» capitolo 8 ⚜️

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Vittoria non esce di casa da un paio di giorni, non si é neanche recata a Palazzo Medici. Purtroppo la madre sta poco bene e, dal momento che il padre é sempre fuori per motivi lavorativi, la ragazza si é offerta di restare con lei e prendersene cura.

"Cara, ti ringrazio per tutto ciò che stai facendo per me, ma dovresti anche pensare a divertirti... starò bene." afferma la donna, apprensiva.

"Ma a me fa piacere, davvero." la rassicura la figlia, con un sorriso.

"Promettimi, però, che domani andrai a trovare i tuoi amici."

"Va bene." si arrende la fanciulla. In effetti le mancano parecchio, nonostante non sia trascorso poi così tanto tempo dall'ultima volta in cui li ha visti.

É ormai tardi e, dopo aver consumato la cena con i suoi, la giovane si cambia per la notte.

Non prende subito sonno, però. Pensa a ciò che é successo qualche sera fa, quando Piero avrebbe dovuto dirle qualcosa di importante.

Il figlio del Magnifico é sembrato terribilmente serio, ma poi le ha detto che si trattava di una cosa stupida. Lei non ci crede minimamente, infatti, quando tornerà al palazzo gli chiederà sicuramente dei chiarimenti.

L'indomani mattina la madre di Vittoria si riprende, e lei é molto più tranquilla nel lasciarla da sola in casa.

Esce e si reca così a Palazzo Medici. Viene accolta da Lorenzo, che si trova davanti il portone. Gli chiede dove si trovino gli altri e, dopo averlo salutato, si avvia verso il giardino.

"Buongiorno." dice, notando Giulio.

"Buongiorno, Vittoria!" esclama lui, correndo ad abbracciarla.

"Ciao!" la saluta Giovanni, che sembra di buon umore.

"Dov'è Piero?" chiede la ragazza, curiosa.

"Non lo so, sinceramente." ammette Giulio, scrollando le spalle.

Giovanni fa un cenno con la mano, come per intendere che nemmeno lui ne ha idea. Poco dopo lo vedono arrivare insieme a Maddalena. Quando quest'ultima si accorge della presenza di Vittoria, lo trascina con sé verso di lei.

"Ciao!" la bambina sorride, contenta.

"Ciao anche a te." risponde la maggiore, ricambiando il sorriso.

"Perché non sei venuta a trovarci in questi giorni?" le domanda poi la piccola.

"Ho tenuto compagnia a mia madre, perché stava poco bene, ma adesso si é ripresa, quindi mi vedrai più spesso."

Maddalena annuisce e raggiunge gli altri due, che si sono spostati poco più in là.

"Piero..." mormora la fanciulla, osservandolo.

"Vittoria." finalmente lui la degna di uno sguardo. "Scusami, ma ho parecchia fretta, devo raggiungere Tommaso nel suo studio." così, dopo averle augurato una buona giornata, si congeda.

La giovane raggiunge gli amici, un pò confusa dal quel comportamento.

"Dov'è andato Piero?" le chiede Giovanni, perplesso.

"É corso via dicendo di dover raggiungere Tommaso."

"Stamattina aveva detto che sarebbe rimasto al palazzo." rivela Giulio, pensieroso.

La bimba pare stranita, ma decide di non dare troppo peso alla faccenda. "Andiamo a giocare in camera mia?" domanda poi, al che tutti ridono e annuiscono.

Verso l'ora di pranzo Vittoria torna a casa ma, subìto dopo pranzo, si reca nuovamente a Palazzo Medici.

Maddalena la conduce in camera sua per giocare con le bambole, e poco dopo Giulio e Giovanni passano a trovarle.

"Giochiamo a biglie?" propone la piccola, ad un certo punto.

"Così puoi vincere tu, eh?" scherza il cugino, ridendo lievemente.

Piero sente delle voci provenire dalla stanza della sorella, così entra senza nemmeno bussare. Quando nota che anche Vittoria si trova lì, però, la sua espressione muta repentinamente.

"Piero, finalmente!" esclama la bambina, felice. "Dove sei stato?"

"Ero con la nonna, stavamo chiacchierando... dovrei andare, adesso."

"E dove? Avevi promesso che oggi avresti giocato con me!" Maddalena é piuttosto delusa.

"Lo so, lo so, e mi dispiace non poter restare, ma devo aiutare Tommaso."

"D'accordo..."

Il ragazzo allora lascia la camera e si chiude la porta alle spalle.

"É veramente strano... oggi non doveva lavorare e mi aveva promesso che sarebbe rimasto qui." continua la minore, confusa.

Anche secondo Giulio il cugino si sta comportando in maniera bizzarra. Stasera gli parlerà.

"Stai bene?" Giovanni si rivolge a Vittoria.

"Eh? Sì, sì, sto bene." la diretta interessata pare assorta nei propri pensieri, difatti Giulio sembra preoccuparsi.

A rallegrare gli animi ci pensa Maddalena. "Fuori c'è ancora il sole, andiamo in giardino!"

"Buon pomeriggio." Sandro sorride loro, non appena escono fuori. Come al solito sta dipingendo.

"Buon pomeriggio, Sandro."

"Cosa rappresenta?" chiede la più piccola, alludendo al dipinto.

"Non é ancora finito, ma quando lo porterò a termine sarà tutto più chiaro. Questi sono i protagonisti dell'opera." l'artista indica un giovane e una fanciulla che si trovano agli opposti della tela. "Si guardano intensamente, sono amici... vedete quel filo rosso quasi invisibile?" prosegue, mostrando la parte centrale dell'opera, mentre i quattro annuiscono. "Loro ancora non sanno che un giorno si ameranno profondamente e, grazie a quel filo, che li legherà per sempre, prima o poi staranno insieme."

Vittoria osserva quel dipinto dall'alto al basso, come se in un certo senso lei riuscisse provare le stesse emozioni presenti all'interno di esso. "Non ho parole, Sandro, é bellissimo."

Botticelli ride leggermente e la ringrazia, mentre gli altri si scambiano uno sguardo complice.

Giovanni decide di restare con l'uomo, mentre il resto del gruppo si gode il sole che fra poco scomparirà, dal momento che sta per calare la sera.

"Vittoria, domani vieni, vero? Potresti fermarti a pranzo." domanda la bambina, in tono dolce.

"É una bella idea." interviene il cugino, sorridente.

"Ma non vorrei disturbare..."

"Non credo che sia un problema, vado subito ad avvisare mia madre!" esordisce Maddalena, saltellando.

"Sei sicura di stare bene?" Giulio si volta verso l'amica, una volta che la piccola si allontana.

"Sì, credo di sì."

"Se c'è qualcosa che ti turba puoi parlarmene tranquillamente, lo sai."

L'altra pare pensarci su per un attimo. Effettivamente sente il bisogno di confidare a qualcuno le sue riflessioni. "Io non lo so, é un periodo complicato, e sto cominciando a comprendere molte cose. Non credevo che lo avrei mai detto, ma credo di provare qualcosa per Piero... adesso lui si sta comportando in modo strano ed io non capisco perché..."

Giulio la stringe in un abbraccio. "Nemmeno io so cosa stia accadendo, ma stai tranquilla... é una bella cosa, no? Intendo, il fatto che tu stia provando queste sensazioni."

Vittoria annuisce, poi abbassa il capo.

Qualche istante dopo Maddalena riappare informandola del fatto che sua madre, tutta la famiglia in realtà, é molto contenta di ospitarla per pranzo domani.

"Penso che dovrei tornare a casa," sentenzia Vittoria, ad un certo punto. "sta per fare buio."

Giulio la accompagna fuori. "Per qualunque cosa, io ci sono."

La giovane gli sorride, poi lo saluta e si incammina verso la propria abitazione.

Quella sera Piero rientra tardi. Il cugino é già andato a dormire, ma domani mattina si farà dare delle spiegazioni da lui.

𝐋𝐀 𝐋𝐔𝐍𝐀 𝐒𝐔𝐋𝐋'𝐀𝐑𝐍𝐎 ━━ 𝘪 𝘮𝘦𝘥𝘪𝘤𝘪Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora