Resta ancora un po' || Draco Malfoy

Capitolo 9

Pov's  Claire

Mi aveva lasciata lì. Da sola. Urlai, avevo le nocche bianche tanto stringevo i pugni, volevo solo scappare, le gambe non mi ressero più, crollai a terra in lacrime, poi divenne tutto nero. Mi risvegliai poco dopo in infermeria, tutti i miei amici lì intorno, non volevo vedere nessuno che non fosse lui, chiesi loro di andarsene e così fecero. Non era possibile, non poteva fuggire così, ero distrutta, mi addormentai. Sognai lui, mi svegliai gridando. 

Ogni giorno andava sempre peggio, non frequentavo più le lezioni, vedevo poco i miei compagni e mangiavo l'indispensabile per tenermi in forze. Avevo attacchi di panico e piangevo in continuazione. Non trovavo niente e nessuno che mi facesse stare meglio. Avevo perso una pezzo di felicità di cui non credevo di avere bisogno prima di conoscere lui, Draco, il mio Draco. 

*Una settimana dopo*

Le cose sembravano migliorare, ma non riuscivo ancora a vedere la luce alla fine del tunnel. Cominciai a tornare in Sala Grande per mangiare, ogni tanto, tutta la scuola mi vide in quella condizione disastrosa in cui mi trovavo, ma non mi interessava, non mi interessava più di nessuno. Sapevo che a un certo punto avrei superato la cosa, ma non ora, non era questo il momento, mi mancava troppo. L'unica cosa positiva era che avevo fatto amicizia con Neville, era molto simpatico, mi tirava su ogni tanto, certo anche Harry mi aiutava, ma ogni volta che parlava sembrava che stesse dicendo "Te l'avevo detto" e questo non lo sopportavo.

Pov's  Draco

Ero rimasto in contatto con qualcuno a scuola, avevo saputo delle condizioni di Claire, la voglia di tornare da lei era tanta ma dovevo resistere. Mi mancava quella Grifondoro, la ragazza più bella che avessi mai conosciuto. Era costantemente nei miei pensieri, ero perseguitato dal suono della sua voce che mi chiamava disperata, ormai avevo scelto da che parte stare, il mio destino era stato segnato nel momento in cui avevo lasciato Hogwarts. Il mio raggio di Sole aveva smesso di illuminare le mie giornate, la mia scintilla aveva smesso di riscaldarmi, il mio fuoco si era spento, ma il raggio aveva brillato, la scintilla aveva donato calore, il fuoco era stato acceso, questo bastava per sapere che Claire c'era stata, che ero stato felice, mi mancava la sua risata, la sua testa contro il mio petto, le sue mani nelle mie. Mi mancava tutto di lei. 

Era passata solo una settimana da quando l'avevo lasciata eppure sembrava un'eternità, i giorni erano interminabili, riuscivo a rivederla nei miei sogni, mi svegliavo di soprassalto e prendevo a pugni il cuscino, com'è possibile che una persona sola possa soffrire così tanto? Non riuscivo a vivere senza di lei. Una sera provai, so che era rischioso, a smaterializzarmi all'interno della scuola, sapevo anche che era proibito, ma Villa Malfoy era troppo cupa persino per me. Vidi Claire, in un primo momento pensai solo a quanto fosse fantastica, ma poi mi accorsi che stava avendo un incubo, urlava il mio nome, mi avvicinai, era tutta sudata, la accarezzai "Ci sono io, tranquilla" le sussurrai e poi mi smaterializzai per tornare di nuovo a casa. Era colpa mia se soffriva così tanto.

Pov's  Claire

Ebbi un incubo, un altro. Poi sentii la sua voce "Ci sono, tranquilla", come durante la lezione di incantesimi. Sembrava così reale, come se lui fosse lì con me. 

*Due settimane dopo*

Faceva ancora male ma avevo deciso di riprendere in mano la mia vita. La mia routine tornò quella di prima, studio, scuola, amici, lui però non c'era. Avrei potuto fare qualsiasi cosa ma avrei sempre sentito la mancanza di Draco. Le giornate erano vuote, mancava ancora un pezzo per completare il puzzle. Ginny era sempre così contenta, aveva una cotta per Harry, sapevo che era ricambiata, ma non mi sembrava il momento di fare da Cupido. Com'era fortunata, so che Harry  l'avrebbe amata incondizionatamente, ero molto felice per lei ma a me mancava la mia metà. 

Spazio autrice

Questo capitolo è un po' trash/cringe per i miei gusti e non è neanche molto lungo, però così come l'altro mi serve da "ponte" per il continuo della storia.