CAPITOLO 16:

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Portai le due bibite e mi sedetti. "Ti avviso se ci saranno dei clienti dovrò servirli". Feci un premessa.
"Va bene,ma non puoi prenderti dei minuti liberi?". Chiese.
"Non posso... Mi dispiace".

Mi sentii in colpa. Lui mi guardó per poi sorridere. "Non fa nulla l'importante è passare un pomeriggio insieme". Io gli sorrisi per poi annuire.

"Allora So-yon raccontami un p pó di te". Chiese bevendo un sorso della sua bibita.
"Non ho tanto da raccontare. Le mie giornate sono sempre le stesse. Mi alzo, vado a scuola,seguo le lezioni e poi torno a casa".

"E non esci con i tuoi amici?".
"Non ho tanti amici e poi non mi piace uscire, mi mette a disagio". Dissi sincera.
"Sono patetica lo so, una ragazza di diciassette anni che non è mai andata in discoteca e non si sa godere la vita". Iniziai a sentirmi molto in imbarazzo. Forse non dovevo parlare.

"Non sei patetica. Se una ragazza unica". Anche Min-Ho mi ha detto che sono unica ma perché la parola unica, uscita dalle labbra di Ji-ho suona nelle mie orecchie in modo completamente diverso?

"Raccontami di te". Dissi cercando di cambiare discorso.
"Allora, sono metà Coreano da mia mamma e Cinese da mio padre. Non ho finito le scuole perché alla tua età pensavo che fossero una perdita di tempo. Mi sono messo a lavorare e ho aperto una mia carrozzeria vicino a Seoul".

Ascoltai ogni parola, ogni sillaba. La sua voce mi trascinava con sé. Era così interessante.

"Sembri avere una vita molto più interessante della mia".Risi.
"Fidati non vorresti avere la mia vita. Se c'è una cosa che ho imparato e che fidarsi è bene ma non fidarsi è meglio".

Alla sua affermazione mi immobilizzai. Poi continuó a parlare. "Tu hai sicuramente dei genitori che ti proteggono".

"In realtà i miei genitori non mi danno più attenzioni da quando mio fartello è morto cinque anni fa. Oggi mi hanno lasciato anche un biglietto dicendo che sono partiti all'estero per lavoro e che mia madre tornerà tra quanche mese mentre mio padre starà lì per sempre".

Lui mi ascoltó molto attentamente. "Non ti dirò mi dispiace perché sarà sicuramente l'ultima cosa che vuoi sentire. I miei genitori non li ho mai conosciuti. Mi ha crescito mia nonna e ogni volta che qualcuno sapeva di questa mia storia diceva -mi dispiace- e io pensavo, che me ne faccio del tuo dispiacere, non cambierà le cose".

Lo guardai senza dire nulla. Credo che i miei occhi che finalmente si incociarono con i suoi abbiano detto quello che le parole non possono dire. Stavo elr dire qualcosa ma un campanello risvegliò i miei pensieri. Era un cliente.

Lo guardai dispiaciuta ma lui mi accarezzò la spalla e mi disse di stare tranquilla e che era il mio lavoro e che mi avrebbe aspettato qui.
Così andai a servire il cliente e poi ritornai da lui.

Avvolte mi chiamavano per lavare i piatti, le tazzine. C'era la solita clientela il che vuol dire che c'era abbastanza gente da non potermi far finire un discorso con Ji-Ho. E purtroppo passammo il pomeriggio così fino alle 19:30.

"So-Yon incomincia a pulire la cucina, noi dobbiamo andare. Ti dok le chiavi così chiudi tu". Disse Mama. Non potevo dire di no quindi mi limiti a sospirare e prendere quelle maledette chiavi.

"Mi dispiace così tanto, forse avresti preferito fare altro invece di aspattare una cameriera seduto sul divano per tutto il pomeriggio". Mi rivolsi a Ji-Ho dispiaciuta e imbarazzata.

"Ei non pensarlo nemmeno, mi sono divertito aguadarti e poi è il tuo lavoro. Comunque se vuoi farti perdonare ti posso portare ad un posto molto bello". Disse sorridendomi.

Che carino quando sorride. Ha due forssete ai lati della bocca e poi non ostante la sua masciella molto marcata a delle guanciotte molto tenere.
Non ho mai visto un ragazzo così bello. Cioè ho visto tanti ragazzi belli, compreso Min-Ho ma non così bello.

"Ne sarei un sacco felice però domani ho scuola... Mi dispiace". Volevo andare con lui più di ogni altra cosa al modo ma non posso permettermi di mancare da scuola.

"allora facciamo così, ti accompagno a casa tua. Una ragazza come te non dovrebbe andare in giro da sola, ha bisogno di qualcuno che la protegga". Dice serio.

"No bambolina e poi una ragazzina indifesa ha bisogno di qualcuno che la protegga"

Perché mi è tornato alla mente questo ricordo? Non voglio pensare a lui, non voglio vederlo, non voglio più a vere niente a che fare con lui.

"Va bene, puoi accompagnarmi a casa, però prima voglio farmi un giretto, voglio restare ancora in tua compagnia". Dissi in po' imbarazzata.

Lui sorrise e mi prese la mano, a quel gesto le mie guance diventarono rosse.

"Sai se ancora più bella quando arrossisci, il tuo viso diventa ancora più tenero". Dice guardandomi dritto e gli occhi, non ho mai distolto il suo sguardo... Appena i miei occhi incontrano i suoi mi perdo nell'immensità delle sue pupille...

Non sapevo cosa rispondere, ogni volta che apriva bocca mi lascia spiazzata, non so mai cosa rispondere. Sensazione mai privata prima apparte quando non ho studiato per un interrogazione.

"Perché non rispondi?" Mi chiese gentilmente, non sembrava infastidito ma curioso.

"Perché mi lasci sempre senza parole, dici cose che che mi lasciano stupita... E mi fai trovare in imbarazzo perché io non penso di me queste cose".

Il suo sguardo si spense. Forse ho detto qualcosa di sbagliato...

"Scusa se ti faccio sentire in imbarazzo..."

Cazzo, le mie però sono state fraintese. È una delle mie paure più grandi. Ecco perché non sempre paura di dire qualcosa...

"No! Cavolo mi hai fraintesa, io dico nel senso positivo perché mi fai sentire bella  e spacial e credo di non esserlo perché ci sono ragazze più belle di me e mi stupisce che io ti interessi. Cioè io mi piaccio però so di non piacere agli alti capito? Nel sens-"

"So-yon calma e respira". Forse ho per l'ennesima volta parlato a macchinetta, lo faccio sempre quendo sono nel panico o qualcuno fraintende le mie parole.

"Stavo solo scherzando, avevo capito che era in senso positivo". Ride. Risi anche io per la mia ingeniuta.

"So-yon!". Una terza voce interruppe le nostre risate.
"Chi è lui?"

Angolo Autrice:
Ciao~
Scusate se non aggiorno tantissimo come avevo promesso ma ho un sacco da studiare e mi stanno riempredo di interrogazioni.
Spero comunque che il capitolo ti sia piaciuto💕

~𝓛𝓸𝓿𝓮 𝓪𝓼𝓱~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora