Una caccia al Tesoro.
O meglio dire, alla persona.In fondo si sarebbe potuta trasformare in un'esperienza interessante, insomma sentirsi come un spia segreta non capita tutti i giorni, se non ci fosse stato Liam a distrarmi costantemente.
Si ok.
So cosa state pensando.
E no, non è stata la mia prima scelta.
Non avevo nessuna voglia di chiamarlo, per ovvi motivi, ma diciamo che sono stata "costretta" dal destino.Infatti, prima che Carla ricominciasse a lavorare, io avevo deciso che Stiles sarebbe stato il ragazzo perfetto per accompagnarmi, siccome non potevo chiedere né a Stuart e Cedric - essendo i fratelli di Madison non avrei voluto farli preoccupare - e di Liam non se ne parlava proprio.
Ma a quanto pare "il ragazzo perfetto" non è così perfetto come sembra, e, con mia grande sorpresa, appena lo chiamo, scopro che non possiede una macchina.
E, dopo ben cinque minuti passati a calcolare quanti altre persone possessori di macchina conoscessi, la mia scelta si era limitata a una sola persona, ossia colui che mai avrei voluto chiamare in quel momento : Liam.Adesso, immaginatevi una conversazione imbarazzante, tipo quelle con i parenti che non si vedono da mesi, dove i "ma la fidanzatina?" e i "non ti vedevo da quando eri piccolo così" non mancano mai.
Ecco, quella che c'è stata tra noi è stata molto peggio.«Cosa c'è?» Aveva risposto lui, con voce impastata dal sonno, tre squilli dopo.
E nonostante l'apparecchio telefonico modificcasse la sua voce da quella sono abituata a sentire quando mi trovo a pochi metri da lui, l'avevo trovata meravigliosa.
Stupida.
Stupida.
Stupida.
Aveva pensato; la sua voce era tutto tranne che meraviglioso. Irritante, antipatica e innervosita, quelli erano gli aggettivi giusti, ma in quel momento ero - e sono tutt'ora - stregata dal bacio della notte scorsa, e il mio cuore ne subiva ancora le conseguenze.«Se non parli entro dieci secondi chiudo» Aveva detto ancora lui, riportandomi alla realtà.
O forse sarebbe meglio dire, facendomi di nuovo perdere la testa.
«Si, uhm, t-ti volevo chiedere»
Stavo balbettando.
E questa cosa mi irritava più del descrivere la sua voce meravigliosa.A pochi metri da me, intanto, Carla mi guardava con un sopracciglio alzato, invitandomi a parlare.
Ma io ero ferma lì, a dire frasi che non avevano un minino senso, mentre sentivo Liam, dall'altra parte del telefono, perdere lentamente la pazienza.
Poi, inaspettatamente, mentre il ragazzo era davvero sul punto di chiudere la chiamata, Carla mi aveva rubato di scatto il telefono dalle mani e, allontanandosi di qualche metro, aveva cominciato a parlare con Liam.
Senza balbettare o dire frasi senza un senso compiuto, che sia chiaro.Io mi ero appoggiata alla parete esterna del bar, dandomi della deficiente mentale e chiedendomi contemporaneamente come stava riuscendo Carla a convincere Liam ad accompagnarmi con la sua macchina.
«Ma che ti era preso prima?» Mi aveva chiesto la ragazza in questione, guardandomi dall'alto.
«Meglio se lasciamo perdere»
Era come se quel bacio mi avesse letteralmente incantato.
E quello che la mia mente pensava, venisse tradotto diversamente dalla mia bocca.«Diana» La rossa si era seduta accanto a me, con un sorrisetto furbo stampato in faccia, e con un pizzico di malizia negli occhi «Quello di cui mi dovevi parlare c'entra per caso con Liam?»
Era così facile per le persone sgamarmi in pieno?
Stavo pensando in quel momento, mentre dalla bocca della ragazza usciva fuori una fragorosa risata.
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La Bellezza Inganna
RomanceSpesso l'aggettivo perfezione viene affiancato dalla parola modello. E viceversa la parola modello viene spesso affiancata dall'aggettivo perfezione. Ma se fuori i modelli possono sembrare così dannatamente perfetti da essere irraggiungibili, dentro...