Capitolo 12

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Il grande giorno era arrivato, e tutti erano entusiasti, come sempre, di assistere allo scontro. Harry non voleva assolutamente perdersi la prima partita di Ginny, così lo aiutai a nascondersi, per quanto fosse possibile, sugli spalti.

Madama Bumb suonò il fischietto e lanciò la pluffa, iniziò il gioco. Era un testa a testa, finalmente i cercatori partirono all'inseguimento del boccino, non fu una lunga mattinata, perché in poco tempo Ginny lo afferrò e i Grifondoro vinsero. Trattenni la nostra campionessa quanto bastava per far tornare Harry nel dormitorio senza essere scoperto, e poi, tutti insieme, ci incamminammo verso la Sala Comune.

Il mio migliore amico era lì, seduto sul divano che leggeva la gazzetta del profeta, "Allora com'è andata?" chiese "ABBIAMO VINTOOOO!" rispose Ginny soddisfatta, lui si alzò per abbracciarla, che idiota! "Ma non ti eri fatto male?" domandò lei ridendo, mentre il resto della folla radunatasi in quella piccola stanza iniziava a scambiare battutine confusa "Oh beh, ahi?" cercò di rimediare "Ecco, io sapevo quanto era importante per te, quindi ho pensato che per una volta sarei potuto rimanere in disparte e farti giocare" disse imbarazzato, io la guardai e mimai con le labbra "E' la tua occasione" lei capì al volo e lo baciò tra gli applausi generali, persino Ron era contento, anche se potevo leggere nel suo sguardo che lo avrebbe strozzato  al primo passo falso. Sapevo che erano perfetti insieme, dopo tutto quello che Harry  aveva passato, dopo quello che era successo l'anno prima, quando Voldemort era entrato nella sua mente, lì, nell'ufficio Misteri, Ginny era l'unica non terrorizzata, sapeva esattamente cosa si provava, le loro vite erano unite da un'esperienza orribile, non in molti vivevano abbastanza a lungo per raccontarla, loro ci erano riusciti e adesso vedevo i miei due migliori amici, che finalmente avevano trovato "l'anima gemella". Dopo un po' finalmente si staccarono, altri due secondi e mi sarebbe venuto da vomitare, si sono carini, ma per carità, lui non è mica scomparso per un mese senza dire niente. In ogni caso, passarono il resto della giornata da perfetti piccioncini, sempre per mano, a sbaciucchiarsi di continuo. Io ed Hermione portammo fuori Ron, prima che gli venissero gli istinti omicidi. Pare che fosse la stagione dell'amore, altrimenti non si spiegano tutte queste coppiette, persino Herm, guardava sognante il rosso, aveva una cotta per lui, ma ovviamente da bravo idiota non si accorgeva di niente.

Un po' di aria fresca non faceva male a nessuno di noi, e quale momento migliore per far decollare la mia carriera da Cupido? Raggiungemmo il cortile, e trovai una buona scusa per lasciarli da soli, dato che Draco aveva un tempismo perfetto e comparve di fianco a me. Salutai i miei amici e ci allontanammo, mi sarei fatta raccontare tutto la sera stessa. Mi diede un bacio sulla fronte "Hey, so che c'è stata la partita oggi, Potter non ha giocato eh?" mi chiese "Sai com'è, mal d'amore" risposi facendo spallucce "La Weasley immagino" disse ridendo, spettegolavo sempre con lui, adoravo farlo, e alla fine sapevo che a lui non dispiaceva più di tanto "Siiiiii, ci avevi visto lungo quella mattina al firmacopie di Gilderoy Allock" aggiunsi e lui annuì confuso "Ora ricordo" finalmente capì cosa intendevo "Sono infallibile" concluse alzando gli occhi al cielo prima di avvolgermi un braccio intorno alla vita.

 Mi portò allo stadio di Quidditch, che era vuoto non essendoci allenamenti in programma. "Se non ricordo male, qualcuno non ha mai giocato" iniziò, e mi prese per mano, quasi trascinandomi al centro del campo "Draco dai, non sono capace, c'è un motivo se non salgo su una scopa dal primo anno, io e lo sport non andiamo d'accordo" mi fermai e incrociai le braccia "Non mettere il broncio, se Potter si è trovato una ragazza così, perché io non posso insegnarlo alla mia?" non aveva intenzione di arrendersi, arrossii, ovvio, era il mio ragazzo, ma sentirlo dire da lui..."Andiamo, prima che cali la sera" interruppe i miei pensieri e iniziò a spiegare. "Ho capito, ma non ho mai volato più in alto di...quanto, 2 metri?" conclusi quasi imbarazzata, si massaggiò la fronte, "Sapevo che eri un caso disperato, ma non pensavo fino a questo punto", "Hey" gli diedi un pugno sulla spalla, mi sorrise, "Vieni Jones, ti insegno io". Prese la sua immancabile Nimbus 2001, non mi ero persa una sola partita contro i Grifondoro, sapevo che era fenomenale, ma Harry, di solito, era più bravo. "Per oggi guarderai me" disse con un leggero tono di superiorità "Penso di averti guardato abbastanza negli ultimi 3 anni" mi osservò confuso, "Cosa credevi? Quasi tutte hanno avuto una cotta per te qui ad Hogwarts, me compresa" dopo qualche secondo ritornò in se, "Quindi tu...?" non gli feci finire la frase, annuii, voleva sapere se avevo un ossessione per lui da quando avevamo 13 anni? Si, la risposta è si. "Mettiti dietro di me e reggiti forte" mi disse indicando la scopa. Ci alzammo in volo quasi subito, avevo sempre ammirato la velocità dei giocatori dagli spalti, e onestamente non riuscivo a capire come facessero a concentrarsi sulla partita mentre erano sospesi nel vuoto. 

Mi strinsi a lui e finalmente rallentammo. Il sole stava calando e c'era un tramonto bellissimo, cercai di non concentrarmi sul fatto che fluttuavo a circa 25m da terra, e secondo Draco "Ci stava andando piano", per assurdo mi spaventava di più restare ferma; quando sfrecciavamo dimenticavo la distanza dal suolo, ma in quel momento non riuscivo a pensare ad altro. Nonostante ciò, non volevo far capire quanto fossi spaventata, per cui mi limitai ad appoggiare la testa sulla sua schiena, "Non hai mai paura di cadere mentre giochi?" chiesi "Oh certo, mi sono anche fatto molto male un paio di volte" rispose secco "Rassicurante" dissi con una risatina isterica, "Perché? Vuoi scendere? Siamo troppo in alto?" mi disse in tono di sfida, e fece una mossa azzardata con il manico, soffocai un grido, sapevo esattamente cosa voleva fare, ma non mi sarei lasciata battere facilmente, ricordai a me stessa "Sei una Grifondoro Claire, devi essere coraggiosa, devi essere coraggiosa". Neanche lui sembrava volersi arrendere, ricominciò a volare a tutta velocità e a fare strane acrobazie con la scopa, era divertente, si, ma terrificante. 

Dopo circa un'eternità, quella testa dura decise di ritornare con i piedi per terra. "Non male per una pivellina, sicura di non essere una Serpeverde sotto copertura? Sai com'è, abbiamo un talento naturale per tutto ciò che riguarda vincere" mi disse e si avvicinò a me per baciarmi, gli portai un dito alle labbra, "Sono una Grifondoro convinta, e sai com'è abbiamo un talento naturale per qualsiasi cosa", lo lasciai così negli spogliatoi, senza dargli possibilità di ribattere, e me ne tornai nel dormitorio.


Spazio autrice

Perdonatemi se non pubblico da qualche giorno ma sono impegnata con le videolezioni e questo capitolo non mi piace molto ma avevo bisogno di Harry e Ginny ahahah. Detto ciò vi lascio con Claire che spegne Draco. Fatemi sapere cosa ne pensate.

Resta ancora un po' || Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora