Pandemonium

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CAPITOLO 5 "Pandemonium"

La porta della sua camera si spalancò senza alcun preavviso, facendola sobbalzare sul letto spaventata dall'improvvisa intrusione.
"Questa sera andremo al Pandemonium, non so se ci sei mai stata..." le comunicò eccitata Isabelle entrando, senza attendere alcun permesso.
Rosalie richiuse il libro che aveva sulle gambe e la guardò curiosa.
"Cosa ci andiamo a fare al Pandemonium? E' un covo per rockettari punk" ridacchiò rassegnata. Isabelle sorrise divertita piazzandosi davanti allo specchio ed osservando la sua immagine riflessa "andremo in missione" disse mettendo davanti alla sua figura un vestito molto corto a balze viola e, subito dopo, un tubino bianco decisamente scollato guardandosi pensierosa.
"Con quale dei due starei meglio secondo te?" le chiese voltandosi poi verso di lei.
Rosalie la guardò riflettendoci per qualche istante.
"Bianco, risalta di più la tua pelle" le disse facendole l'occhiolino e la ragazza le sorrise decisamente soddisfatta.
"Hai un buon occhio Thorne" commentò con un sorriso.
"Allora? Vuoi dirmi perché andiamo in missione proprio in quel posto?" insistette la bionda non accennando ad alzarsi dal letto "c'è qualche demone da uccidere?"
La mora stava per rispondere, quando la porta si aprì improvvisamente per la seconda volta.
"Luke ci ha fatto una soffiata... dei lupi hanno sentito che questa sera ci sarà uno degli uomini di De la Roux al Pandemonium, quindi perché non cercare di estorcergli informazioni?" disse Clary entrando tranquillamente nella stanza e rispondendo alla sua domanda.
"Potremmo scoprire finalmente dove si trova De la Roux" comprese finalmente Rose decisamente eccitata per tutta quella storia. Se la missione quella sera fosse andata a buon fine, il prossimo bersaglio sarebbe stato De la Roux stesso.
E poi... era la sua prima missione.
"Colpito e affondato" disse Izzy continuando a guardarsi allo specchio "e tu? Come hai intenzione di vestirti?" le chiese curiosa gettando un'occhiata al suo armadio, adesso pieno di vestiti.
"Non lo so ancora... me l'avete appena detto, devo pensarci" le rispose con un sorriso la bionda "allora abbiamo un identikit di questo... soldato di De la Roux?" chiese in fermento.
"Ci ha mandato una foto Luke, dopo te la mostro... è uno stregone, quindi dovremo fare attenzione"
"Siete shadowhunter, di cosa vi preoccupate" ridacchiò la bionda.
"Anche tu sei una shadowhunter" precisò Clary sedendosi sul letto accanto a lei "gli stregoni sono molto furbi, e sanno usare bene la loro magia..." aggiunse con l'aria di chi la sa lunga. Rosalie sorrise incerta, indecisa se sentirsi tirata in causa oppure no, ma decise di lasciar stare e non pensarci troppo.
Probabilmente non la consideravano neanche una strega...
"Sanno usare bene la loro magia e sanno essere anche molto... come dire... attraenti" ridacchiò Isabelle attirando la sua attenzione e guadagnandosi un'occhiataccia da parte di Clary.
"Dico solo la verità" ridacchiò divertita verso la rossa "non è niente male il ragazzo... lo vedrai con i tuoi occhi" aggiunse rivolta verso Rose. 
"Allora a dopo Rosalie" la salutarono le ragazze dirigendosi verso la porta "ci vediamo all'uscita dell'Istituto alle 9.30, puntuale" disse facendole l'occhiolino Isabelle, prima di lasciarla da sola nella sua stanza.
Sorrise da sola emozionata.
Se quella sera fosse andato tutto liscio, sarebbero riusciti a scoprire dove si nascondeva De la Roux, e poi avrebbero potuto fermarlo.
Guardò l'orologio e per un attimo si sentì male rendendosi conto di quanto fosse tardi.
Con un balzo scese dal letto e si diresse verso l'armadio.
Decise di indossare un vestitino piuttosto corto tutto nero, in fin dei conti stavano andando in discoteca. Corpetto e maniche a tre quarti in velo lasciavano intravedere in trasparenza il reggiseno in pizzo nero sottostante e le rune disegnate sulle sue braccia. All'altezza della vita poi si stringeva, aprendosi in una gonna corta che cadeva con delle balze anch'esse in velo.
Lo infilò e si diresse in bagno, dove si sistemò i capelli facendoli ricadere in morbidi boccoli biondi lungo la schiena, tirando su però i due ciuffetti laterali con una mollettina. Passò al trucco ed optò per tanto mascara ed un rossetto rosso acceso, in perfetta linea con lo stile del Pandemonium.
Sorrise al solo pensiero di andare in quel posto...
Aveva passato un sacco di serate lì con con Katy, soprattutto i primi mesi che si era trasferita lì. Quando era arrivata aveva bisogno di cambiare vita, di dimenticare la delusione che aveva deciso di lasciare a Santa Barbara. Voleva dimenticare la delusione d'amore più grande della sua vita, voleva dimenticare il ragazzo che era convinta avrebbe amato per tutta la sua vita, e l'ammissione alla Columbia era arrivata proprio al momento perfetto.
Ogni sera era un'avventura nuova, ancora alla scoperta di New York.
Sorrise guardandosi allo specchio.
Erano cambiate così tante cose da quando era arrivata in quella città, quasi un anno prima.
Continuò a guardarsi per qualche istante e si soffermò sulle rune sul suo braccio e sul suo collo, giocherellando per un attimo con l'anellino sul suo naso pensierosa.
Sembravano tatuaggi, proprio come quelli che aveva sempre voluto fare ma che i suoi genitori non le avevano mai permesso di farsi. 
Improvvisamente le venne in mente un'idea.
Indossò velocemente un paio di bracciali e tutti i suoi anelli, per poi tornare di nuovo in camera.
Cercò tra i numerosi libri che aveva sparsi sulla scrivania quello che le serviva, e dopo qualche minuto lo trovò.
La copia del libro grigio.
Lo aprì sfogliandolo veloce e finalmente trovò ciò di cui aveva bisogno.
Se doveva andare in missione, doveva essere pronta.
Prese il suo stilo e, cercando di copiare perfettamente il disegno, incise la runa dell'invisibilità sul suo braccio. Poi fu il turno della runa della flessibilità e dopo ancora quello della runa della velocità. Richiuse il libro soddisfatta e si infilò delle scarpe con il tacco grosso nere molto alte.
Si guardò allo specchio.
Perfetto, era finalmente pronta.
Gettò un'occhiata frettolosa all'orologio sul suo comodino, le 9.27. Prese il suo telefono e lo stilo ed uscì dalla stanza dirigendosi verso l'uscita dell'istituto, più agguerrita che mai.
Finalmente era vicina a de la Roux.

Alec raggiunse gli altri davanti alla porta, camminando lentamente.
"Iz, hai la foto?" chiese alla sorella che sorrise maliziosa.
"Eccolo qui! Laurance Meyers, ventidue anni, inglese" disse mostrando una foto "è lui l'uomo che cerchiamo"
"Benissimo... appena arriveranno Clary e Rose partiremo" disse guardando attentamente il ragazzo nella foto e cercando di imprimersi il suo volto nella mente.
Classico stregone eccentrico.
"Non ci sarà bisogno di aspettare tanto... ecco Rose" disse la ragazza guardando dietro di lui.
Alec si voltò e rimase paralizzato osservando attentamente la ragazza che si dirigeva verso di loro con passo sicuro, nonostante le scarpe molto alte, a cui doveva essere abituata.
Le gambe magre ma toniche erano quasi del tutto lasciate scoperte dalla corta gonna del vestito, che ricadeva in balze di velo, ed il viso impeccabile sembrava quello di un angelo contornato dai capelli biondi.
Dopotutto, aveva sangue Nephilim.
Gli mancò il fiato. Si sentì totalmente spiazzato da ciò che avvertì dentro di lui, non avendo mai provato niente di simile guardando qualcuno, tanto meno una donna.
La seguì con lo sguardo finché non arrivo a pochi passi da loro.
"Scusate il ritardo ragazzi... per fortuna non sono l'ultima" disse guardandosi intorno "Clary dov'è?" chiese guardando Jace.
"Alec chiudi la bocca, non vorrai che qualcuno si accorga che stai sbavando" disse Izzy sorridendo maliziosa sottovoce per non farsi sentire ed il ragazzo la guardò male.
"Ma cosa stai dicendo..." borbottò a disagio, distogliendo subito lo sguardo colto sul fatto. Isabelle soffocò una risata.
Jace tirò fuori la foto dalla tasca " Clary sta arrivando... intanto ti faccio vedere la faccia del tipo che cerchiamo, cerca di memorizzarla" le disse avvicinandosi per mostrarle la foto.
Alec, guardandoli così vicini, improvvisamente fu pervaso da un nervosismo che non riuscì a spiegarsi, ma cercò di controllare le sue emozioni inspiegabili.
"Ecco Clary" disse a denti stretti "possiamo andare, muoviamoci... Jace! Vieni" disse prendendo per il braccio il suo Parabatai e trascinandolo fuori dall'Istituto. Jace lo guardò sconcertato lasciandosi tirare ma allo stesso tempo trattenendo una risatina sorpresa.
"Ehi amico che ti prende, cos'è tutta questa fretta" disse ridendo. Il ragazzo non rispose, continuando a camminare spedito verso il portale aperto davanti a loro.
Rose guardò curiosa quella fonte di energia arancione, eccitata all'idea di usare un portale per la prima volta. Entrò all'interno con passo spedito seguendo gli altri e pensando intensamente alla discoteca in cui erano diretti ed in un attimo, dal silenzioso parco della chiesa sconsacrata, si ritrovò catapultata dentro il Pandemonium in mezzo ad urla di ragazzi e musica frastornante.
Ci mise qualche secondo per riprendersi dal viaggio e ad orientarsi; l'avevano avvisata, viaggiare con i portali all'inizio non sarebbe stato facile, ne piacevole.
Si appoggiò alla balaustra sopra la pista da ballo per recuperare l'equilibrio precario, quando sentì una mano appoggiarsi delicatamente sulla sua schiena.
"Tutto bene?" le chiese Alec avvicinando le sue labbra all'orecchio per farsi sentire nonostante la musica suonasse all'impazzata. Il suo profumo la stordì per qualche istante, dove diavolo avesse trovato una fragranza così buona lo sapeva solo lui!
"Si grazie..." disse a sua volta avvicinandosi un po' di più al ragazzo assuefatta.
"Ci dobbiamo dividere" le annunciò all'orecchio "cerchiamo Meyers e se qualcuno di noi lo trova non agisce da solo, avvisa subito gli altri... dovremo prenderlo insieme" le spiegò alzando la voce per farsi sentire. Il suo fiato le solleticò il collo facendola distrarre dalle sue parole, nonostante cercasse di prestare attenzione alle indicazioni.
"Va bene" disse alzando a sua volta il tono di voce.
"Mi raccomando... è la tua prima missione, so come ti senti... segui il piano e tutto andrà come deve andare! Non ti preoccupare, sei pronta e noi ci copriamo sempre le spalle a vicenda" la rassicurò il ragazzo. Alec si allontanò da lei, tornando a guardare anche gli altri.
"Ok ragazzi, andiamo" disse. Scambiandosi un segno d'intesa, ognuno di loro prese strade diverse, dividendosi alla ricerca del soldato di De la Roux. Rosalie scese le scale verso la pista da ballo, guardando uno per uno i ragazzi che le passavano accanto.
Nessuno di loro corrispondeva all'immagine nella fotografia che le aveva mostrato Jace, eppure Laurance Meyers doveva essere da qualche parte lì in mezzo. Si gettò nella mischia facendo finta di ballare, approfittando della situazione per fare un giro completo della pista da ballo ed osservare più persone che poteva. Fece un paio di giri della pista, ma non trovò nessuno che assomigliasse anche minimamente al ragazzo della foto. Controllò il telefono, per assicurarsi che i suoi amici non l'avessero chiamata, ma non aveva nessuna notifica.
Nessuno di loro l'aveva trovato.
Si guardò intorno indecisa su cosa fare, quando ebbe un'idea che forse sarebbe potuta tornare utile.
Si avvicinò al bancone del bar sconsolata e si sedette su uno sgabello. Si voltò verso la pista, appoggiando i gomiti sul bancone dietro di lei... da lì almeno avrebbe potuto osservare tutte le persone che passavano e che ballavano, senza essere disturbata.
"Vuoi qualcosa?"
La ragazza sussultò sorpresa e si voltò verso il barista. Lo guardò per un attimo indecisa, ma dopo qualche attimo di incertezza recitò con un sorriso.
"Un gin tonic, grazie tesoro" disse facendogli l'occhiolino.
"Due, grazie" una voce conosciuta alle sue spalle la raggiunse; si voltò subito verso Alec che prese posto al suo fianco restando in piedi tra il suo sgabello e quello vuoto accanto a lei.
"Non ti dispiace se ti faccio compagnia, vero?" le chiese con un mezzo sorriso.
"No, niente affatto" disse la ragazza ricambiando il sorriso "pensavo che in missione non si potesse bere" commentò poi guardandolo maliziosa. Il cameriere appoggiò i due bicchieri davanti a loro ed il ragazzo pagò i drink, per poi avvicinarle il bicchiere.
"A cosa brindiamo?" le chiese ignorando il suo commento.
Rosalie lo guardò divertita "a questa serata, ovviamente!"
Il ragazzo prese il bicchiere e lo fece battere delicatamente con il suo guardandola intensamente.
"A questa serata..." ripeté bevendo poi un sorso e riappoggiando il bicchiere sul bancone.
La ragazza bevve un paio di sorsi, e tornò a guardare attentamente le persone intorno a lei.
"Ti piacciono le discoteche?" chiese stupita riportando lo sguardo su Alec al suo fianco.
"No, per niente"
Trattenne una risata, ci avrebbe scommesso tutto l'oro del mondo.
"Eppure sembri a tuo agio qui dentro..." osservò bevendo un altro sorso del suo drink.
"E' il posto preferito dai demoni" le spiegò il ragazzo trattenendo un sorriso "vengo qui da quando ancora non avevo l'età per entrarci legalmente"
Rose rise divertita, tornando ad osservare la pista da ballo. 
Il ragazzo che cercavano sembrava non essere da nessuna parte, possibile che avessero ricevuto una soffiata sbagliata? In fin dei conti poteva sempre aver cambiato programmi all'ultimo minuto...
"Non lo vedo da nessuna parte"
"La pazienza è la virtù dei forti"
Prese il bicchiere per bere un altro sorso, ma prima che riuscisse a portare il bicchiere alle labbra, la mano di Alec le prese il bicchiere e lo appoggiò sul bancone.
"Ehi" si lamentò guardandolo stupita ed il ragazzo si avvicinò a lei per non far sentire la loro conversazione a nessuno.
"In missione non si beve" le disse con un mezzo sorriso divertito.
"Anche tu stai bevendo... e mi hai ignorata quando te l'ho detto io"
Il ragazzo rise e, nonostante fossero nel bel mezzo della missione, Rosalie si rese conto di averlo visto davvero poche volte ridere come in quel momento.
"Il segreto è fare finta di bere" le confessò riconsegnandole il bicchiere in mano. La ragazza guardò subito il bicchiere del moro e notò che era ancora pieno; quando spostò lo sguardo sul bicchiere tra le sue mani invece si rese conto di essere già a metà bicchiere.
Dannazione. 
Riappoggiò contrariata il drink sul bancone, facendo una smorfia di disappunto.
"Hai ancora tanto da imparare" le disse Alec ridacchiando.
"Almeno io so divertirmi" rispose seccata la ragazza continuando a guardare la pista da ballo.
Il ragazzo la guardò stupito "ah... perché io non saprei divertirmi?" le chiese ancora divertito dalla situazione guardandola meglio.
"Vederti ridere è una rarità... sei sempre così serio" gli disse voltandosi finalmente a guardarlo. Con gli occhi analizzò il suo abbigliamento, mettendo in imbarazzo il moro.
"Bella camicia... ti sta bene l'azzurro" aggiunse divertita sfiorandogli il petto con la mano.Il ragazzo si irrigidì appena al contatto, ma lei fece finta di non accorgersene.
La guardò sorridendo e restando in silenzio per qualche istante con la bocca semi aperta, le parole sulla punta della lingua.
La verità era che l'aveva totalmente spiazzato.
Dio, sarebbe morta guardandolo sorridere in quel modo.
"Grazie" le disse soltanto per poi riportare lo sguardo davanti a lui.
Rose lo guardò per qualche istante... basta, doveva concentrarsi sulla missione!
Si concentrò anche lei sulle persone che sfilavano ballando davanti a loro e...
"Oddio Alec!" disse scattando ed afferrando per il polso il ragazzo accanto a lei "eccolo! E' lì giù, è lui... lo vedi?" gli chiese indicandolo senza farsi vedere. Il ragazzo seguì con lo sguardo la direzione indicatagli...
Capelli leggermente lunghi molto mossi castano chiaro, media statura, piuttosto magro.
Non c'era alcun dubbio, avevano fatto centro!
"E' lui" confermò Alec "avviso gli altri" disse sfilando il telefono dalla tasca e scrivendo velocemente un paio di messaggi. Rose continuò a fissarlo per non perderlo di vista.
"Ok.... come agiamo adesso?" gli chiese in fomento.
L'idea di essere ad un passo dal loro obiettivo era eccitante.
In pochi minuti, Jace, Clary ed Isabelle li raggiunsero, pronti ad agire come avevano prestabilito.
"Ok dobbiamo portarlo via da qui per catturarlo... non possiamo di certo farlo in mezzo alla pista da ballo" disse Jace riflettendo a voce alta. Clary annuì dandogli ragione.
"Potremmo portarlo sul retro... dietro quella porta dovrebbe esserci un locale vuoto" disse indicando una porta di sicurezza.
"Perfetto, lì non dovremmo attirare l'attenzione... come lo attiriamo lì?" chiese Alec.
"Ci penso io"
Tutti si voltarono verso Rosalie.
"Non se ne parla" disse subito Alexander guardandola ed incrociando le braccia al petto "è troppo pericoloso"
"Strano..." commentò scocciata Rosalie alzando gli occhi al cielo.
"Secondo me è un'ottima idea..." disse Izzy guardando soddisfatta Rose.
Il piano avrebbe potuto funzionare.
"Isabelle non è neanche addestrata a combattere, non ha mai lottato con nessuno... se riuscisse a rapirla sai cosa le succederebbe? De la Roux avrebbe ottenuto ciò che vuole" disse Alec alterato.
"Ma non mi prenderà! Tre di noi andranno nel retro, uno di voi resterà qui per assicurarsi che non mi porti altrove ed io me la vedrò con lui... si può fare" disse convinta Rosalie ricevendo cenni di assenso da parte degli altri.
Tutti... eccetto Alec ovviamente.
"Alec pensaci..." disse Izzy guardando il fratello "vedendo Rosalie sicuramente la seguirà, lui sarà qui per lo stesso motivo, lo sai anche tu... e poi questa sera è una bomba! E' l'esca perfetta..." aggiunse. Alec guardò Rosalie per niente convinto e piuttosto nervoso; non era certo fosse la scelta migliore mandare lei. Non aveva mai combattuto da sola, e se fosse rimasta da sola con lui? Se avesse cercato di rapirla?
Però se l'avesse attirato lei sul retro, lui sicuramente l'avrebbe seguita...
"Ok, ma resterò io qui ad assicurarmi che non succeda niente a Rosalie... Jace, Clary ed Izzy voi aspettateci sul retro" disse infine rassegnato. I tre ragazzi annuirono e, senza aggiungere altro, si diressero subito verso il retro del locale, lasciando soli Alec e Rosalie.
"Grazie Alec" disse Rosalie guadagnandosi un'occhiata contrariata da parte del ragazzo.
"Non ringraziarmi" rispose secco. Lei non rispose, un po' risentita dal suo tono.
"Come pensi di convincerlo a seguirti nel retro?" le chiese improvvisamente con tono di sfida, avvicinandosi a pochi centimetri dalle sue labbra. Rosalie trattenne il respiro, presa alla sprovvista e rendendosi conto improvvisamente di quando fosse convinto che non ci sarebbe riuscita...
Le ci volle qualche istante per gestire le sue emozioni, ma poi fece bel respiro e si calmò, riacquistando il pieno controllo delle sue azioni e del suo pensiero.
Si sarebbe divertita.
Era un po' che non si divertiva...
Si avvicinò ancora un po' di più a lui, fermandosi ad un paio di centimetri dal suo naso e guardandolo intensamente negli occhi.
"Lo vedrai" sussurrò con un sorriso malizioso stampato sulle labbra rosse come il fuoco.
Bevve l'ultimo sorso di gin tonic per darsi un po' di coraggio e si alzò dallo sgabello, dirigendosi verso il ragazzo simulando un passo sicuro.
Il cuore le martellò nel petto ansioso.
Poteva farcela.
Lo studiò rapidamente mentre si dirigeva verso di lui...

Claimed by the shadows [Alec Lightwood/Nuovo personaggio]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora