CAPITOLO 16 "Goodbye"
Si guardò intorno spaesata, sconvolta da tanta bellezza.
Aveva visto molte foto e letto parecchie cose su Venezia, ma trovarsi davvero lì era quasi surreale. Per la prima volta nella sua vita era in Italia, in Europa.
Per anni aveva sognato di poter visitare il mondo in ogni suo più profondo e remoto luogo, e adesso, grazie al mondo nella quale era stata catapultata improvvisamente, ma alla quale apparteneva dalla nascita a sua insaputa, il suo sogno poteva realizzarsi. Chi non aveva mai sognato di camminare per le strette viuzze di Venezia, o di vedere il Colosseo a Roma, o di poter vedere il Big Ben di Londra, o l'orologio astronomico di Praga?
Giurò a sé stessa che, non appena sarebbe arrivato il tanto agognato momento di pace che arriva sempre dopo una guerra, avrebbe coronato il suo desiderio.Ma quella era una guerra diversa, una guerra combattuta contro il suo destino e ciò che era destinata a fare ed a scegliere, ma questo lei ancora non lo sapeva.
"Miss Thorne..." disse Laurance accennando un inchino elegante e porgendole il braccio "perché non andiamo a bere qualcosa?" le propose facendole l'occhiolino.
"Con molto piacere..." disse trattenendo una risata.
Entrarono all'interno del Casinò di Venezia, uno dei posti più rinomati in tutto il mondo e ancora una volta dovette recitare abilmente, per non mostrarsi sorpresa da così tanta bellezza. Si sederono al bancone ed ordinarono da bere.Mai bere alcolici durante la missione
La prima regola appresa durante la sua primissima missione se la ricordava bene, compreso chi gliel'aveva insegnata.
"Non pensare a lui adesso..." disse improvvisamente il ragazzo al suo fianco guardando distrattamente il barman che preparava i loro cocktail.
Rose si accigliò "di chi stai parlando?" chiese facendo finta di niente.
"Non prendermi in giro..." disse con un sorrisetto di chi la sapeva lunga "Alexander Gideon Lightwood... e chi altro se no" aggiunse sicuro voltandosi verso di lei e sistemandosi sullo sgabello "smettila di pensarci, siamo in missione"
Rosalie sospirò "la fai facile..."
"Niente è facile Rosalie" disse con l'aria di chi la sapeva lunga, guardandola negli occhi.
"L'ho capito a mie spese..."
"Cos'è successo ieri notte?" chiese curioso il ragazzo.
"Niente, lascia stare"
"Insisto"
"Laurie scusami ma non sono affari tuoi"
"Se potesse avere qualche risvolto sulla missione sono anche affari miei" precisò pagando il barman che gli porse i due bicchieri "sei andata a letto con lui?" chiese diretto porgendole il bicchiere pieno.
"Che cos'è?" chiese accennando al bicchiere e non rispondendo volontariamente alla domanda che le aveva fatto. Laurance la guardò scuotendo la testa rassegnato, comprendendo all'istante la conferma implicita che la ragazza gli aveva dato non rispondendo.
"Un Martini tesoro, bevi, ti farà bene"
"Mai bere alcolici durante una missione... prima regola" disse sicura.
Laurance scoppiò a ridere "questa è una regola shadowhunter" precisò bevendo un sorso "ma noi siamo stregoni, quindi possiamo bere..."
"Ah si?" chiese divertita.
"Certo... qualsiasi effetto ti faccia l'alcol basta uno schiocco di dita e tutto scompare Rose"
Rosalie lo guardò incredula.
Quindi le sarebbe bastato schioccare le dita per non essere più sbronza?
Tutto questo era decisamente fantastico.
Prese il bicchiere e bevve un sorso ricordando il passato, neanche troppo lontano in realtà "è divertente... la prima volta che mi hanno parlato di questa regola era la mia prima missione..."
Il ragazzo la guardò, cercando di capire dove volesse arrivare, quindi attese in silenzio.
"E mentre me la dicevano io guardavo te, l'obiettivo..." disse divertita "e adesso sono qui con te in missione, a bere un Martini nel casinò di Venezia, in Italia, mentre aspettiamo il nostro obiettivo... che giri strani che ci propone la vita..." concluse ridacchiando e bevendo un altro sorso guardando distrattamente le persone intorno a loro.
"Mi hai piacevolmente sorpreso la prima volta che ci siamo conosciuti" ammise il ragazzo accendendosi una sigaretta "il tuo approccio è stato... interessante" aggiunse divertito.
"Avevi un completo con una fantasia bruttissima" commentò acida scoppiando a ridere.
Laurance rise a sua volta, ignorando il commento "se avessi saputo in cosa mi sarei cacciato quando De la Roux mi ha detto di portarti da lui... beh l'avrei fatto altre mille volte" ammise guadagnandosi lo sguardo malizioso della ragazza, mentre beveva un altro sorso del cocktail.
"Ti ho complicato la vita" ridacchiò osservandolo.
Laurance fece un tiro un po' più lungo e buttò fuori il fumo guardando il bancone "ma me l'hai anche resa più interessante... penso di potermi fidare di te"
Rose lo guardò in silenzio, accennando un sorriso.
Laurance aveva ragione, poteva fidarsi di lei.
"Eccolo lì... Tom Marshall" disse il ragazzo improvvisamente con tono tranquillo ed indicandole un punto poco distante da loro "ti va una partita a roulette?" le chiese sorridendo malizioso.
Si scambiarono uno sguardo d'intesa e si allontanarono dal bancone avvicinandosi al tavolo con la roulette. Come se niente fosse, si posizionarono proprio affianco all'uomo che cercavano da tempo, senza mostrarsi minimamente preoccupati.
Rosalie avvicinò le labbra dipinte di rosso al collo del ragazzo e simulò un bacio per potergli parlare "non ti riconoscerà?" gli sussurrò all'orecchio senza farsi sentire.
Laurance sorrise e le avvolse la vita con un braccio, tirandola verso di lui ed appoggiando le labbra sul collo della ragazza.
Un brivido le percorse la schiena non appena le labbra calde del ragazzo le diedero un vero bacio delicato sul collo, sollevandole poi ed avvicinandosi al suo orecchio "è passato molto tempo..." le sussurrò all'orecchio "non penso si ricordi di me"
Si allontanarono e si sorrisero complici guardandosi negli occhi.
La mano del ragazzo scivolò lentamente sulla sua schiena nuda, ma cercò di concentrarsi sulla missione.
"Signore lei su cosa punta?"
Laurie continuò a guardarla negli occhi "punto tutto sul 20, questa sera ho il mio porta fortuna" disse deciso stringendo appena la presa sulla sua vita.
La ragazza trattenne un sorriso mordendosi il labbro e spostò lo sguardo sul tavolo curiosa.
La pallina roteò più volte intorno al tavolo, fermandosi poi proprio sulla casella del numero 20.
I ragazzi sorrisero soddisfatti, sotto lo sguardo e le imprecazioni di tutti i giocatori intorno al tavolo "l'avevo detto che avevo un buon porta fortuna" disse Laurance accennando un sorriso di sfida. Tirò su tutte le monete vinte e se li infilò in tasca "signori... è stato un piacere, ma non intendo sfidare la sorte un minuto di più!" disse voltandosi e porgendole il braccio incrociando per un istante lo sguardo dell'uomo affianco a loro. Senza alcun tentennamento, Rose prese il suo braccio e si allontanarono trattenendo le risate "come hai fatto?" gli chiese sotto voce scuotendo la testa conoscendo già la risposta "e perchè ce ne stiamo andando??"
Il ragazzo la portò verso l'uscita "te l'ho detto che mi basta schioccare le dita" rise "ed il mio piano sta funzionando... guarda un po' chi ci sta seguendo" le disse avvicinandosi al suo orecchio.
Rosalie senza farsi notare guardò dietro di loro e vide l'uomo seguirli cercando di non farsi vedere. Sorrise soddisfatta, si erano fatti notare come avevano sperato, adesso iniziava la seconda parte del piano.
Uscirono dal Casinò e si incamminarono in un vicolo passeggiando lentamente.
"E' splendida Venenzia, vero?" le chiese Laurie guardandosi intorno.
Nonostante l'adrenalina per la missione le scorresse nelle vene, non poté non ammirare la bellezza di quella città magica. Il riflesso della luna illuminava lo specchio d'acqua del canale che costeggiava il loro marciapiede deserto, rendendo il paesaggio quasi surreale.
Il rumore dei passi dell'uomo dietro di loro si fece sempre più vicino finché una voce non li costrinse a fermarsi "gran colpo di fortuna vincere alla prima puntata!" esclamò l'uomo dietro di loro "non è da tutti essere così fortunati..."
Si scambiarono uno sguardo d'intesa, voltandosi subito dopo.
"Buona sera" disse Laurance aprendo le braccia "fortuna del principiante" disse apparentemente tranquillo infilando le mani nelle tasche.
L'uomo li guardò dal basso verso l'alto sospettoso "chi sete?" chiese alzando il tono di voce.
"Chi è lei piuttosto" gli rispose divertito Laurance come se niente fosse.
"Non mi ci vuole molto per riconoscere una shadowhunter piena di rune ed uno stregone..." ridacchiò l'uomo "non è molto corretto usare la magia nei casinò" lo ammonì divertito.
Rosalie fece un passo avanti, non riuscendo più a trattenersi "perché controllare dei demoni per conquistare il mondo invece è corretto..." disse ironica a voce alta, attirando tutta l'attenzione su di lei.
L'uomo la guardò sorpreso "oh... ecco perché siete qui" disse ridendo "e tu chi sei?"
Rose lo guardò serio facendo un altro passo avanti "non ti interessa sapere chi io sia, per ordine del Conclave ti dichiaro in arresto" disse seria tirando fuori delle manette dalla pochette.
L'uomo la guardò per un istante, scoppiando a ridere subito dopo "cosa ti fa pensare che io venga con voi ragazzina? E' stato un piacere, ma tolgo il disturbo" l'uomo agitò la mano aprendo un portale ma, prima che potesse entrarci, con uno scatto fulmineo Laurance richiuse il portale.
Marshall agitò la mano e scagliò una sfera di energia contro il ragazzo, ma Laurance parò il colpo senza alcun problema. Si osservarono intensamente per qualche istante, poi un sorriso soddisfatto si dipinse sul volto dell'uomo "bene bene... Laurance William Meyer" disse continuando ad osservare il ragazzo "quanto tempo è passato" aggiunse ampliando il sorriso. "William non fa parte del mio nome" precisò il ragazzo e, improvvisamente, senza dire altro, Laurance lo attaccò sprigionando un colpo ben assestato ed iniziarono una battaglia di colpi d'energia, combattuta decisamente ad armi pari. Attacco dopo attacco.
Rosalie guardò ammirata l'amico combattere, lanciando incantesimi controllati perfettamente e, per un attimo, il desiderio di poterci riuscire anche lei un giorno le invase la mente.
L'idea di poter controllare la sua magia la rendeva incredibilmente soddisfatta ed emozionata.
Quello che avrebbe potuto imparare all'Accademia...
Un rumore alle sue spalle attirò la sua attenzione ma, prima che potesse fare qualcosa, un uomo sbucò alle sue spalle e si gettò su di lei colpendola con forza e facendola crollare per terra.
Si rialzò in fretta, passandosi una mano sul labbro e del liquido cremisi ne sporcò il dorso.
Prima che potesse fare qualcosa l'uomo apparso dal niente cercò di colpirla nuovamente, ma con una capovolta all'indietro evitò il colpo allontanandosi.
Sfilò da sotto la gonna la sua lama angelica che si attivò all'istante e con un balzo si gettò sul suo aggressore. Lottarono ad armi pari per svariati minuti, l'uomo sembrava cavarsela con la spada, ma riuscì a disarmarla. Con un high kick ben assestato lo disarmo a sua volta, gettandosi contro di lui in un corpo a corpo prima che potesse rendersene conto.
Con una rovesciata all'indietro ed una capovolta in aria evito dei colpi e si allontanò dall'uomo evitando ogni suo attacco. Appoggiò la schiena a quella di Laurance, ancora impegnato nello scontro con Marshall "complimenti Thorne, te la cavi... runa agilità?" le chiese divertito il ragazzo continuando a scagliare colpi ben assestati.
Rosalie sorrise soddisfatta "no... cheerleading" rispose riprendendo fiato.
Laurie scoppiò a ridere "sei una brava shadowhunter per esserlo da solo un mese... ma potresti usare la magia e sorprendere tutti" le disse.
Prima che la ragazza potesse rispondergli, l'uomo davanti a lei alzò le braccia al cielo e senza che realizzasse quello che stava facendo le scagliò contro una sfera di energia.
Con uno scatto, Rosalie spinse di lato Laurie e si gettò dall'altra parte evitando il colpo.
Il ragazzo la guardò sorpreso "grazie" farfugliò confuso. Ma non ebbe tempo di dire altro perchè il suo scontro con Marshall riprese a pieno ritmo.
Rosalie guardò l'amico in visibile difficoltà, senza capire perché improvvisamente avesse abbassato la qualità dei suoi colpi. Osservandolo meglio, qualche istante dopo si rese conto della macchia di sangue che si stava allargando sulla giacca del completo di Laurance, segno di una ferita probabilmente inferta dal suo rivale.
"Qui si mette male... ne stanno arrivando altri" disse notando altri tre uomini sopraggiungere dalle spalle del suo aggressore "ma dove accidenti sono gli altri?"
"I vostri amici non vi aiuteranno" le disse ridendo l'uomo davanti a lei "ci sono i nostri uomini che stanno pensando a loro... e anche alle due ragazze che erano dentro con voi..."
Rosalie sussultò.
Loro sapevano della loro missione. Sapevano il loro piano.
Com'era potuto succedere?
Dovevano avere una spia all'Istituto o al Conclave, non c'era altra soluzione.
Guardò i quattro uomini davanti a lei per un istante, gettando poi un'occhiata a Laurance "come ti senti? Stai perdendo sangue" gli disse sotto voce.
Il ragazzo gemette di dolore scagliando un colpo allo stremo delle forze "è riuscito a colpirmi prima... sto diventando debole, non so per quanto resisterò ancora" disse a denti stretti, cercando di tenere botta nel combattimento. Ma i suoi colpi erano sempre più fiacchi.
Le cose si stavano mettendo male.
I quattro uomini si scagliarono su di loro, ma Rosalie si gettò su di loro cercando di fermarli.
Non poteva permettere che attaccassero Laurance, era l'unico in grado di sconfiggere Marshall ad armi pari ed oltretutto era anche già indebolito dalla ferita.
Evitò un pugnò rapidamente e con un calcio rotante gettò uno degli uomini nel fiume. Sferrò un pugno in pieno volto all'uomo che l'aveva attaccata poco prima e con una testata riuscì a mettere fuori gioco anche lui. Sfilò il pugnale guardando intensamente i due uomini rimasti davanti a lei "avanti, fatevi sotto" ringhiò.
Uno di loro si gettò su di lei, ma con una capriola in aria riuscì ad evitarlo, trovandosi in mezzo.
L'uomo la guardò con un ghigno "vorrà dire che farà fuori il tuo amico" disse tirando un calcio alle spalle a Laurance che lo fece sbilanciare in avanti, facendogli perdere l'equilibrio.
Prima che potesse rendersene conto, un colpo ben mirato di Marshall lo investì in pieno, facendolo impattare con forza contro il muro.
"NO LAURIE" urlò la ragazza gettandosi verso di lui, ma una sfera di energia bloccò la sua avanzata e con una mossa rapida uno degli uomini gli sfilò il pugnale dalla mano.
Si guardò intorno con il fiatone, improvvisamente accerchiata da Marshall e i due uomini rimasti.
Erano fottuti.
"Che cosa volete..." chiese seria guardando lo stregone negli occhi.
Marshall non fece in tempo a rispondere, perchè improvvisamente una freccia mise fuori gioco uno degli uomini rimasti e Alec sbucò dal tetto con un balzo attaccando lo stregone.
Tutto fu inutile, con un attacco ben assestato spedì il ragazzo tramortito dal colpo tra le braccia dell'uomo rimasto, che lo bloccò immediatamente minacciandolo con una spada alla gola.
"Alec" sussurrò d'istinto Rose guardandolo spaventata.
Nonostante il ragazzo fosse quasi incosciente, il loro sguardo si incrociò fermando il tempo per un istante. C'erano solo loro due.
Era stata una sciocca a respingerlo, a non dargli ascolto. Adesso, si pentiva di tutto quello che gli aveva detto poche ore prima. Avrebbe dovuto ascoltarlo, avrebbe dovuto ascoltare quello che aveva da dirle. Invece come al solito era stata testarda ed orgogliosa, gettando all'aria tutto.
Aveva già perso Sebastian, non poteva perdere anche lui.
Le cose stavano andando male, e lei non sapeva come uscirne.
Avrebbe potuto usare i suoi poteri, ma non aveva idea di come usarli, e avrebbe anche potuto fare del male a Laurance e ad Alexander se non si fosse controllata...
L'arrivo di altri cinque uomini la distolse dai suoi pensieri ed attirò la loro attenzione.
Immediatamente vide Clary, Jace, Izzy e Jo prigionieri tra le braccia dei soldati di Marshall, senza vie di scampo. Erano tutti in trappola.
Nessuno avrebbe potuto salvarli.
Si voltò guardando Laurance ancora per terra e si avvicinò accucciandosi vicino a lui con cautela "Laurie tutto bene?" la mano con cui si teneva il fianco era piena di sangue "stai perdendo molto sangue" disse con voce tremante. Cercava inutilmente di trovare almeno una cosa positiva in quella situazione, ma ogni elemento sembrava essere a loro sfavore.
"A...aiutami ad... ad alzarmi Rose" farfugliò con difficoltà appoggiandole una mano sulla spalla.
Avvolse la vita del ragazzo e con difficoltà lo aiutò ad alzarsi in piedi, cercando di sorreggerlo.
Laurance gemette di dolore e si accasciò in piedi contro il muro "la pagherai" disse a denti stretti guardando lo stregone davanti a loro "giuro che me la pagherai cara" aggiunse rabbioso.
"Sbagliato... voi pensate di potermi fermare" disse Marshall divertito "ma non è così... anche se voi mi catturaste, cosa che non succederà mai, ormai è troppo tardi... ormai l'incantesimo si è rafforzato troppo e sempre più demoni continueranno a comparire incessantemente... neanche io ho più il potere di fermare l'incantesimo che ho compiuto" aggiunse ridacchiando sommessamente.
"Ma puoi controllarli! E fermarli" disse Rosalie seria.
"E perché dovrei farlo? Morirei piuttosto che dare questa soddisfazione al Conclave" sputò fuori "mi hanno tolto tutto, hanno ucciso la donna che amavo ingiustamente"
Rosalie lo guardò confusa, senza capire di cosa stesse parlando.
"Non osare parlare di lei!" urlò Laurance con il poco fiato che gli rimaneva "non osare, non meriti neanche di nominarla... non l'ha uccisa il Conclave, la colpa della sua morte è solo tua!" disse Laurance con il fiatone per il dolore ma livido di rabbia in volto.
Rose lo osservò per un istante, credendo di vedere quasi delle lacrime agli occhi del ragazzo.
"Allora la tua è... una vendetta" disse confusa Rosalie guardando Marshall.
"Certo che lo è... nei confronti del Conclave e di tutti i pazzi che seguono le loro regole" disse disgustato guardando per terra.
"Ti obbligheranno a fermarli quando ti prenderanno" lo ammonì Alec, ma l'uomo che lo teneva fermo strinse di più la spada al suo collo e Rosalie sussultò.
"Stai zitto" gli intimò il suo aggressore "o giuro che ti taglio la gola shadowhunter"
"Morirei piuttosto che fermarli" disse Marshall "e nessuno può farlo... l'incantesimo che ho usato è oscuro, fa parte della magia nera più antica che esista sulla terra e in tutte le dimensioni, è un incantesimo del libro Nero dei morti" aggiunse sorridendo divertito "l'unica cosa che può fermarlo è il sangue di Lucifero stesso e... per quanto mi piaccia credere nel Re dell'Inferno e nel grande potere delle arti oscure... dubito fortemente si scomoderebbe per venire fino qui a risolvere i vostri problemi" concluse scoppiando a ridere sguaiatamente "un po' di confusione sulla Terra penso gli farà piacere" aggiunse soddisfatto.
"Quindi... non ci sarà mai fine" rifletté ad alta voce Alec "neanche tu sai come fermare l'incantesimo che hai fatto"
Marshall ghignò "esattamente... o meglio, so come fermarlo, ma non posso farlo... nessuno può, nessuno stregone o strega ha poteri così grandi"
"Maledizione" sussurrò la ragazza rendendosi conto del casino in cui si erano ritrovati.
Non potevano permettere che il mondo fosse continuamente attaccato da demoni che potevano essere uccisi solo con la magia. Gli shadowhunter non avrebbero potuto fare niente, proprio loro che avevano il compito di cacciatori delle ombre. E oltretutto, non tutti gli stregoni possedevano abbastanza potere per sconfiggere quei demoni. Il mondo sarebbe caduto in breve tempo sotto al loro controllo... Marshall avrebbe vinto.
"Devo tornare all'Accademia..." disse improvvisamente Laurance "io... io non ho più molto tempo" aggiunse accennando alla sua ferita. Con un colpo di tosse sputò un fiotto di sangue nella mano, sotto lo sguardo spaventato della ragazza. Rose abbassò veloce lo sguardo sul punto della ferita; aveva perso troppo, decisamente troppo sangue.
Marshall scoppiò a ridere "torna pure all'Accademia stregone... ti lascio libero... " disse con un ghigno "ma sarai felice di sapere che il vostro amato Conclave si sta già dirigendo proprio lì... li ho avvisati prima di venire qui, anonimamente... gli ho dato la posizione di De la Roux! Erano così felici di aver finalmente trovato la localizzazione del mago oscuro che cercavano da tempo" disse con un sorriso beffardo.
"No..." farfugliò Rosalie guardandolo incredula.
Avevano il tempo contato, i soldati del Conclave avrebbero preso l'Accademia e De la Roux.
"Non posso permetterlo" gemette Laurance; Rose sussultò notando gli occhi del ragazzo farsi improvvisamente lucidi "sono la mia casa..." disse a bassa voce sotto shock.
Rose si guardò intorno sentendosi per la prima volta totalmente impotente.
Il mondo era in balia degli attacchi dei demoni magici.
Tutti i suoi amici erano in trappola.
L'Accademia tra poco sarebbe stata presa dal Conclave perché non si aspettavano un attacco.
E Laurance aveva bisogno di cure, ma all'Istituto avrebbero arrestato anche lui in quanto studente dell'Accademia.
"Rose" il sussurrò uscito dalle labbra di Laurie dietro di lei attirò la sua attenzione "Rose tu sei l'unica che può fare qualcosa..." le disse guardandola seriamente.
Rose lo guardò incredula "cosa stai dicendo?" chiese confusa.
"Il sangue di Lucifero... " sussurrò solamente guardandola intensamente.
La ragazza capì al volo trattenendo il respiro.
"Potresti fare il contro incantesimo..." aggiunse esplicitando ad alta voce i suoi pensieri.
Rose lo guardò a bocca aperta in silenzio, incapace di dire qualsiasi cosa.
Tutto era andato come non doveva andare.
"Ma io non so controllare la mia magia... non so neanche fare gli incantesimi più banali... come potrei anche solo pensare di fare un contro incantesimo con la magia nera più antica che esista?" gli chiese in panico.
Laurie la guardò in silenzio, sperando che la ragazza capisse da sola...
E fu così.
Rimasero in silenzio per qualche istante, guardandosi intensamente, sotto lo sguardo attento di tutti i presenti. Aveva un'unica chance. Un'unica alternativa. Un'unica soluzione a tutto quello.
"Di che cosa state parlando?" chiese sospettoso Marshall "come potrebbe questa ragazzina fare un contro incantesimo?" chiese con un ghigno mal celando il suo nervosismo.
Rosalie guardò negli occhi suo fratello, Jace, Clary, Izzy e... infine guardò Alec.
Tutto si fermò e dentro di lei la sua mente tirò tutti i fili, giungendo all'unica possibilità che aveva, nonostante volesse dire sacrificarsi e prendere una decisione che non era ancora pronta a predere. Forse era questo il senso di tutto, forse era così che doveva andare fin dall'inizio...
Alec sgranò gli occhi, intuendo le intenzioni della ragazza "no Rose... non farlo" le disse con le poche forze che aveva "troveremo un altro modo"
La ragazza sentì gli occhi bruciare, ma non avrebbe dato a nessuno la soddisfazione di vederla piangere. Sarebbe stata forte, sarebbe stata forte per tutti.
Avrebbe sistemato le cose.
Lei... sarebbe diventata una strega.
De la Roux glielo aveva detto chiaramente, la sovrana delle arti oscure.
E quando sarebbe riuscita ad avere la piena padronanza dei suoi poteri, avrebbe eseguito il contro incantesimo per fermare i demoni che aveva risvegliato Marshall, chiudendo quella storia una volta per tutte.
Avrebbe sistemato le cose...
Un sussurro sfuggì dalle sue labbra, come se fossero le sue ultime parole "mi dispiace..." farfugliò senza voce guardando gli occhi verdi di Alexander "vi prometto che sistemerò le cose... io... io lo farò" aggiunse.
"Rosalie cosa stai dicendo?" chiese su fratello senza capire, intrappolato dalla presa di uno dei soldati.
Rose lo guardò comprensiva "Jo non preoccuparti per me... Alec ti spiegherà tutto... io adesso devo andare" gli disse accennando un sorriso per rassicurarlo.
Ma il fratello la guardò incredulo. Nonostante non sapesse il motivo, un profondo turbamento interiore lo invase, sentendosi improvvisamente come se stesse dicendo addio a sua sorella.
Stava per parlare, ma tutto successe in un attimo.
Usando le ultime forze rimaste, Laurance scagliò una sfera di energia sfiorando uno dei soldati. Approfittando del momento di distrazione, Jace riuscì a liberarsi ed attaccò il soldato al suo fianco, riuscendo a liberare anche Clary e Izzy dalla morsa dei soldati.
Rosalie fece apparire in fretta un foglio e scrisse un messaggio veloce che spedì immediatamente, prima che qualcuno potesse fermarla "sei finito Marshall... quel messaggio sta andando dritto al Conclave, ho appena comunicato la nostra posizione ad Aline Penhallow" disse ad alta voce "stanno venendo a prenderti"
Senza aggiungere altro, si concentrò con tutte le sue forze e con il movimento rapido aprì un portale. Avvolse la vita di Laurance con un braccio ed il ragazzo avvolse le sue spalle sostenendosi "è ora di andare Laurie... torniamo all'Accademia, lì ti potranno curare e avviseremo dell'arrivo del Conclave... quando arriveranno, noi saremo già spariti tutti" gli disse guardandolo negli occhi, cercando di rassicurarlo.
Era la cosa migliore da fare. Era l'unica cosa da fare.
Laurie la fissò per un attimo "finalmente ti sei decisa..." le disse accennando un sorriso, che le sembrò più una smorfia di dolore "ne sei sicura?" le chiese stringendo i denti.
Gettò un'occhiata ai suoi amici, si erano liberati e stavano combattendo contro i soldati. Era certa che sarebbero riusciti a resistere fino all'arrivo dell'esercito del Conclave... poi Marshall sarebbe stato sbattuto in prigione, come meritava.
Annuì guardandolo, decisa come poche volte lo era stata in vita sua "non ho latra scelta" disse a bassa voce "è ora di andare"
Fece un passo in avanti sostenendo il ragazzo ma, proprio quando stavano per entrare nel portale, un braccio avvolse la sua gola, trascinandola indietro.
Con un movimento rapido mollò la presa su Laurance e, guardandolo intensamente, lo spinse nel portale prima che venisse trascinato fuori anche lui "ci vediamo lì!" urlò al ragazzo, prima che sparisse all'interno.
"Dove credi di andare così in fretta? Ti ucciderò per quello che hai fatto" le sussurrò all'orecchio Marshall stringendo sempre di più la presa sulla sua gola. Aprì la bocca per ricevere più ossigeno e con tutta la forza che aveva gli tirò una gomitata nella pancia. Ma, come se non avesse minimamente sentito il colpo, l'uomo non mollò la presa, continuando a stringere sempre di più. Quasi senza fiato, gettò la mano indietro cercando di liberarsi ed afferrò una collana che doveva avere al collo l'uomo. La tirò con tutta la forza che aveva in corpo, sperando di strangolarlo come stava facendo con lei, ma improvvisamente, la collana si ruppe e le restò in mano, mentre la presa sul suo collo non accennò a diminuire.
Quasi senza fiato, boccheggiò alla ricerca di aria in preda al panico.
Quando fu sul punto di perdere conoscenza, un colpo sordo raggiunse le sue orecchie ed improvvisamente la morsa intorno al suo collo si attenuò, fino a sparire completamente.
Marshall cadde per terra incosciente ed i suoi occhi incrociarono quelli verdi di Alec mentre dei colpi di tosse la scossero violentemente.
"Stai bene?" le chiese apprensivo il ragazzo.
Lei annuì, portandosi una mano al collo.
Ci era mancato davvero poco.
"Volevi andartene senza salutarmi?" le chiese serio il ragazzo sistemandosi l'arco sulla spalla "non te ne andare Rose, troveremo un altro modo..." aggiunse prendendo il suo viso tra le mani.
Rosalie lo guardò e dovette trattenere le lacrime, cercando di imprimersi lì immagine del ragazzo nella mente "sarai sempre nel mio cuore Alec" riuscì solo a dire con voce strozzata.
Il ragazzo le sorrise amaramente, comprendendo che quella era la sua ultima scelta "anche tu Rosalie"
La loro attenzione fu attirata da una serie di colpi intorno a loro, i suoi compagni avevano bisogno di aiuto.
"Adesso devo andare" disse Rose riportando tentennante il suo sguardo su di lui. Si perse nei suoi occhi verdi, pensando per un attimo di mandare al diavolo tutto e non andarsene più.
Ma non poteva farlo.
Senza alcun preavviso, il ragazzo annullò la distanza tra di loro, unendo le loro labbra in un bacio fin troppo desiderato da entrambi. Una lacrima sfuggì al suo controllo e le rigò il viso, ma la mano di Alec gliela asciugò delicatamente senza staccare le labbra dalle sue.
Sarebbe rimasta lì, tra le sue braccia per sempre.
I loro cuori martellavano incessantemente all'unisono, coordinati anche in quel saluto disperato, ma i rumori intorno a loro li riportò alla realtà.
Si separarono e si guardarono intensamente "diventerò una strega, imparerò a controllare le arti oscure... fermerò tutta questa follia" gli promise seriamente.
"Una volta compiuto questo passo non potrai più tornare indietro Rose" l'avvisò il ragazzo "quando sviluppi la tua magia non puoi più tornare ad essere chi eri prima" aggiunse pensieroso.
Accennò un sorriso "sarò sempre la stessa, per sempre, qualsiasi cosa io faccia... ricordatelo Alexander" gli disse "spiega tutto a mio fratello... digli che mi dispiace" si dovette fermare per riprendere il fiato, ma facendo un bel respiro profondo trovò la forza di andare avanti "da qui non si torna indietro. Adesso devo andare, hanno bisogno di me all'Accademia... fermerò i demoni magici, voi prendete Marshall" concluse decisa. Avvolse il volto del ragazzo con le mani e gli sorrise un'ultima volta "addio Alec" sussurrò sfiorandogli le labbra per un ultimo bacio.
"A presto Rosalie" sussurrò il ragazzo.
Rose sussultò sorpresa, era consapevole di non essere certa che avrebbe rivisto il ragazzo in futuro, ma lo sperava davvero tanto. Non aveva neanche idea di quello che le sarebbe aspettato, ne di quanto tempo sarebbe passato... il suo destino davanti a lei era un'incognita.
Gli rivolse un ultimo sorriso. Chiuse gli occhi, con ancora l'immagine del ragazzo impressa nella sua testa e facendo poi un passo indietro, entrò nel portale che si chiuse davanti a lei, dicendo addio per sempre alla ragazza che era stata per vent'anni.Ciao a tutti! Penultimo capitolo... siamo agli sgoccioli. Rose ha detto addio ad Alec e si è decisa ad andare all'Accademia, ma lui non si rassegna... ed è convinto che si rivedranno in futuro. Sarà così? Come sarà la vita di Rosalie adesso?
Il prossimo sarà l'ultimo capitolo ma... avrei il seguito. Questa storia nasce come una trilogia, quindi questo sarebbe il primo volume. Nel corso di ogni volume, la protagonista compie passi decisivi, cambiando e maturando con il proseguire della storia.
Volete leggere il seguito?
Fatemi sapere cosa ne pensate!
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Claimed by the shadows [Alec Lightwood/Nuovo personaggio]
ФанфикLa giovane Rosalie Thorne scoprirà un mondo che non credeva potesse esistere realmente e, con esso, verranno riportati alla luce vecchi scheletri nell'armadio, verità nascoste per troppo tempo e nuovi amori, comprendendo di far parte di quello stran...