"Ci vediamo presto, tesoro!" i genitori di Vittoria, in procinto di partire, l'hanno appena accompagnata a Palazzo Medici in carrozza.
"A presto!" risponde la ragazza, sorridendo.
"Vittoria!" Giulio la sta attendendo davanti il portone.
La giovane gli corre incontro.
"Da' qua, la prendo io." le dice l'amico, indicando la valigia.
"Grazie." sorride lei, con sguardo affettuoso.
"Ciao, Vittoria." Piero li raggiunge sulle scale e insieme a loro si appresta a salire al piano superiore.
"Ciao, Piero, come stai?" gli chiede l'altra, sincera curiosa.
"Bene, grazie. Mi piacerebbe stare con voi, ma devo raggiungere Tommaso per aiutarlo al lavoro."
"Peccato." ammette lei, dispiaciuta.
"Nel pomeriggio sarò libero, però." aggiunge poi il figlio del Magnifico, con un sorriso.
La ragazza sorride di rimando e lo saluta, per poi vederlo andare via.
"Ben arrivata." quando si trovano al piano di sopra, Lorenzo la saluta.
"Salve, Messere."
"Spero che ti troverai bene qui." le augura il Magnifico.
"Ne sono certa."
L'uomo poi si congeda, poiché parecchio impegnato.
"Ciao, cara." Clarice fa il suo arrivo tenendo per mano la figlia.
"Buongiorno, Clarice."
"Ho già fatto preparare il tuo letto, starai in stanza con Maddalena. Ha insistito tanto affinché dormissi con lei, ma se non ti va posso farti spostare." la informa la donna, cordialmente.
"No, per me va benissimo." rivela Vittoria, in tono amichevole.
"Ne sono contenta." prosegue Clarice, sorridente. "Va bene se Maddalena sta un pò con te e Giulio? Devo aiutare mia suocera a controllare alcuni documenti."
"Va benissimo."
Mentre passeggiano in giardino, si imbattono in Giovanni, intento a dipingere.
"É bellissimo." mormora Vittoria, guardando attentamente la tela che raffigura il giardino stesso, nei suoi minimi particolari.
"Grazie."
"Sei proprio bravo!" esclama la sorellina, al che lui sorride.
"Il migliore!" interviene il cugino, a braccia conserte.
"Il migliore é Sandro, ma proverò a diventare bravo quanto lui." ride l'altro, scuotendo lievemente il capo.
"Non dire sciocchezze, sei già bravissimo!" continua Giulio, sicuro.
"Vittoria, Giulio, facciamo volare il mio aquilone?" chiede loro Maddalena, ad un certo punto.
"Certo."
"Vado a prenderlo, torno subito!" la bambina corre via.
"Le piacevi molto già prima, adesso ti adora!" scherza il nipote di Lorenzo, e la giovane ride.
I due aspettano Maddalena, che torna dopo cinque minuti, e si spostano dalla parte opposta del giardino.
Trascorre una buona mezz'ora prima che la piccola si stanchi e chieda ai più grandi di andare a giocare dentro, e loro acconsentono e, per recarsi all'interno del palazzo, passano nuovamente accanto a Giovanni.
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𝐋𝐀 𝐋𝐔𝐍𝐀 𝐒𝐔𝐋𝐋'𝐀𝐑𝐍𝐎 ━━ 𝘪 𝘮𝘦𝘥𝘪𝘤𝘪
Historical Fiction𝙌𝙪𝙖𝙣𝙩'𝙚' 𝙗𝙚𝙡𝙡𝙖 𝙜𝙞𝙤𝙫𝙞𝙣𝙚𝙯𝙯𝙖, 𝙘𝙝𝙚 𝙨𝙞 𝙛𝙪𝙜𝙜𝙚 𝙩𝙪𝙩𝙩𝙖𝙫𝙞𝙖! 𝙘𝙝𝙞 𝙫𝙪𝙤𝙡 𝙚𝙨𝙨𝙚𝙧 𝙡𝙞𝙚𝙩𝙤, 𝙨𝙞𝙖: 𝙙𝙞 𝙙𝙤𝙢𝙖𝙣 𝙣𝙤𝙣 𝙘'𝙚' 𝙘𝙚𝙧𝙩𝙚𝙯𝙯𝙖. ~ 𝕷𝖔𝖗𝖊𝖓𝖟𝖔 𝖉𝖊' 𝕸𝖊𝖉𝖎𝖈𝖎 Questa storia é ambientata ne...