Capitolo 13

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Pov's  Draco

Quanto la amavo. Mi piaceva che mi  tenesse testa ogni tanto, e poi sapevo che era chiaramente terrorizzata, ma era troppo orgogliosa per ammetterlo. Tornai anche io nel mio dormitorio e mi feci una doccia veloce, mi stesi sul letto e iniziai a pensare, c'era qualcosa che mi sfuggiva...Rune antiche! Non avevo aperto un libro e ormai ero troppo stanco per studiare, così decisi che avrei inventato una scusa per non andare a lezione. 

La mattina seguente finsi di essere malato, e passai la giornata a girovagare nella mia stanza, probabilmente avrei dovuto recuperare i compiti, ma non ne avevo voglia. Finalmente qualcuno bussò alla mia porta, era Blaise "Hey Zabini, divertente divinazione?" dissi ironico, sapevo quanto la detestava, rispose con una smorfia prima di intervenire "Non volevo farla entrare ma mi ha praticamente costretto" disse sorridendo mentre si spostava, rivelando Claire alle sue spalle, mi alzai di scatto, nonostante la nostra relazione non fosse segreta, non era propriamente "pubblica", e diciamo che in quella confusione generale, avevo dimenticato di dire al mio migliore amico che stavamo insieme. Difatti rimase interdetto quando la presi e la baciai, "Non so cosa tu gli abbia fatto, ma non ho mai visto Draco così-" disse a Claire, prima che lo interrompessi con una gomitata. "Allora tolgo il disturbo" concluse, allontanandosi dalla camera. "Vedo che stai molto male" intervenne lei "E sentiamo quale materia non ti andava a genio oggi?" mi chiese, mi conosceva troppo bene "Va bene, maestrina, non avevo fatto i compiti di Rune Antiche" ammisi "Bene allora è tempo di cominciare a studiare" disse autoritaria, sbuffai e la assecondai, avevo imparato che quando faceva così non avevo altra scelta. 

Stavo morendo di noia, "Ti prego basta, ho afferrato il concetto" la interruppi, ma aveva intenzione di continuare, dovevo distrarla, tanto tra poco saremmo dovuti andare in Sala Grande per la cena. "Ma hai sentito che l'amica, della sorella, della cugina, dell'ippogrifo, della zia, di Tracy ha adottato un cucciolo di drago per far ingelosire il ragazzo, della nemica, del fratello, del nipote, del professor Vitious?" mi guardò un attimo per capire se stessi scherzando e tentò di nascondere una risata, poi tornò seria, non potevo permettere che ricominciasse a spiegare, così le iniziai a fare il solletico, non so neanche il perché, mi sembrava la cosa più ovvia da fare in quel momento. Scoppiò in una fragorosa risata "Smettila" riuscì a dire mentre rideva. Fortunatamente la trattenni un quarto d'ora, quanto bastava per convincerla a smettere di studiare. 

Pov's  Claire

Raggiungemmo insieme l'ingresso della Sala Grande. Prima di separarci per andare ai rispettivi tavoli, guardò il mio, dove Harry e Ginny si tenevano per mano. "Oh, sarà interessante la prossima volta che ci incontreremo, Potter" disse strofinandosi le mani e io gli diedi un pugno sulla spalla "Vedi di non farla diventare un'abitudine eh" disse, e poi si diresse verso il resto dei Serpeverde. 

Sembrava un film babbano, Draco guardava me, io guardavo la scena, Lavanda guardava torva Hermione ,che guardava Ron sognante, che guardava disgustato la coppietta, che si guardava innamorata. Era esilarante. La serata proseguì seguendo questo schema, anche se ogni tanto la Brown spostava la sua attenzione su "Ron Ron" come diceva lei ossessivamente. 

*Il giorno dopo*

Finite le lezioni, andai con Draco, come quasi tutti i pomeriggi, nella sua Sala Comune. 

Ad un tratto vidi che il mio ragazzo si stava stringendo forte il braccio e aveva una smorfia sofferente "Oh, che hai?" chiesi mentre andavo da lui "Il marchio, il Signore Oscuro sta chiamando i mangiamorte" si fermò un attimo "Devo andare, tu non aspettarmi", annuii, non volevo che andasse da...Voldemort, ma non aveva altra scelta, gli diedi un bacio sulla guancia "Sta attento ti prego" dissi e me ne andai.

Andai al Lago Nero, era molto tranquillo, mi aiutava a scaricare la tensione e a riflettere. Lessi un libro sul Quidditch e ripensai al giorno prima, "Non potevamo essere una coppia di adolescenti normale?", "Tra tutti i ragazzi del mondo dovevo innamorarmi proprio di lui? ", e poi una domanda più cupa mi attraversò la mente "Se fossi stata una mezzosangue, mi avrebbe amato lo stesso?". Mi odiai per aver pensato a quell'eventualità, ma ora quel dubbio mi tormentava. Decisi di lasciar perdere e al calar della sera mi ritirai nel castello.

*Due giorni dopo*

Pare che a Draco piacessero i ritorni plateali davanti a tutta la scuola, perché quella sera si presentò in Sala Grande poco prima dell'ora di cena, fortunatamente non c'era ancora molta gente, sarebbe stato imbarazzante correre da lui davanti a centinaia di studenti e decine di professori. In ogni caso lo raggiunsi, gli misi le braccia al collo e gli avvolsi le gambe alla vita, facendolo indietreggiare leggermente, poi lo baciai. "Ciao anche a te" mi disse sorridendo e mi mise giù, "Ti sono mancato vedo", "Da morire" risposi, e gli diedi un altro bacio, più delicato. Mi accompagnò al tavolo e stavolta fu Harry, che aveva visto tutto, a mimare conati di vomito, "Oh smettila Potter, tu e la Weasley non fate diversamente" esordii Draco scherzoso. Per la prima volta non aveva provato a litigare con lui. Grandi passi avanti. Mi diede un bacio tra i capelli "Dopo, in cortile, non accetto un no" mi sussurrò e si diresse verso il suo tavolo. 


Resta ancora un po' || Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora