CAPITOLO 15 "Sealed with a kiss"
Fissò lo specchio inespressiva e deglutì nervosa.
Forse aveva sbagliato a mettersi quel vestito, forse avrebbe dovuto mettersi dell'altro. Il suo armadio era stracolmo di abiti bellissimi e costosi, ma nessuno la faceva sentire a suo agio come quello che aveva deciso di indossare.
Sospirò rassegnata, abbandonandosi ai suoi dolorosi ricordi legati a quel vestito...Osservò un'ultima volta le sue labbra carnose tinte di rosso allo specchio, sistemandosi i capelli che le ricadevano su tutta la schiena in lunghi boccoli biondo chiaro, così chiaro da sembrare quasi innaturali.
"Sei perfetta Rose" le disse Lily, placidamente distesa sul suo letto mentre la osservava.
Analizzò per l'ultima volta il vestito cosparso di paillettes argento che aveva deciso di indossare quella sera. La gonna corta dell'abito risaltava le sue gambe lunghe e snelle e lo scollo profondo evidenziava le sue curve facendola sembrare uscita dalla copertina di Vogue.
Non aveva mai avuto problemi con la sua immagine, per fortuna, e l'essere una cheerleader da quando aveva iniziato a camminare aveva sicuramente aiutato. La cura dei dettagli che le aveva inculcato il cheerleading in un certo senso l'aveva resa quello che era, facendole sempre avere un occhio di riguardo per la sua immagine. Non che passasse le sue giornate davanti allo specchio o in sciocchi centri estetici, ma ci teneva ad essere sempre al meglio.
Davanti ad una cheerleader la gente troppo spesso si fermava alle unghie perfettamente curate, ai piercing, ai brillantini, alle ciglia finte, alle gonne troppo corte, ai fisici perfetti... eppure c'era molto altro dietro a tutto il trucco con cui erano solite mascherare il loro volto.
Dedizione, senso del dovere, allenamento, tenacia, fatica, sudore e competizione erano quello che la maggior parte delle persone non vedevano. Dovevi essere una tosta per fare la cheerleader, dovevi crederci davvero, dovevi essere disposta a saper mascherare le tue emozioni. E lei era sempre stata piuttosto brava in quello.
Non le era mai piaciuto essere al centro dell'attenzione, ma il cheerleading le avrebbe dato l'opportunità di frequentare un College prestigioso dove avrebbe potuto studiare medicina e diventare un medico come suo padre, per questo non si sarebbe lasciata sfuggire tutto dalle mani.
La voce di Lily la destò dai suoi pensieri "ci sarà il nuovo amico di tuo fratello questa sera? Quel Sebastian che vive a Parigi?" le chiese ridacchiando la sua migliore amica "ho visto come lo guardavi l'altra sera..." aggiunse maliziosa osservando le sue gambe nude.
Rose abbozzò un sorriso, senza preoccuparsi di nascondere la malizia nella sua espressione "si ci sarà anche lui..." confermò indossando i suoi sandali argento slanciati da un tacco vertiginosamente alto "e si, vorrei farmelo..." aggiunse facendo l'occhiolino alla ragazza ancora distesa sul suo letto.
Lily scoppiò a ridere "non avevo dubbi... è un bel pezzo da novanta" ammise continuando a guardare l'amica, perfetta nel suo abito argento "il biondino ha un bel fisico ed un sorriso niente male... ci fossero ragazzi così qui a Santa Barbara... forse dovrei andare a Parigi anche io, ho l'impressione che mi piacciano i francesi..." ridacchiò guadagnandosi un sorriso divertito dalla bionda.
Si, i francesi a quanto pare non erano niente male.
"Sbrigati a truccarti... arriveremo in ritardo" tagliò corto Rose fissando l'amica ancora seduta sul letto. Prese in mano un rossetto bordeaux scuro e glielo porse "metti questo, sta bene con il tuo vestito" le disse facendole l'occhiolino. La ragazza seguì il suo consiglio e finì di truccarsi velocemente.
Mezz'ora dopo erano già nel pieno della festa, equipaggiate da un drink molto alcolico in mano per caricarsi e la musica assordante che rimbombava nelle loro orecchie.
"Wow questa volta Julian ha superato sé stesso... sembra una bella festa" commentò Lily guardandosi intorno soddisfatta.
Molti dei giocatori della squadra di football erano seduti sul divano con delle loro compagne di squadra, mentre altra gente ballava e beveva in giro per la casa.
"Si questa volta ha fatto le cose come si deve" disse soddisfatta la bionda guardandosi intorno. Il suo sguardo cadde su due ragazzi intenti a baciarsi con foga contro un muro, totalmente incuranti di tutte le persone intorno a loro che li guardavano.
"Che eleganza..." commentò Rosalie indicando i due a Lily "posso ritenermi fortunata che non sia andata bene con Mattew..." disse sprezzante continuando a fissarli "vorrei vomitare!" aggiunse sprezzante bevendo un lungo sorso di quello che aveva tutta l'aria di essere un Gin Tonic.
"Vacci piano sorellina, cos'hai in quel bicchiere?" la voce di Joel attirò la loro attenzione, finalmente distogliendole da quello spettacolo obbrobrioso davanti ai loro occhi.
"Qualcosa che ha tutta l'aria di essere molto alcolico" rispose il ragazzo al suo fianco accennando un sorriso. Le labbra rosse di Rose si aprirono in un sorriso decisamente soddisfatto nell'udire quell'accento francese così familiare, seppur conosciuto da poco. Nonostante cercasse di nascondere la sua soddisfazione, il sorriso sulle sue labbra la tradì "davanti a certe cose preferisco bere..." commentò acida facendo un cenno in direzione dei due ragazzi spalmati sul muro "non sono un bello spettacolo..." aggiunse bevendo un altro sorso.
Lily la guardò maliziosa. L'arrivo di Sebastian e Joel aveva decisamente dato una piega positiva alla festa.
"Jo mi accompagni a prendere da bere?" chiese innocente al fratello della sua amica storica.
Joel e Sebastian si scambiarono uno sguardo d'intesa "arriviamo subito..." disse solamente prima di allontanarsi avvolgendo le spalle di Lily con il suo braccio muscoloso pieno di tatuaggi.
Rose li guardò per un istante, ripensando a quanto fosse ingiusta la vita.
Erano anni che pregava sua madre di potersi fare un tatuaggio e glielo aveva sempre proibito. Poi un bel giorno, quando suo fratello era tornato per le vacanze pieno di tatuaggi, non gli aveva detto niente. Neanche una parola. Zero di zero.
E poi osava anche sostenere di non avere favoritismi per suo fratello...
La voce profonda e decisamente sexy del ragazzo la distolse dai suoi pensieri "allora? Cosa stai bevendo?" le chiese soffermandosi un attimo di troppo sulla sua scollatura.
Trattenne un sorriso notando la direzione del suo sguardo "Gin Tonic, ne vuoi un po'?" chiese porgendogli il bicchiere "forse in Francia siete abituati a bere qualcosa di più raffinato..." aggiunse prendendolo in giro.
Sebastian sorrise divertito "si siamo più tipi da vino e champagne..." la canzonò "ma paese in cui vai, usanza che trovi" disse prendendole improvvisamente il bicchiere dalla mano e scolandoselo tutto in un sorso sotto lo sguardo sorpreso della ragazza. Osservò per un istante il viso magro ma dai lineamenti delicati del ragazzo e le sue labbra rosee decisamente invitanti.
"Wow... non mi sembravi un tipo da festa" commentò sorpresa la ragazza. Per quello che aveva potuto osservare in quei giorni, Sebastian era un ragazzo molto preciso e sempre maledettamente e fastidiosamente educato. Era buono, forse fin troppo, e la maggior parte delle volte quel suo visetto angelico ed innocente lo metteva in risalto.
Quando il ragazzo finì il contenuto del bicchiere lo appoggiò su un tavolino affianco a loro "non sembro tante cose..." disse vago ridacchiando "vado a prendertene un altro, e ne prendo un altro anche per me, forse è meglio..." aggiunse sorridendole divertito.
Rose notò improvvisamente il tatuaggio sul collo del ragazzo, decisamente grande per non averlo notato prima "bel tatuaggio..." gli disse continuando a guardare il disegno sul suo collo.
Il ragazzo sussultò impercettibilmente, cercando di nascondere il suo stupore.
"Sembra uguale a quello che ha mio fratello sul braccio... ve lo siete fatti insieme?" gli chiese curiosa avvicinandosi per guardarlo meglio. Senza preoccuparsi minimamente di essere un po' troppo invadente, con un dito sfiorò il disegno sul collo del ragazzo cercando di capire di che disegno si trattasse.
"Beh... si più o meno" disse incerto il ragazzo.
Rosalie volò con i suoi occhi in quelli azzurri del ragazzo "e che significato ha?" indagò curiosa.
Sebastian la guardò negli occhi, notando l'azzurro intenso quasi innaturale degli occhi della ragazza e le sue ciglia lunghissime pieni di rimmel "è una sorta di... porta fortuna" mentì con un sorriso imbarazzato "ma adesso... perché non andiamo a prendere un altro drink? Ho finito il tuo, te ne devo uno" disse cercando di cambiare rapidamente discorso.
La ragazza ricambiò il suo sorriso, avvertendo tuttavia qualcosa di strano nell'aria, ma decise di non darci peso "certo perché no..."
Si incamminarono verso la cucina, dove probabilmente il proprietario di casa teneva le scorte di alcolici. Sebastian si tolse la giacca abbandonandola sul divano distrattamente, in quel posto faceva davvero un caldo terribile, a differenza di Parigi.
Lo sguardo di Rosalie cadde sulle braccia scoperte piene di tatuaggi del ragazzo, estremamente simili a quelli che si era fatto suo fratello circa un anno prima. Che se li fossero fatti tutti insieme le sembrò decisamente improbabile, allora perché avevano gli stessi simboli tatuati?
"Allora hai già pensato in che College fare domanda?" le chiese il ragazzo cercando di distoglierla dai suoi pensieri, qualsiasi essi fossero, notando il suo sguardo meditabondo.
"Pensavo a Stanford... o alla Columbia... sono ancora indecisa, penso farò domanda per entrambe e poi valuterò cosa fare" rispose "sperando ci sia da valutare qualcosa..."
"Sono due ottimi College, complimenti! Hai le idee chiare... tuo fratello mi ha detto che vuoi fare medicina" disse il ragazzo varcando la soglia della cucina.
"Già... futuro medico, o futura suicida per lo studio... questo lo scoprirò con il tempo" ironizzò.
Si guardarono intorno, non c'era anima viva. La festa sembrava non aver mai raggiunto la cucina.
"Dove sono finiti mio fratello e Lily?" pensò a voce alta la ragazza "oh che me ne frega... più Gin per noi" ridacchiò divertita avvicinandosi al bancone. Prese la bottiglia di Gin e riempì due bicchieri sotto lo sguardo attento del ragazzo appoggiato allo stipite della porta.
"A cosa stai pensando biondino?"
"A quanto la ragazza davanti a me sia una continua sorpresa" rispose sincero guardandola.
Rosalie alzò sorpresa lo sguardo per un istante, riabbassandolo subito dopo imbarazzata "e tu cosa fai a Parigi?" gli chiese curiosa continuando a preparare i loro drink.
"Studio... economia"
"Oh è così che vi siete conosciuti tu e mio fratello allora... mi chiedevo come avesse fatto a farsi amico un francese" commentò divertita.
"Non sono francese in realtà... i miei genitori sono inglesi" precisò "studio a Parigi e ho conosciuto tuo fratello durante un lavoro che abbiamo fatto per l'Università a San Diego"
Rose gli sorrise "sembra che andiate d'accordo tu e Joel..." commentò sistemando le bottiglie che aveva tirato fuori dal mobiletto.
"Jo è un vero amico" si limitò a dire il ragazzo "mi ha aiutato molte volte" aggiunse distogliendo lo sguardo. La ragazza prese i bicchieri e si avvicinò a lui "com'è Parigi?" gli chiese cambiando discorso e porgendogli il bicchiere. Sebastian lo prese tra le sue mani "molto diversa da Santa Barbara sicuramente" commentò divertito bevendo un sorso del suo nuovo drink "è buono! Ci sai fare, complimenti..." aggiunse accennando al bicchiere.
Rose sorrise maliziosa "una delle tante cose che so fare..." disse facendogli l'occhiolino ed avvicinandosi ulteriormente a lui.
Quella sera aveva voglia di divertirsi un po', o forse aveva già calcolato tutto nel momento in cui aveva scelto di indossare quel vestito.
Il biondo deglutì guardandosi i piedi decisamente in difficoltà ed in imbarazzo.
Non poteva negare che la ragazza davanti a lui fosse bellissima, probabilmente una delle ragazze più belle che avesse mai visto. Ma era la sorella di un amico, del suo quasi Parabatai.
Joel l'avrebbe ucciso ancora prima di fare il giuramento.
"Perché non torniamo alla festa e vediamo se troviamo Jo e la tua amica..." propose guardando altrove e facendo un passo indietro per allontanarsi da quella ragazza che sembrava essere una calamita per lui. Da quando era arrivato lì e l'aveva conosciuta, non aveva fatto altro che cercare di starle lontano, ma sembrava essere sempre più difficile.
"Lily" precisò secca la ragazza "la mia amica si chiama Lily" disse visibilmente scocciata, superandolo ed uscendo dalla cucina. Sebastian la guardò dirigersi verso la musica a passo spedito, rendendosi conto improvvisamente di come avesse rovinato tutto.
Ma non poteva. Era uno shadowhunter, e lei fino a prova contraria una mondana. Joel non voleva che sua sorella sapesse del mondo invisibile.
Si incamminò verso dietro di lei con le mani in tasca, seguendola con lo sguardo.
Raggiunsero Joel e Lily e Rosalie non perse tempo "vieni Lily andiamo a ballare" disse prendendo la mano dell'amica e trascinandola verso la pista da ballo. Lily oppose resistenza, costringendola a voltarsi "Rose che succede? Aspetta siamo con Joel e Sebastian" disse gettando un'occhiata ai ragazzi che le guardavano attenti. Rose guardò per un istante Sebastian, distogliendo subito dopo lo sguardo "non mi importa, ho voglia di ballare" disse secca. La sua amica la guardò stranita "ma che ti prende?" si avvicinò al suo orecchio "è successo qualcosa con Sebastian?" le chiese sottovoce senza farsi sentire dai ragazzi.
"E' un coglione" disse solamente Rosalie, senza preoccuparsi di essere sentita "andiamo?"
"Abbiamo appena preso da bere..."
Rose guardò per un attimo l'amica in silenzio.
Improvvisamente, si scolò tutto il suo bicchiere fino all'ultima goccia, appoggiando il bicchiere vuoto su un tavolo vicino a loro "io ho finito, vado a ballare" disse secca dirigendosi verso la pista e sparendo subito dopo in mezzo all'ammasso di persone che si muovevano a ritmo di musica.
Decise di lasciarsi andare ed iniziò a ballare con i suoi amici e le sue compagne di squadra. Bicchiere dopo bicchiere continuava ad ingurgitare alcolici nella speranza di dimenticare il rifiuto di poco prima.
Non l'avevano mai rifiutata, ne tanto meno riusciva a capire perché gliene fregasse così tanto del rifiuto di quel ragazzo. In fin dei conti, lo conosceva solo da qualche settimana, anche se in poco tempo era diventato un pensiero fisso, nonostante sapesse poco sul suo conto. Sembrava essere attratta da Sebastian come una calamita, ma non riusciva a spiegarsene il motivo.
La testa le iniziò a girare vorticosamente ed improvvisamente il suo equilibrio divenne pericolosamente precario. Una sensazione di calore non le permetteva di respirare ed il suo respiro si fece sempre più affannoso. Uscì non senza difficoltà dall'ammasso di gente che ballava, e non appena riuscì ad essere libera si diresse verso la prima porta isolata che vide.
Aprì la porta finestra buttando un'occhiata fuori.
Nonostante capisse ben poco, la terrazza sembrava libera, priva di persone che avrebbero potuto disturbarla. Uscì velocemente senza che nessuno la vedesse e richiudendo al porta dietro di lei.
Crollò seduta per terra, appoggiando la schiena al muro e, sfilandosi le scarpe per restare scalza, sfilò una sigaretta dalla sua pochette. Non era solita fumare, ma per fortuna alla feste portava sempre un pacchetto.
Si accese la sigaretta ed abbandonò la testa pesante contro il muro chiudendo gli occhi.
Ogni volta beveva troppo e poi se ne pentiva, avrebbe dovuto darci un taglio.
Giurò a sé stessa che al College sarebbe cambiata, sarebbe maturata ed avrebbe chiuso con le sbronze alle feste di liceali. Avrebbe chiuso con quel mondo di cheerleader, giocatori di football, feste e alcol.
Era anche per quello che voleva andarsene.
Voleva vivere una vita vera.
Togliersi tutto quel trucco dal viso e poter essere imperfetta.
"Tutto ok?"
Sussultò aprendo gli occhi spaventata "non volevo spaventarti scusami, sono io, Sebastian" disse il ragazzo alzando le mani. Rosalie lo guardò per un istante e, dopo averlo riconosciuto, abbandonò nuovamente la testa contro il muro e chiuse gli occhi.
Sentii un fruscio al suo fianco e immaginò che il ragazzo si fosse seduto affianco a lei.
"Non dovresti fumare... fumer est mauvais pour votre santé"
Le sfuggì una risata "ci sono molte altre cose che fanno più male di una sigaretta"
"Si ma non fumare è già un punto di partenza..."
Aprì gli occhi, voltandosi a guardarlo "cosa ci fai qui? La festa è dentro"
"Ti ho vista uscire da sola, non sembravi molto in equilibrio" disse divertito "posso?" chiese indicandole la sigaretta. Rose lo guardò stupita "ma hai appena detto che fa male e che non dovrei fumare"
Sebastian ridacchiò "ho detto che fa male e non dovresti farlo, non ho mai detto che io non lo faccio" rispose pacato. La ragazza gli passò la sigaretta dopo aver fatto un tiro piuttosto lungo.
"Perché non sei con Jo e Lily?" gli chiese la ragazza cercando di mettere una parola dietro l'altra senza sembrare troppo sbronza.
"Sei sparita all'improvviso, ci siamo preoccupati"
"Di solito viene mio fratello a recuperarmi..."
"Fai spesso queste fughe?" indagò curioso il ragazzo.
Rose guardò davanti a sé seria "più spesso di quanto dovrei fare"
"Si direbbe che tu abbia qualcosa da dimenticare" disse il ragazzo facendo espirando un po' di fumo.
"Mi piace poter essere me stessa, non dover essere sempre legata da regole e codici di comportamento"
Sebastian ridacchiò "non ti serve del Gin per essere te stessa Rosalie..."
"Cosa ne sai tu?" disse acida la ragazza voltandosi a guardarlo "sembra che tu sia abituato a non commettere errori, dio... hai quest'aria di perfezione che ti segue ovunque tu vada... è quasi fastidioso"
"Non sono così perfetto come sembra" disse vago accennando un sorriso amareggiato "sono sottoposto a molte regole anche io... più di quanto credi" disse guardandola negli occhi "e spesso non è facile lo ammetto... ma so qual è il mio posto e qual è il mio dovere" aggiunse seriamente.
Rose lo guardò attentamente "a che regole può essere sottoposto uno studente di economia a Parigi?" chiese ironica. Il ragazzo accennò un sorriso "l'università che frequento è... particolare" spiegò vago "abbiamo delle regole da seguire... una specie di codice di comportamento, un codice deontologico"
"Wow sembra quasi un'accademia per militari" rise la ragazza notando per un istante un espressione strana illuminare il volto del ragazzo "si... una cosa simile" rispose guardando altrove.
Le porse la sigaretta e lei la riprese tra le sue dita.
"Hai un sacco di tatuaggi..."commentò la ragazza sfiorando il disegno sul suo polso "anche a te piacciono i tatuaggi come a mio fratello vedo..." disse osservando le braccia muscolose del ragazzo.
Sebastian sorrise annuendo "si... mi piacciono i tatuaggi..." ridacchiò scuotendo la testa divertito.
Rose spostò la sua attenzione sulle unghie dei suoi piedi dipinte di nero ed incrociò le gambe voltandosi verso di lui "voglio andarmene da qui, non voglio più dover essere perfetta" ammise sincera. Non sapeva neanche lei perché gli stesse dicendo tutte quelle cose, lo conosceva solo da due settimane.
Il ragazzo volò nei suoi occhi e la guardò in silenzio, inducendola a proseguire.
"Voglio poter sbagliare, voglio decidere della mia vita, non voglio che ci siano persone che si aspettano qualcosa da me... vorrei prendere io la decisione di cosa e chi essere nella mia vita" proseguì catturando lo sguardo del ragazzo. Si guardarono per innumerevoli minuti in silenzio, senza proferire parola, finché Sebastian decise di alzarsi in piedi. Le porse una mano, aiutandola ad alzarsi da terra e, dopo un attimo di indecisione, decise di accettare l'aiuto.
Si alzò in piedi, rendendosi conto di fare decisamente fatica a reggersi in piedi. Il suo equilibrio era estremamente precario. Sorrise guardandosi i piedi "ho bevuto decisamente troppo..." ammise alzando lo sguardo per incrociare gli occhi azzurri del ragazzo.
Improvvisamente, si rese conto di essere fin troppo vicina a lui.
Abbassò lo sguardo sulle sue labbra rosee e desiderò con tutta sé stessa annullare la distanza tra di loro, rendendo finalmente reale quello che sognava tutte le notti da quando lo aveva conosciuto.
Spinta dall'alcol, si sporse in avanti lentamente cercando di raggiungere le sue labbra, ma proprio quando mancavano pochi millimetri e riuscì ad avvertire il suo respiro caldo e calmo sulle sue labbra, Sebastian avvolse dolcemente le sue spalle nude con le mani e l'allontanò delicatamente da lui, ristabilendo le distanze sospirando. Il suo cuore fece un balzo nel petto, incredulo per l'occasione mancata.
Rose lo guardò visibilmente dispiaciuta e in imbarazzo per il secondo rifiuto della serata, ma prima che potesse dire qualcosa, il ragazzo le sorrise dolcemente "non così Rose... non questa sera" disse sotto voce pacatamente. La ragazza girò il volto volgendo lo sguardo al mare decisamente imbarazzata, rendendosi conto di essere stata respinta già due volte su due dal ragazzo. Aveva sbagliato, non sapeva neanche lei cosa le fosse passato per la testa; era tutta colpa dell'alcol, sicuramente.
Le dita fredde di Sebastian scivolarono sul suo collo e le afferrarono con decisione il mento senza farle male, girandole poi il viso per catturare nuovamente il suo sguardo "hai bevuto troppo" le spiegò sincero "non voglio che tu faccia niente di cui domani potresti pentirti" aggiunse guardandola intensamente.
Per quanto desiderasse con tutto sé stesso la ragazza che aveva davanti a lui, il suo autocontrollo gli ricordava costantemente che probabilmente il giorno dopo le cose si sarebbero complicate, soprattutto considerando la quantità di alcol che aveva in corpo ed il carattere spumeggiante della ragazza.
Lui era un cacciatore, lei una mondana. Lui era il migliore amico di Joel, lei era la sorella del suo futuro Parabatai. Lui la desiderava da quando l'aveva vista la prima volta, lei era desiderata da tutti e avrebbe potuto avere chiunque lì dentro. Lui viveva nel mondo delle ombre, lei forse non lo avrebbe mai conosciuto.
Rosalie circondò il suo collo con le braccia e le mani del ragazzo scesero percorrendo una scia di fuoco fermandosi sulla sua vita "non mi potrei pentire di niente, lo voglio da giorni" gli sussurrò con gli occhi incatenati nei suoi. Prima che il ragazzo potesse controbattere, si alzò sulle mezze punte per raggiungere meglio le sue labbra ed annullò la distanza che li divideva una volta per tutte.
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Claimed by the shadows [Alec Lightwood/Nuovo personaggio]
FanfictionLa giovane Rosalie Thorne scoprirà un mondo che non credeva potesse esistere realmente e, con esso, verranno riportati alla luce vecchi scheletri nell'armadio, verità nascoste per troppo tempo e nuovi amori, comprendendo di far parte di quello stran...