17 - Stronzo

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«Quindi tu stavi per cadere e lui ti ha preso?» Avrò sentito questa domanda almeno cinque volte nell'ultima mezz'ora, ma Stuart sembra più che convinto di volermela chiedere per la sesta volta.

«Il fatto che io te l'abbia raccontato non implica che tu me lo debba ripetere sempre» Sputo acida io mentre osservo il mio amico bere un sorso del suo caffè.

«Va bene Miss Nervosismo» Alzo gli occhi al cielo appena sento lo stupido e poco azzeccato soprannome che mi ha dato«Di cosa vuoi parlare?»

«Per esempio» Dico sorseggiando il mio cappuccino«Dov'è Madison?»

«Aveva un impegno» Stuart alza le spalle, in un chiaro segno di ignoranza totale su dove si trovi la sorella in questo momento«Quella ragazza si fa sempre più strana»

«Ti devo ricordare che quella ragazza è tua sorella» Questa volta sono io che alzo le sopracciglia mentre poso la tazza vuota sul tavolo.

«Per questo lo dico»Ribatte il moro copiando il mio movimento.

Spero che le preoccupazioni di Stuart siano solo una sua impressione.
Non vorrei che Madison si mettesse a fare cazzate, soprattutto perché saprei come finirebbero.

«E Cedric?» Domado ancora io cambiando argomento.

«Dovresti sapere che è sempre in ritardo» Uno strano ghigno compare sul suo volto, sinonimo dell'arrivo di un ragionamento alla Stuart.
E i suoi ragionamenti non sono mai una bella cosa.

«Direi quasi che siete fatti per stare insieme se non fosse che ti ho già organizzato il matrimonio con quel Liam» Dice lui facendo immediatamente colorare le mie guance di un rosso accesso.

«Vaffanculo» Gli rispondo io, scandendo bene le dieci lettere che compongo quella parola, mentre gli tiro un calco sugli stinchi.

«Non mi hai fatto niente» Ride divertito lui, imitando la voce di un bambino.

«Potrei fare più male se colpissi più in alto» Come per magia, l'espressione divertita di Stuart passa dal suo volto al mio facendo diventare qurlla conversazione ancora più esilarante «Vogliamo provare?»

«No grazie» Mi risponde con un sorriso finto«Non ci tengo»

«Bene» Ricambio il sorriso, intanto che lo vedo alzarsi dal tavolo con estrema calma«La mia minaccia ti ha spaventato così tanto che scappi da me?»

«Non ci crederai mai» Mi risponde lui, questa volta con un sorriso vero«Ma ho un appuntamento»

«Tu?» Chiedo io spalancando gli occhi«E con chi?»

Non che Stuart non sia un bel ragazzo.
Per carità, definire questo ragazzo brutto, con quei affascinanti occhi verde scuro e quei buffi ricci neri, sarebbe davvero un oltraggio.
Ma lo conosco dai tempi delle medie, e essendo più piccolo di me, non l'ho mai visto uscire con qualcuna, e, insomma, è abbastanza strano.

«Sei gelosa?» Domanda con un tono divertito.

«Mi chiedo chi sia la sfortunata» Ribatto io mentre un sospiro divertito esce dalle sue labbra«Quindi mi lasci qui da sola?»

«Arriverà Cedric»Si avvicina alla cassa per pagare la nostra colazione, poi si allontana verso l'uscita del bar ma prima mi rivolge un sorriso furbo«Prima o poi»

Alzo gli occhi al cielo in una maniera teatrale mentre con una mano mi manda un bacio e se ne esce dal bar diretto a un appuntamento con chissà quale ragazza.

Se devo aspettare Cedric, vuol dire che morirò sola in questo bar.

Si può dire che quel ragazzo sia intelligente, con la testa sulle spalle e sveglio, ma di sicuro, non sa come arrivare in orario a un qualsiasi incontro.

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