercando invano di batterlo, ed Hermione recitava a memoria il processo di preparazione dell'Amortentia. "Allora ricapitolando tu..." iniziai facendo segno ad Harry di continuare "Io fingo di essermi fatto male" "Così..." lo incitai "Così Ginny avrà il mio posto come cercatrice" concluse "Esatto, vedi che non è difficile?" dissi soddisfatta, "Inscenerai la tua caduta stasera non appena lei tornerà".

Erano le 18:30 circa, finalmente la mia migliore amica varcò la soglia del quadro, feci l'occhiolino ad Harry che si alzò e andò verso le scale del dormitorio maschile, facendo finta di prendere una storta sul secondo gradino. Ovviamente la rossa corse da lui "Tutto bene?" chiese preoccupata "Niente di grave, ma domani non posso giocare" fece una smorfia di dolore, "Che attore" pensai tra me e me, "Devi farlo tu" disse infine, sapevo che avrebbe accettato, era una ragazza molto determinata. 

Era tardi ormai, e nessuno voleva perdersi l'evento del giorno dopo, così andammo a dormire, potevo ancora sentire i maschi di sotto che scommettevano sull'esito della partita "2 galeoni che vinciamo noi" "Non mi fido della Weasley, 3 galeoni che vincono i Corvonero" "Hey non dire niente su mia sorella Hale" era sicuramente Ron, e Dylan, secondo il tono con cui Ron gli si era rivolto, non si sarebbe di certo divertito quella sera. Neanche io riuscivo a dormire tanto, in realtà non prendevo sonno, avevo ancora il cuore che mi batteva all'impazzata dopo quella mattina, ed ero in ansia per lo scontro, al contrario di Dylan, io mi fidavo di Ginny, ma sapevo che Harry non se lo sarebbe perdonato se lei avesse perso la sua prima partita. Dopo un po' che mi rigiravo nel letto con questi pensieri che mi tormentavano, entrai nel mondo dei sogni.

Resta ancora un po' || Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora