«Yan, più vicino alla luce.»Il tono eccitato dell'uomo lo raggiunse strappandolo ai suoi frivoli pensieri.
Mosse il volto al limite dell'accecamento, trattenendo uno sbuffo d'impazienza.«Così, così.»
«Un po' più a sinistra» mormorò un'altra voce, di donna.
Scatti. Riflettori. Mugugni d'insoddisfazione. Immobilità assoluta o al contrario diverse, articolate, pose che nemmeno il più eccentrico pittore avrebbe pensato.
«Ancora un po' a sinistra, Yan. Aspetta, arriva Dori.»
L'assistente lasciò la sua postazione accanto al fotografo. Yan la vedeva appena, abbagliato com'era dalle luci che lo investivano. La donna si stava sistemando gli occhiali sulla fronte, gesto che ripeteva in maniera ossessiva, mentre gli si avvicinava trasudando euforia.
«Tutto bene, eh? Solo un altro paio di foto, okay?»
Dori posò una mano sudata sul suo volto e con delicatezza lo accompagnò verso sinistra volgendolo alla giusta angolazione. «Sembri una scultura di Bartolini, sai?»
«Non sono una donna.»
«Preferisci Canova?»
Gli sistemò la veste di seta adagiata a mò di drappeggio che serviva a coprirgli appena pube e metà coscia destra. Sul petto avvertiva la morbidezza di un altro lembo di seta, che non sapeva come fosse messo.
«No. Ancora donne.» Trattenne l'ennesimo sbuffo, cercando di controllare il suo cuore agitato dal nervosismo di non potersi muovere.
«Tu non ne capisci niente di arte.»
Dori si allontanò di un passo per accertarsi che la posa fosse perfetta nella sua interezza.
«Anche la moda è arte» ribatté Yan stizzito.
Era seduto su quello sgabello da più di un'ora, solo per una foto, senza mai cambiare posa. Non ne poteva più. Tutto perché quel pignolo di Cascini si era messo in testa di seguire la corrente di un suo amico artista che gli doveva aver fatto il lavaggio del cervello. Prima dall'ora non gli era mai stata chiesta una posa in cui indossasse solo i boxer e aveva accettato solo per quei ridicoli veli, che coprivano ben poco.
L'assistente stava sorridendo, mentre riprendeva la sua postazione.
«Va bene capo?»«È perfetto.»
Il fotografo, Enrico Luce Cascini, scattò.«Vai Leo, più forte, scopami più forte.»
Come da richiesta il suo amante diede una bella spinta e Yan si aggrappò al tavolino da toeletta gemendo.
Un po' di costosa cipria in polvere volò dal suo barattolino aperto depositandosi sulla sua mano; la spazzò via in un gesto stizzito.
Le spinte dentro di lui aumentavano, ma non sentiva crescere nulla più che il solito piacere mediocre. «Leo, impegnati cazzo. Non ti pago perché gli orgasmi li abbia tu.»
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Coesione
RomanceCos'è l'amore se non una Coesione tra due elementi? Yan e Xavier sono due ragazzi molto diversi con vite altrettanto diverse. Yan vive con i ricchi zii, lavora come fotomodello e sogna di diventare un famoso stilista; presto però scoprirà che non tu...