Capitolo 6/seconda parte

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16:45

Okay, sono quasi pronta.
Mi sono messa dei semplici skinny jeans neri, degli stivaletti neri e un maglione grigio.
Mi devo fare solo i capelli e truccarmi un po'.

Per quanto riguarda i capelli, li lascio al naturale, quindi mossi.
Per il "trucco" decido di andare su qualcosa di leggero: mascara, un po' di fard(non so se sia giusto lol) sulle guance e il mio burro cacao alla fragola.

Suona il citofono.

Ansia.

"Annabelle c'è Michael alla porta, vai!" mi chiama mia mamma.
"E non mi dici niente? Perché esco con lui?" chiedo io.

Di solito mi da mille raccomandazioni.

"No, ero al corrente di tutto" dice lei.
"Come? Ma non ti ho detto nulla!" dico io.
"Lo so, di questo ne parleremo dopo, ora vai, non farlo aspettare!"

Tutto questo è strano.

Il campanello suona ancora.
"ARRIVOO!" urlo io.
Saluto mia mamma ed esco.
Per la fretta però vado a sbattere contro qualcosa.. O qualcuno.

Alzo lo sguardo e trovo Michael a pochissimi centrimetri dalla mia faccia.

Fa improvvisamente caldo.

"Finalmente." dice lui con un sorrisetto.
"Si, ehm.. Scusami per averti fatto aspettare." dico io imbarazzata abbassando lo sguardo.
"Perdonata." dice lui e non riesco a nascondere un sorriso.

Iniziamo a camminare verso una macchina dal colore rosso sbiadito. Non è una macchina da ricconi, ma tutt'altro.
Ha diversi graffi e diciamo che non è molto "curata".

"È tua?" chiedo io trattenendo una risata.
"No, l'ho rubata." dice lui.

Spalanco gli occhi ma vedendolo che trattiene a stento una risata capisco che stava scherzando.
Infatti poi scoppia a ridere.

Ha davvero una bella risata.

Ok, no Belle, torna in te.

"Su, entra." dice lui entrando in macchina.
Faccio come mi ha detto e chiedo dove andiamo.
"Al MC Donald." risponde lui.
"SII!" urlo battendo le mani felice.
Smetto subito di comportarmi come una bambina quando sento una piccola risata provenire dal tinto.

"E dai, tranquilla, non ti giudico per il tuo essere così infantile quando si parla di cibo." dice lui.
"Clifford come osi dire che sono infantile." dico io con un tono serio, ma fallisco immediatamente quando lui ricomincia a ridere e io mi unisco a lui.

"Posso mettere la musica?" chiedo io indicando la radio.
"Okay!"
Accendo la radio e parte una canzone dei Green Day, American Idiot.

"Oddio che belloo amo questa canzone!" dico io.
"Ti piacciono i Green Day?" mi chiede lui alzando un sopracciglio.
"Non li seguo accanita, però mi piacciono molte loro canzoni, tra cui questa, perché?"

"Ti facevo più una tipa da musica classica." afferma lui.
"Non ti nascondo che mi piace anche quella, però... Cioè ascolto un po' di tutto." dico io gesticolando con le mani.

"Vedo che il vizio di gesticolare quando non riesci a spiegarti ti è rimasto." dice lui ridendo indicando le mie mani.
"Ehm, si." dico io sempre imbarazzata.

Ma è possibile che ogni volta riesca a farmi imbarazzare!

Per i seguenti 5 minuti cantiamo le canzoni che passano alla radio.

Devo ammettere che è davvero bravo. Ha una voce roca che...beh sono sicura farebbe impazzire molte persone.

Tra cui me, ma non lo amnetterei nemmeno sotto tortura.

My medicine || Michael Clifford Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora