Il tempo di staccare da un pazzo che già mi ritrovo in una gabbia piena di strambi.
Persino io, un ragazzo di cui non si è mai sentita la voce, in confronto a questi soggetti, sono un ragazzo normalissimo.
Entro in classe e con mio grande piacere noto che c'è solo Hearly, impegnato a giocherellare con alcune piccole ciocche che gli ricadono sul viso.
Non fa caso a me fin quando non faccio rumore per spostare la sedia, che produce un suono metallico
"Honey, hai il passo delle spie russe o cosa? Non ti avevo sentito arrivare."
Lo saluto debolmente con una mano e mi siedo al mio posto sperando che anche il professore arrivi velocemente: prima iniziamo e prima finiamo.
"Siamo gli unici puntuali in scuola, a quanto pare"
Concordando, annuisco con enfasi e Hearly riprende a parlare
"Mi sei particolarmente simpatico, mi ispiri fiducia a pelle! Per queste cose ho un particolare fiuto, o almeno per la maggior parte delle volte."
Il suo tono da damerino euforico viene sostituito alla fine da uno più cupo e accorgendosene, cerca subito di rimediare
"Stavolta però, non credo di andarci tanto lontano"
Appena finisce il suo discorso, si gira facendomi il solito occhiolino molesto.
Del professore nemmeno l'ombra, né tantomeno degli altri pazzi che dovrebbero scontare la punizione.
Mi sento infastidito a questo punto; sarei potuto benissimo tornare a casa e nessuno si sarebbe accorto di nulla, che noia.
"Ma piglia sto stronzo oh! Che cazzo fai, non mettermi le tue luride mani addosso! Pezzente!"
Come non detto, io e Hearly ci scambiamo uno sguardo complice prima di catapultarci fuori dall'aula dove Castiel Everghit mantiene per il colletto della camicia un Malcom Varroe starnazzante e in preda ad imprecare.
"Ti ho detto si lasciarmi, razza di straccione!
Pensi che un delinquente come te, possa toccare uno come me?"
Continua Malcom cercando di liberarsi dalla sua presa, senza successo.
"Ti avevo detto di non starmi tra i piedi, stronzo figlio di papà.
Ma sembra che tu ti diverta a farti minacciare, hai qualche tipo di strana perversione? Ti eccito o cosa?"
Risponde a tono Everghit e a quel punto Hearly, fortunatamente, decide di intervenire
"Okay maschietti, ci dobbiamo dare tutti una calmata.
Nonostante mi piaccia vedere come le vostre posizioni da maschi alfa si scontrino, dobbiamo andare in classe e ringraziare che il professore non sia ancora arrivato, concordi honey?"
Finisce per dire guardando nella mia direzione, sperando che io capisca velocemente e gli dia supporto.
Annuisco con vigore ed è a quel punto che Everghit sembra accorgersi della mia effettiva presenza, mi guarda leggermente voltando il viso nella mia direzione, per poi riguardare Malcom che sta ancora cercando di liberarsi dalla sua presa
"Tsk" questa è l'unica cosa che dice Everghit, prima di mollare Malcom che, rimesso piede a terra, cerca subito di riacquisire tutta la sua compostezza sistemandosi la camicia.
"Bravo cane, ubbidisci alle puttane, credo che conoscerai anche questa storia."
A quel punto, anche Hearly lo guarda male, ormai infastidito dalla sua presenza.
Per evitare che parti un'altra litigata mi avvicino a lui e gli tiro leggermente manica della giacca bordeaux che indossa, invitandolo a tornare in classe.
"Bene bene, solo perché sono in ritardo non vuol dire che potete bighellonare in giro per la scuola, filate in classe ora!"
Si aggiunge alle nostre spalle il professore, e mi sento di dire che questo è il primo momento in cui sono sinceramente felice di vederlo.
"Se fossi in voi mi muoverei oppure passerete tutto l'anno in punizione."
Scherzavo, come non detto.
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Glass doll
Chick-Lit"Io ero vetro, trasparente e fragile ma doppio. Convinto ero io, che qualcuno avrei trovato, vetro come me. Poi arrivasti tu, che più piombo eri, serrato ed arrogante con naturalezza, mi accarezzasti ed io subito, in pezzi." -Produco Veleno, Silv...